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Preganziol: Il 10° parallelo. Vita di Raimondo Franchetti da Salgari alla guerra d'Africa: L'avventurosa vita del barone viaggiante raccontata in un libro


Giovedì 26 nella Sala consiliare di Preganziol la presentazione della biografia curata da Valeria Isacchini. Saranno presenti l'autrice e il giornalista Adriano Favaro

a cura di Abcveneto

Grande viaggiatore, collezionista di trofei di caccia e esploratore, libero, indipendente e ricchissimo: a Raimondo Franchetti, affascinante esponente della famiglia che diede il nome alla maestosa villa affacciata sul Terraglio, è dedicato il libro della studiosa e insegnante Valeria Isacchini intitolato "Il 10° parallelo. Vita di Raimondo Franchetti da Salgari alla guerra d'Africa" che verrà presentato nella Sala consiliare di Preganziol giovedì 26 alle ore 20.30. All'incontro interverranno l'autrice e il giornalista Adriano Favaro.

Un'avvincente biografia, volta a valorizzare le imprese di un personaggio poco studiato, che ha dato un importante contributo alla scoperta di terre lontane e a far assaporare - attraverso il legame della famiglia Franchetti con il territorio di Preganziol - un assaggio di storia locale, strettamente legata alle vicende nazionali dell'epoca.

Dall'Asia alle sconosciute terre della Dancalia etiopica, le ardite spedizioni di Franchetti fecero di lui il più importante e prestigioso esploratore italiano della prima metà del Novecento. Nato nel 1889 a Reggio Emilia da una delle più facoltose famiglie d'Italia, il "barone viaggiante", come fu soprannominato in seguito, dedicò la propria giovinezza a spedizioni e avventure venatorie nei più remoti paesi dell'Asia e divenne un appassionato collezionista di materiali etnografici, testimonianze di popoli lontani, cimeli che sono oggi in gran parte raccolti nella Villa di San Trovaso a Treviso e nel museo civico di Reggio Emilia. Di tutte le regioni che Franchetti visitò, di certo quella più amata fu l'Africa Orientale: nel 1929 si avventurò in Eritrea e poi in Dancalia, una zona che nelle carte geografiche dell'epoca era ancora indicata con una grande macchia bianca. Questa spedizione, che rese al barone il soprannome di "esploratore della Dancalia", fu filmata da un operatore dell'Istituto Luce e divenne un libro, "Nella Dancalia Etiopica", scritto dallo stesso Franchetti nel 1930 e edito da Mondadori. Mussolini vedeva in lui la realizzazione dell'"italiano nuovo" e ne aveva grande stima, opinione non condivisa invece dall'apparato burocratico romano che si sentiva scavalcato e lo reputava uno scomodo concorrente. Nonostante nei primi anni Trenta attraversasse una profonda crisi finanziaria dovuta agli ingenti costi sostenuti per i viaggi, tutti interamente autofinanziati, il barone, nel 1935, dopo un breve periodo in Italia, tornò nuovamente in Africa Orientale. Fu il suo ultimo viaggio: dopo uno scalo al Cairo l'aereo su cui viaggiava esplose durante il decollo. Non furono mai chiarite le circostanze dell'incidente, che rimane ancora oggi avvolto nel mistero.

Per informazioni: Comune di Preganziol, Ufficio Cultura tel. 0422 632282

a cura di Abcveneto

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