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Venezia: CITY - SENSE Perceptual Landscapes/Sensorial Saturation


Venezia, Venerdì 8 settembre 2006 - ore 19- Telecom Italia Future Centre, San Marco 4826 - Campo San Salvador

a cura di Abcveneto

Venerdì 8 settembre, a partire dalle 19, presso il Telecom Italia Future Centre, che ha sede nel Convento di San Salvador a San Marco (Venezia), ArtExperience 2006 offrirà uno sguardo sulla metropoli moderna come spazio saturo di segni e di sollecitazioni sensoriali. Atmosfera avvolgente, costante fonte di ispirazione per artisti e musicisti e importante terreno operativo per la cultura progettuale del design e dell'architettura, la città contemporanea rischia al contempo di divenire uno spazio confuso e disordinato, in cui non sempre si riconosce un senso estetico definito.

CITY - SENSE Perceptual Landscapes/Sensorial Saturation è il titolo dell'iniziativa. A partire dall'assonanza tra "city-sense" (senso della città, nella duplice accezione di 'senso': sensazione e significato) e "citizens" (cittadini), l'interrogativo è posto sulla dicotomia tra la possibilità di ricomporre le molteplici sollecitazioni sensoriali provenienti dallo spazio urbano in un 'paesaggio' sensato, e il pericolo di vivere passivamente uno stato di saturazione caotica dei sensi. Al centro dell'attenzione sono le trasformazioni in atto nella nostra relazione percettiva con lo spazio della città, e il modo in cui queste trasformazioni possono venire recepite e condizionate da parte dell'architettura e di pratiche artistiche come la musica o le arti visive.

Il tema si inserisce in modo complementare rispetto a quello proposto dalla Biennale 2006 "Città: architettura e società", curata da Richard Burdett, che cercherà di ricondurre la struttura fisica della città - spazi, edifici, strade - e i progettisti - urbanisti, architetti, designers - alle dimensioni culturali ed economiche dell'esistenza urbana.

La fusione di linguaggi espressivi diversi, l'esplorazione interdisciplinare e la possibilità di interagire con personalità del mondo dell'arte e della cultura su temi di grande attualità sono la formula collaudata di ArtExperience, che, dal 2004, si rivolge alle pratiche più avanzate della creatività contemporanea nell'ambito delle arti visive e della musica. ArtExperience è un'iniziativa di Domus Academy, centro di formazione post-universitaria e di ricerca nel campo del Design, della Moda, dell'Urban Management e dell'Interaction Design. Domus Academy è una realtà italiana riconosciuta da più di vent'anni in tutto il mondo.


Programma:

" dalle 19 alle 20: welcome drink

" dalle 20 alle 21: introduzione alla serata di Emilio Genovesi, direttore generale di Domus Academy e presentazione di due contributi realizzati rispettivamente dagli architetti Yung-Ho Chang, uno degli esponenti più interessanti dell'architettura cinese contemporanea, ora direttore del Dipartimento d'Architettura di MIT di Boston e Mirko Zardini, direttore del Canadian Centre for Architecture (CCA) che presenterà uno studio approfondito sulle qualità sensibili dello spazio urbano (luce e ombra, colori, suoni, textures) attraverso immagini storiche e contemporanee.

" dalle 21 alle 22: tavola rotonda moderata da Maurizio Bortolotti e Antonio Somaini, con la partecipazione di Yung-Ho Chang, Hou Hanru, Hans-Ulrich Obrist, Mirko Zardini. Durante la tavola rotonda verrà discusso il tema che dà titolo alla serata, in precedenza illustrato attraverso i due video.

" dalle 22 alle 22,45: buffet

" dalle 22,45 alle 23,15: esecuzione del pezzo "City Life" (1995) del compositore americano Steve Reich - uno dei principali rappresentanti della musica minimalista, insieme a Philip Glass - da parte dell'Ensemble Ex Novo con la direzione di Andrea Molino.

CITY - SENSE
Perceptual Landscape/Sensorial Saturation

Venerdì 8 settembre 2006, ore 19 - 23.15
Venezia, Telecom Italia Future Centre (San Marco 4826 - Campo San Salvador)
Ingresso libero
info@domusacademy.it

Curatori: Maurizio Bortolotti, Emilio Genovesi, Antonio Somaini
Coordinamento: Valentina Boscarino, Sabrina Di Pietrantonio, :venews
Media relation:
Marta Ascani
Bondardo Comunicazione, Milano
Tel. 02 29005700 - Fax 02 29005656
m.ascani@bondardo.com

BIOGRAFIE

Mirko Zardini
Architetto, si è occupato attraverso ricerche, scritti e progetti del rapporto tra architettura e città contemporanea, e delle trasformazioni delle infrastrutture e del paesaggio.
E' stato redattore della rivista Casabella dal 1983 al 1988 e della rivista Lotus International dal 1988 al 1999. Lavora come architetto insieme con Lukas Meyer con studio a Lugano e a Milano.
Ha insegnato in diverse università italiane e straniere come Visiting Professor (Genova, Venezia, Ferrara, Syracuse University, SCI ARC, University of Miami, Harvard University, Politecnico Federale di Zurigo, Politecnico Federale di Losanna). Dal maggio 2005 è direttore del Canadian Centre for Architecture (CCA).
Tra i suoi libri Multiplicity (Zurigo 1995), Paesaggi ibridi (Skira 1996 e 2000), The Dense-city (Milano 1999), Back from the Burbs (Losanna 2000), Annähernd Perfekte Peripherie (Basel, Boston, Berlin 2001).
Mirko Zardini è il curatore di "Sense of the City", una grande mostra al Canadian Centre for Architecture di Montréal dedicata al tema dei fenomeni urbani e alle percezioni che tradizionalmente sono state ignorate, represse o disapprovate.

Yung Ho Chang
Studia in Cina negli anni successivi alla Rivoluzione Culturale, per poi trasferirsi negli Stati Uniti negli anni Ottanta ed insegnare in diverse università (Ball State University, University of Michigan, University of Berkeley, Rice University). Nel 1993 torna a Pechino e apre l'Atelier Feichang Jianzhu, primo studio professionale di architettura non statale nella nuova Cina. Nel 1996 fonda la nuova scuola di Architettura presso l'Università di Pechino. Alla 51a Biennale di Venezia ha costruito la struttura di bambù che affiancava il padiglione cinese e ha progettato lo spazio espositivo della sezione "Z.O.U./Zona d'urgenza", curata da Hou Hanru nella stessa biennale.
Yung Ho Chang è il direttore del dipartimento di architettura del MIT di Boston. È considerato un intellettuale a tutto campo, un architetto capace di affrontare con la stessa energia l'installazione concettuale così come il piano urbanistico di una grande città.

Hou Hanru
Dal 1990 vive e lavora a Parigi come curatore e critico indipendente.
Professore alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam e membro del Global Advisory Committee of Walker Art Center di Minneapolis, ha curato o co-curato le seguenti mostre: 2001: "Asian Party, Global Game", ARCO, Madrid; 2001/2000: "Paris Pour Escale", Musée d'art moderne de la ville de Paris; "My Home is yours, Your home is mine", Samsung Museum, Seoul; Opera City Art Gallery, Tokyo; 2000: Shanghai Biennale; "Leaving The Island", Pusan, Korea; 1999: Il padiglione francese alla Biennale di Parigi; 1999/98/97; "Cities on the Move ", Secession, Vienna; CAPC, Bordeaux, France; PS1, New York, Louisiana Museum, Denmark; The Hayward Gallery, London; Kiasma Museum, Helsinki; 1997: "Hong Kong, etc.", Johannesburg Biennale; "Parisien(ne)s", Camden Arts Centre, London; "Out of the Centre - Chinese contemporary art" (1994, Pori Art Museum, Pori, Finland). Collabora con le seguenti riviste: Time Asia, Art Monthly, Third Text, Art and Asia Pacific, Flash Art, Atlantica, Texte Zur Kunst.
Ha partecipato all'edizione ArtExperience 2005con Olafur Eliasson intitolata Modelmania.

Hans Ulrich Obrist
Dal 1993 ha diretto il programma Migrateurs al Musée de la Ville de Paris dove attualmente è curatore per l'arte contemporanea. Dal 2001 ha insegnato alla Facoltà delle arti dello IUAV di Venezia.
Dal 1997 e? caporedattore della rivista Point d'ironie, pubblicata da Agnes B.
Dal 1991 ha curato numerose mostre tra le quali Gerhard Richter (1992), The Broken Mirror (con Kasper Koenig, 1993), Life\live (con Laurence Bosse?, Parigi e Lisbona 1996) Do It (dal 1994 realizzata sino a oggi in 30 versioni diverse), Cities on the Move (con Hou Hanru, Vienna, Bordeaux, Londra, Bangkok, 1997-1999), Sogni\Dreams (con Francesco Bonami Torino 1999), Retrace your steps> Remember Tomorrow (Londra 1999-2000), Mutations>Evenement culturel sur la ville contemporaine (con Rem Koolhaas, Sanford Kwinter e Stefano Boeri, Bordeaux 2000).
Nel 2001 ha curato con Akiko Miyake Bridge The Gap|, CCA Kitakyushu.
Ha curato gli scritti di Gerhard Richter, Louise Bourgeoise, Gilbert and Gorge, Leon Golub ed altri.
Ha partecipato all'edizione ArtExperience 2005 con Olafur Eliasson intitolata Modelmania.

Steve Reich
E' stato recentemente definito da "Village Voice" il più grande compositore vivente. Alla soglia dei settant'anni, e con quaranta anni di attività, Steve Reich rappresenta una delle voci più riconoscibili e forti della storia musicale contemporanea.
Nel 1966, a New York, fonda il suo gruppo strumentale, Steve Reich and Musicians. La crescita graduale di questo Ensemble da tre a più di venti musicisti é parallela alla crescita della sua fama come compositore.
Nei lavori di Reich, l'influenza della musica etnica é molto forte. Nel 1972-73 Reich collabora con la coreografa e ballerina Laura Dean, con la quale presenta spettacoli in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1974 Steve Reich ha pubblicato Writings about Music, una raccolta di scritti sulla musica
Sebbene alcune sue opere lo accomunino alla produzione di La Monte Young e Philip Glass, la musica di Reich ha, da sempre, coniugato un linguaggio caratterizzato da un lento e progressivo sviluppo, sia nell'uso delle forme che nell'evoluzione del linguaggio.
Steve Reich é stato spesso invitato come membro del D.A.A.D. a Berlino e ha ricevuto diverse commissioni, fra le quali spiccano quelle della San Francisco Symphony Orchestra, del flautista Ramson Wilson, della Brooklin Academy of Music per il chitarrista Pat Metheny, della W.D.R. - la radio di Colonia, la San Louis Symphony Orchestra, Betty Freeman per il Kronos Quartet, il Festival d'Automne di Parigi, l'Ensemble Intercontemporaine e altri.

Ex Novo Ensemble
Nasce nel 1979 dalla collaborazione tra un gruppo di musicisti ed il compositore Claudio Ambrosini. Rappresenta ormai una realtà di riferimento nel panorama internazionale della musica nuova. La continuità del lavoro comune, la coerenza artistica e professionale hanno consentito al gruppo di acquisire un carattere, un "suono" che gli sono riconosciuti dal pubblico e dalla critica dei principali festival e rassegne europei.
Molti compositori hanno scritto e dedicato loro opere all'Ex Novo Ensemble. Tra questi: Claudio Ambrosini, Stefano Bassanese, Stefano Bellon, Gilberto Cappelli, John Celona, Aldo Clementi, Matteo D'Amico, Beat Furrer, Luca Mosca, Peter Nelson, Paolo Perezzani, Horatiu Radulescu, Salvatore Sciarrino, Roger Tessier, Ivan Vandor, Martin Wehrli, Gèrard Zinnstag.Ha inciso numerosi CD monografici dedicati all'opera da camera di: Claudio Ambrosini (due CD STRADIVARIUS), Luciano Berio (Black Box), Ferruccio Busoni (DYNAMIC), Alfredo Casella (STRADIVARIUS e ASV Records), Gaetano Donizetti (GIULIA), Bruno Maderna (due CD STRADIVARIUS), Gian Francesco Malipiero (RICORDI), Giuseppe Martucci (DYNAMIC), Ildebrando Pizzetti, (STRADIVARIUS), Ottorino Respighi (DYNAMIC), Gioacchino Rossini (ARTS), Nino Rota (STRADIVARIUS e ASV Records), Arnold Schoenberg (ASdisc), Giovanni Sgambati (due CD ASV Records) ed Ermanno Wolf-Ferrari (DYNAMIC). Ha inoltre inciso per VELUT LUNA e EDIPAN.

Andrea Molino
Compositore e direttore d'orchestra, ha studiato a Torino, Milano, Venezia, Parigi e Friburgo. Vive tra Zurigo e Venezia.
Dal settembre 2000 è direttore artistico di Fabrica Musica, il dipartimento di musica di Fabrica, centro di ricerca sulla comunicazione. In quest'ambito ha realizzato una serie di ambiziosi progetti multimediali.
Come direttore d'orchestra ha di recente inaugurato l'edizione 2005 della Biennale Musica di Venezia, dirigendo al teatro La Fenice l'orchestra del teatro, con l'opera di Heiner Goebbels Surrogate Cities. Dopo il debutto al Festival di Edimburgo nel 2002, e alla Konzerthaus di Vienna, ha inaugurato il Queensland Music Festival 2003, a Brisbane, con The Queensland Orchestra.
Ha diretto l'Orchestra del Maggio Fiorentino, i Bochumer Symphoniker, la Badische Staatskapelle Karlsruhe, la Norddeutsche Philharmonie, il Klangforum Wien, l'Orchestra della Svizzera Italiana, esibendosi nei più prestigiosi teatri italiani, allo Staatstheater Darmstadt, al Teatro S.Carlos di Lisbona, al RomaEuropa Festival, alla Biennale di Zagabria, al Musik der Jahrhunderte Festival a Stoccarda e al Meistersingerfestival a Norimberga.

Maurizio Bortolotti
E' critico d'arte e curatore. Insegna alla NABA di Milano. E' redattore della rivista elettronica "/Seconds" dell'Università di Leeds e collaboratore della rivista internazionale di arte e architettura Domus. Ha curato con Antonio Somaini, per Domus Academy, i progetti "Art Experience", 2004-2005, a Venezia; con Marco Scotini, "The Utopian Display Platform" 2003-2006, a Milano; "Yona Friedman: Art and Architecture", 2006, MART, Rovereto; "Foreign"(con Peter Lewis), Birmingham, 2006. Ha pubblicato "Il critico come curatore" (2003) e, con Stefano Casciani, la raccolta di scritti "Pierre Restany. Il critico come artista"(2004).

Antonio Somaini
Insegna Estetica presso il Politecnico di Milano e l'Accademia di Belle Arti "G.Carrara" di Bergamo, e Gestione degli Eventi Espositivi presso l'Università Cattolica di Milano. Nel 2001 ha curato la mostra "Il dono / The Gift" (presentata a Siena, Venezia, Scottsdale, New York, Chicago) e dal 2004 ha curato per la Domus Academy di Milano, insieme a Maurizio Bortolotti, i workshop e gli eventi espositivi della serie ArtExperience. Ha pubblicato "Rappresentazione prospettica e punto di vista" (2005) e ha curato le seguenti antologie: "Estetica" (con E.Franzini, 2002), "Il luogo dello spettatore" (2005), "Esperienza e rappresentazione dello spazio architettonico" (2006).


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