nu. 26 anno terzo¬ 2 maggio 2006 mensile online gratuito
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A Tavola con Vittoria: A tavola con i fiori


L'uso dei fiori nei cibi e nelle bevande è antico: i Greci e Romani aromatizzavano il vino con essenze di fiori di rosa e gelsomino; anche l'aceto può essere aromatizzato con fiori di sambuco, malva, angelica e melissa. In Cina profumavano i tè con fiori essiccati di Camelia sasanqua e C. oleifera, questa tradizione è di antichissima data.

di Maria Vittoria

Mangiare i fiori, sembra quasi un desiderio di possederne la bellezza, di inebriarsi dei loro profumi. Si è cercato da sempre di conservare gli aromi nella preparazione di estratti per tisane, sciroppi e rosolii, ratafià (liquore ottenuto con succhi di frutta, alcool e ecc.) , liquori, marmellate, gelatin, per poterli gustare anche quando non sono disponibili. Alcuni fiori come molte erbe sono tossici; il mughetto (Convallaria majalis) ad esempio, può dar luogo a una serie di malesseri. Le ricette con fiori sono semplici, spesso conservate fra i fogli ingialliti delle tradizioni di famiglia ; petali di rosa, papavero, garofano, fiori di viola, gelsomino, arancio, camomilla, sambuco, acacia. Tesori di effluvi, imprigionati sotto vetro, che si trasformano in ratafià di fiori d'arancio e i petali di rosa rossa,in rosolio, l'essenza di garofano, sciroppi di violette.

Le frittelle di fiori d'acacia sono molto semplici e fanno la felicità dei bambini. I fiori possono essere sostituiti anche con glicine o crisantemo bianco, vanno delicatamente passati in una pastella zuccherata, fritti in olio bollente e spolverizzati, ancora caldi di zucchero vanigliato.
La vaniglina si ottiene dai frutti di vanilla planifoglia, un'Orchidea rampicante delle foreste tropicali. Preferendo al dolce, il salato, si possono friggere i fiori di zucca in pastella senza zucchero. E' tradizione nel Veneto usare erbe e fiori spontanei in cucina soprattutto in primavera. Nel parlare di fiori in cucina non si possono trascurare quelli che nell'uso comune non riconosciano neanche più come come fiori. I chiodi di garofano sono fiori non ancora dischiusi di Eugenia caryophyllat,a un "alberetto" originario della isole Molucche e delle Filippine. I capperi sotto aceto o sotto sale entrano in molti piatti nella cucina, sono le genmme fiorali di Capparis spinosa, una pianta rupestre molto diffusa nell'Italia mediterranea. I boccioli di Nasturzio (Tropaeolum majus) anch'essi sotto aceto o sotto sale, sono succedanei dei capperi. Non tutti i fiori sono romantici e profumati: è il caso ad esempio del Cavolfiore e del Broccolo. I capolini floreali del Carciofo (Cynara scolymus) come anche quelli del Carciofo selvatico (C.cardunculus) e del Cardo Mariano (Silibum marianum) di Carlina acaulis e C. Acanthifolia trovano ampia utilizzazione in cucina in innumerevoli ricette. Altri ingredienti fondamentali in cucina sono lo zafferano ricavato dai larghi stimmi sfrangiati di color rosso vivo di Crocus sativus. Questa pianta è coltivata fin dai tempi più antichi soprattutto in Abruzzo; oggi date le laboriose cure che richiede lo zafferano, questa coltivazione è un po abbandonata. Di interesse industriale sono le influorescenze femminili del Luppolo (Humulus lupulus) ricche di ghiandole che producono una sostanza amara, resinosa e fortemente odorosa, utilizzata nella produzione di birra, per conferire il caratteristico gusto amarognolo.
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Antipasto di mare ai fiori d'aglio selvatico

Per sei persone

Cozze kg.1 Gamberi 1/2 kg Carota, sedano, prezzemolo, fiori d'aglio (Allium ursinum), sale, pepe, farina. Sgusciare i gamberi, tenendo da parte le codine, mettere il resto a cuocere con carota, sedano, poco sale, prezzemolo, una manciata di fiori d'aglio, due tazze d'acqua e mezzo bicchiere di vino bianco secco. Cuocere per mezz'ora, poi filtrare e usare il liquido per far aprire le cozze. Cuocere le cozze e filtrare di nuovo. Rosolare le code di gambero, leggermente salate in poco olio, spruzzate di vino bianco aggiungere il liquido di cottura, un cucchiaio di farina, poi mettere le cozze. Cuocere il tutto a fuoco lento mescolando delicatamente per qualche minuto. Servire il piatto con fiori bianchi d'aglio.

Fagioli all'acetosella

Fagioli bianchi di Spagna 300 grammi Wurstel n.2 Prosciutto cotto 60//70 grammi Gruviera 100 g Cetriolo, fiore di acetosella (Oxalis acetosella) Olio sale pepe, succo di limone

Tagliare a dadini o listerelle wurstel, prosciutto gruviera cetriolo. Porre tutto in una ciotola insieme ai fagioli (già lessati oppure quelli in scatola) e alle foglie di acetosella tritate finemente. Condire con olio, sale, pepe appena macinato e succo di limone. Prima di portare in tavola guarnire con i fiori di acetosella.

Risotto al Cardo Mariano

Riso 400 grammi Prosciutto cotto 100 grammi Burro, vino bianco, brodo di carne, parmigiano grattugiato, cardi (Silybum marianum)

Pulire i cardi eliminando tute le parti dure e tagliarli a fettine. Mettete il prosciutto cotto in listarelle a rosolare nel burro con i cardi. Aggiungere il riso e bagnare con il vino bianco. Cuocere il riso aggiungendo il brodo bollente. Mantecare con burro e parmigiano, evitando che il risotto si asciughi troppo, tenerlo all'onda, come si usa in Veneto.

Bibliografia "Quaderni verdi" Editi da Interflora Italia 1984

a cura di Abcveneto

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