Qui Padova: A tutto Tavor
Il cappuccino
Di
Luccia Danesin
E'
un rito del mattino: preso il giornale - prima di iniziare
la giornata - degustare il cappuccino.
Non dev'essere troppo caldo, super bollente ma neppure
- per piacere - acqua morta. La schiuma: non proprio tanta
ma densa sì al punto giusto. Se il caffè
è di marca buona, eh no, non si sente in retrogusto
l'acidino.
Ma, trovato tutto a perfezione, questa delizia del mattino
ha bisogno di silenzio o almeno solo, in sottofondo, diciamo,
un chiacchiericcio, un tramestio. Invece no che dietro
al banco tutti son eccitati giocolieri. Impilano piattini
e cucchiaini, tazzine sporche o calde-calde appena terse,
lasciandole cadere una sull'altra con quel classico rumore
di ceramica robusta, tutto sopra un verde piano marmorino.
E via così per trenta volte. Dita precise, professionali,
calcolano tutto, anche il secondo perché il cliente
deve far presto e lasci il suo posto ad un altro avventore.
La sosta è vietata. Diventa l'ingollo di una calda
bevanda che serve a svegliarsi, a mettersi in ciclo, in
riproduzione; nel '68 era "forza lavoro".
Mentre aspetti che venga il tuo turno con un fare tranquillo,
di persona normale, di quella che -in fondo- non bada
di certo a queste quisquiglie, vicino-vicino, sul bancone
lucido d'acciaio, finalmente, con una studiata scivolata
- perfidi - te lo sbattono il piattino. L'occhio è
torvo e guardi intorno per non lanciar freccette avvelenate
al cameriere che, proprio lì davanti a te, sta
adesso rumorosamente caricando le tazze sporche dentro
il cestino. "Ma, davvero, mi stresso solo io?"
Vicino a te tutti normali. La calma più piatta.
Nessuno ha il guizzo, la smorfia d'un leggero fastidio.
Uno guarda il suo giornale, l'altro paga sorridendo, una
addenta soavemente la brioche e tutti, tutti come te -
hanno perforante nell'orecchio, -proprio ora l'hanno acceso-
quell'orrendo, infernale macinino che tritura sibilando
i neri grani di caffè.
Solo i cani sostano nei bar, i savi gatti sono troppo-troppo
sensibili d'orecchio.
Di
Luccia Danesin
a cura di Abcveneto