Treviso: "Quando l'arte si tace"
Restaurati Gino Rossi, Arturo Martini e Giovanni Comisso,
I documentari di Paolo Saglietto
Giovedì 12 gennaio, alle
ore 21, presso l'auditorium di Palazzo Bomben, a Treviso
in via Cornarotta
a cura di Abcveneto
Nel
corso delle ricerche documentarie per la mostra Gino Rossi
e Arturo Martini. Quando l'arte si tace, aperta a palazzo
Bomben fino al 19 marzo 2006, dal Fondo
Fotografico della Provincia di Treviso, sono emerse tre
pellicole di straordinario valore storico e artistico
che la Fondazione Benetton Iniziative Culturali ha recuperato
affidandone il restauro alla Cineteca di Bologna. Giovedì
12 gennaio, alle ore 21, presso l'auditorium di Palazzo
Bomben, dalla Cineteca di Bologna interverranno il responsabile
dei restauri Davide Pozzi e Andrea Meneghelli, responsabile
degli archivi che comprendono anche quelli della Corona
Cinematografica di cui le tre pellicole fanno parte. Dal
primo gennaio, inoltre, i tre documentari sono allegati
al catalogo della mostra.
Attraverso una visione comparata del "prima"
e del "dopo" seguiremo le fasi del restauro
che ha richiesto l'uso di diverse pellicole per arrivare
al master definitivo: riparazione e lavaggio delle pellicole,
correzione del colore, insieme ad importanti interventi
di ripulitura del suono particolarmente danneggiato. La
serata proseguirà con la visione di alcuni lavori
di Paolo Saglietto, il regista ligure che firma le tre
pellicole restaurate, per cercare di restituire la dimensione
del suo talento di regista-autore oggi del tutto dimenticato.
I lavori proiettati saranno i tre restaurati: Un simbolo
chiamato Zero, dedicato a Giovanni Comisso, Arte senza
pace, dedicato ad Arturo Martini e Il mio dissenso sulla
vita di Gino Rossi e sull' internamento manicomiale. Vedremo
inoltre un lavoro dedicato ad Aldo Palazzeschi dal titolo
La scoperta dell'allegria, i versi liberi di Aldo Palazzeschi
in cui l'autore si racconta e ripercorre le proprie vicende
artistiche nel crepuscolarismo e futurismo.
La casa di produzione romana Corona Cinematografica, nata
nel 1962, importante centro di produzione di documentari
e animazione, cessa l'attività nel 1997. Dal 2004
la Cineteca di Bologna ha in consegna la custodia del
fondo che si prefigge di salvaguardare e valorizzare.
Il vastissimo materiale, che comprende oltre alle copie
positive anche i negativi e tutti i materiali di lavorazione,
a lungo trascurato, è ora sottoposto a un lungo
lavoro di recupero e catalogazione. Tra le finalità
del progetto, c'è la creazione di un catalogo on
line, dove l'utente avrà la possibilità
di consultare i dati tecnici e le sinossi, e potrà
inoltre visionare i filmati in bassa risoluzione.
a cura di Abcveneto