Forte Marghera: "Bande Musicali al Forte 2006,
sabato 29 luglio con Bïa & Quintetto
SABATO 29 LUGLIO, ore 21. IL RAFFINATO
"SOUND" FRANCO-BRASILIANO DI BIA E DEL SUO QUINTETTO
RALLEGRERA' LA NOTTE DI FORTE MARGHERA.
a cura di Abcveneto
MESTRE (VE), Forte Marghera, Posto unico € 8. Informazioni
: Caligola, tel./fax 041.962205, tel. 335.6428695, www.caligola.it.
Prevendite: Circuito Box Office, tel. 041.2719090
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La
musica di Bïa ha un po' lo spirito del jazz, ma non
è jazz; ha un po' lo spirito della canzone francese,
ma non è canzone francese; è musica popolare
brasiliana, ma non è solo musica popolare brasiliana.
Una cosa è certa, la musica di Bïa è
radicata nella musica di Rio, il samba e la bossanova.
per poi volare.
«Abbiamo dovuto fermarci per evitare che il primo
album di Bïa diventasse un doppio
Cd, vista la ricchezza del suo repertorio...» dice
Pierre Barouh. Il suo repertorio
infatti è vastissimo, grazie ai viaggi che Bia
ha effettuato dal suo Brasile natale
in Cile, Perù, iPortogallo e Spagna, viaggi che
le hanno permesso di esplorare la
musica e cultura del mondo latino.
Beatriz Krieger, in arte Bïa, nasce nel 1967 a Rio
la madre è architetto, il padre
avvocato e, per fuggire dalla dittatura, la famiglia
si reca in Cile, dove però
quasi subito arriva Pinochet. Traslocano quindi in Perù
e poi in Portogallo. Dopo
l'amnistia del 1980 la famiglia ritorna in Brasile. Bïa
e la sua chitarra sbarcano
in Europa nel 1987. Inizia a suonare un po' ovunque, perfino
in un pianobar nelle
Isole Canarie, dove incontra Gerard Munschy, skipper di
una barca a vela di nome
"Saravah". E colpo di fulmine, cui seguirà
il matrimonio ed una serie di lunghi
viaggi in barca in Brasile e nel Mediterraneo, durante
i quali Bïa non smette di
suonare e comporre. Nel 1995 incontra Marion Campos (chitarra),
Dominique Bouzon,
(flauto) ma soprattutto Pierre Barouh, il compositore
della musica del film di
Lelouch «Un uomo e una donna», che aveva creato
un'etichetta di nome Saravah, e le
produce il primo disco, «La Mémoire du Vent»,
nel quale Bïa esplora l'universo
latino (Portogallo, Italia, Francia, Spagna e Brasile
naturalmente). Lalbum viene
ricompensato con il premio dell'Accademia Charles Cros
nel 1997 ed ottiene 4 stelle
nella rivista "Monde de la Musique". Bïa
ha adattato per questo lavoro qualche
canzone di Chico Buarque, che il cantautore accoglie con
entusiasmo. I due si
incontrano a Parigi e in Brasile nel 1996, dove Chico
laiuta a promuovere il disco,
appena uscito.
Il secondo album invece, registrato in Brasile e a Parigi,
è un ritorno alle sue
«Sources» (sorgenti). Include anche una nuova
collaborazione con il compositore
della Provenza francese Jean Duino, che aveva firmato
alcune delle più belle canzoni
del primo disco, tra le quali Complainte Africaine, che
Bïa riprende in questo album
ma in versione brasiliana, e vede la partecipazione del
grande musicista Sivuca, del
nuovo talento brasiliano Marcio Faraco e di tutti i suoi
musicisti abituali, tra i
quali Silvano Michelino, che di recente ha partecipato
all'ultimo disco di Henri
Salvador, «Chambre avec vue». Ma questo album,
oltre a confermare il talento
compositivo di Bïa, (Baby Nenem, Minha Andorinha),
include sia la bellissima canzone
di Gianmaria Testa Piccoli Fiumi chee Nuit de mon amour,
di Pierre Barouh e Dolores
Duran.
Nel nuovo disco «Coeur Vagabond/Coração
Vagabundo», uscito la scorsa primavera, Bïa
rende omaggio alle sue due culture di riferimento, quella
brasiliana e quella
francese. Ci offre sia delle splendide interpretazioni
di canzoni francesi in
brasiliano, sia delle bellissime versioni di canzoni brasiliane
di Tom Jobim, Marcio
Faraco, Lenine o Baden Powell in francese. E un
talento davvero speciale il suo,
cantante come poche altre capace di attraversare i confini
delle etnìe e di
vestire le canzoni con abiti sempre diversi,
dote che emerge soprattutto sul
palcoscenico.
a cura di Abcveneto