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Mestre: Jazz mondiale al Toniolo con Burton e Galliano


INFORMAZIONI: Assessorato alla Cultura Comune di Venezia, tel. 041.2749068/2749062; Caligola, tel./fax 041.962205 http://www.culturaspettacolovenezia.it PREVENDITE: Teatro Toniolo Mestre (ore 11.00/12.30; 17.00/19.30), circuito Box Office, tel. 041.2719090 http://www.boxofficeitalia.com

a cura di Abcveneto

E' un incontro assolutamente inedito quello che vede aggiungersi al collaudato trio "americano" del fisarmonicista Richard Galliano, il magico vibrafono di Gary Burton, forse il massimo maestro dello strumento oggi in attività. Un incontro di cui si parla da tempo e sulla carta assai interessante, che - se i risultati rispetteranno le attese - potrebbe venire presto fissato anche su disco. Vi sono in ogni caso tutte le premesse perché l'appena iniziata tournée europea del quartetto franco-americano possa venire ricordata come uno degli eventi jazzistici del 2006.

Comune di Venezia, Assessorato alla Cultura, Cultura e Spettacolo, Caligola Circolo Culturale, con il contributo di Provincia di Venezia, Assessorato alla Cultura, "MUSICA e LINGUAGGI 2006", DOMENICA 19 MARZO, inizio ore 21.000, TEATRO TONIOLO, MESTRE (VE), P.tta C.Battisti 1, tel. 041.971666,

RICHARD GALLIANO TRIO + GARY BURTON, GARY BURTON (vibrafono), RICHARD GALLIANO (fisarmonica), JAMES GENUS (contrabbasso), CLARENCE PENN (batteria)

Posto unico numerato € 20

Con la Fondazione di Venezia il biglietto costa solo € 2,50 ("Giovani a Teatro": giovani e studenti della provincia di Venezia sino a 26 anni); http://www.giovaniateatro.it numero verde gratuito tel. 800.801.606
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RICHARD GALLIANO nasce a Nizza nel 1950. La sua più grande dote - che vale forse ancor più del suo straordinario virtuosismo - è senza dubbio l'originalità. Nella sua musica si mescolano infatti con efficacia swing, tango, valzer, musette, il jazz più moderno di Jarrett e Coltrane. Il tutto è accompagnato da un gusto cromatico che rimanda all'impressionismo di Debussy e Ravel. Nelle sue mani la fisarmonica - ma il Nostro se la cava egregiamente anche al bandoneòn, che ha studiato con Astor Piazzolla - acquista ora la policromia di un'orchestra, ora un timbro intimo e raccolto di stampo cameristico. Dal 1994 Galliano incide regolarmente per l'etichetta francese Dreyfus ed il suo successo internazionale cresce progressivamente. Riceve prestigiosi riconoscimenti, soprattutto in Francia e Italia, paese cui è particolarmente legato. Vanno ricordati, all'interno di una quanto mai feconda produzione discografica, almeno «New York Tango» (1996), «Blow Up» (1997), splendido duetto con Michel Portal, «French Touch» (1999), «Passatori» (2000), con l'Orchestra Regionale Toscana. Oltre che con Portal, Galliano ama esibirsi in duo anche con l'organista Eddy Louiss, al fianco del quale ha sin qui firmato tre ottimi dischi. Da ultimi ricordiamo «Piazzola forever», tutto dedicato alla musica di Piazzola, uno dei suoi principali maestri, dove si avvale dell'accompagnamento di un gruppo classico, ed il recente «New York Trio», dove ritorna ad un clima più jazzistico

GARY BURTON, nato nel 1943 nello stato dell'Indiana, debutta professionalmente nel 1960 e registra il suo primo album da leader nel 1961. Nel 1963 si stabilisce a New York, dove accompagna il pianista George Shearing; suona quindi con Stan Getz dal 1964 al 1966 e nel 1967 forma finalmente una propria band con Larry Coryell alla chitarra e Steve Swallow al basso. E' questa in assoluto una delle prime esperienze di quello che verrà poi chiamato rock-jazz. Nei suoi gruppi suona anche il chitarrista Pat Metheny. Collabora con Carla Bley, per cui scrive l'opera «A genuine tong funeral». Dal 1970 si esibisce sia in solo che in duetto, prima con Keith Jarrett quindi con Chick Corea, connubio questo che durerà molti anni. Dagli anni '80 alterna una prolifica attività concertistica, suonando spesso con il pianista giapponese Makoto Ozone, all'insegnamento nella celebre Berklee School di Boston. Vero e proprio innovatore, apparso sulla scena del jazz quanto questa era ancora dominata da Milt Jackson, Burton ha letterale rivoluzionato il mondo del vibrafono, imponendosi per il suo virtuosismo ma soprattutto per la sua complessità melodica ed armonica. Ciò è stato reso possibile grazie all'utilizzazione simultanea di quattro martelletti, tecnica di cui è subito diventato un maestro ed è ancor oggi uno dei massimi specialisti. Accomuna Burton a Galliano un autentico grande amore per la musica di Astor Piazzola, a cui anche il vibrafonista americano ha voluto recentemente dedicare un disco.

a cura di Abcveneto

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