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Dolo: la tragedia del Polesine rivive con Maria Paiato


TAMBURINO SPETTACOLO, 1 aprile 2006, ore 21, Dolo, TeatrAuditorium Lazzari, Maria Paiato: La Maria Zanella - prima regionale di Sergio Pierattini

a cura di Abcveneto

DOLOneiTEATRI riporta nel Veneto "La Maria Zanella" di Maria Paiato dopo la consacrazione dell'attrice occhiobellese, Premio Ubu 2005

La Maria Zanella è l'opportunità di fare "il teatro" con la musicalità poco conosciuta del polesine, dei suoi argini che contengono il brontolio sommesso del Po, dell'orizzonte piatto delle campagne e del suo silenzio (Maria Paiato, Premio Ubu 2005 Migliore Attrice)

Un personaggio unico sul palcoscenico dell’Auditorium Lazzari di Dolo, l’1 aprile 2006: La Maria Zanella del giovane drammaturgo Sergio Pierattini, incarnata dall’attrice veneta Maria Paiato, che per questo ruolo ha vinto il Premio Ubu 2005 Migliore Attrice (in finale, con lei, Mariangela Melato e Lucilla Morlacchi). Proposto in prima regionale da DoloneiTeatri, l’intenso monologo realizza un delicato equilibrio tra originalità della scrittura, freschezza della recitazione e leggerezza della messinscena (firmata da Maurizio Panici).

DoloneiTeatri - progetto teatrale firmato da Echidna e realizzato dal Comune di Dolo e Fondazione di Venezia - riporta così nel Veneto il racconto di una delle molte tragedie umane generate dall'alluvione del Polesine del 1951: lavoro che il Comune di Occhiobello commissionò nel 2001 a Paiato e che fu rappresentato allo stato embrionale proprio nel comune polesano dove l'attrice è nata, divenuto poi un vero e proprio spettacolo con la regia di Maurizio Panici, grazie al quale Paiato si è aggiudicata il Premio Ubu 2005 come migliore attrice. Pierattini ha scelto di evocare la furia dell’acqua attraverso le emozioni di una singolare testimone, una donna che in quei terribili momenti aveva solo pochi mesi e che per lo shock di essere quasi affogata cadendo in acqua dalla barca dei soccorritori - o per lo sforzo di restare attaccata alle proprie radici, mentre altri lasciano il paese, come la sorella che si è trasferita a Milano - ha finito con l'andare un po' fuori di testa, restando un’eterna ed ingenua bambina. La singolarità del testo consiste nel fatto che dell'alluvione vera e propria praticamente non si parla: per evocarla, mezzo secolo dopo, si fa cenno soltanto alla riga nera lasciata dal fiume sui muri di casa, ai concerti che si tengono per celebrare la ricorrenza, a quel fugace ricordo della protagonista che si sentiva affondare. Per il resto, gli argomenti sono di tutt'altro tipo, l'abitazione di famiglia che si deve vendere, la sorella che approfitta, la Maria che sarà affidata a un istituto. Come a causa di una distorsione psichica dell'io-narrante, il quadro complessivo pare sfuggire di continuo, la situazione è ricostruita attraverso la dilatazione smisurata dei dettagli più insignificanti: eppure l'antica tragedia è sempre incombente, la rabbia del Po resta come sullo sfondo.
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Maria Paiato, ha qui l'occasione di costruire un'avvincente "maschera" visiva e sonora attingendo alla sua cultura e ai suoi ricordi personali, fondendo insieme le morbide cadenze dialettali della sua terra, lo sguardo fisso e tristemente rassegnato di una personalità fragile che ha conosciuto la disgrazia in tutte le sue forme ma riesce ancora a sorriderne, la tensione del corpo fermo su una sedia, appena scosso di tanto in tanto da un impacciato accenno di movimento.

Così Maria Zanella si rende portavoce sia della tragedia ambientale, sia dei drammi umani ad essa legati, così come dell’orgoglio e del desiderio di vita che ha determinato la faticosa e dolorosa rinascita dei paesi e delle loro vite allagate. Una storia che il cartellone di DoloneiTeatri inserisce nella sezione "Un altro Veneto", ossia capace di narrare un Veneto troppo spesso dimenticato a favore di immagini stereotipate, di ieri o di oggi, così come è avvenuto con "Al Mattoniicio" portato in scena dal Tam Teatro Musica da un racconto di Luigi Monteleone. DoloneiTeatri è un progetto dell’Associazione Culturale Echidna, avviato lo scorso anno da Fondazione di Venezia e dal Comune di Dolo e realizzato in collaborazione con Provincia di Venezia, Arteven e il sostegno di Acm e Banca del Veneziano, presso i cui sportelli sono anche disponibili i biglietti in prevendita. Info: tel. 041.412500; www.echidnacultura.it

Biglietti: euro 12 (ridotti euro 10)

Info: 041.412500 – www.doloneiteatri.it

PROSSIMO ED ULTIMO APPUNTAMENTO CON DOLOneiTEATRI

7 aprile 2006, ore 21

Dolo, Cineteatro Italia

Souvenir Srebrenica - anteprima nazionale, film di Luca Rosini, Roberta Biagiarelli e Alberto Bougleux,

A seguire incontro-reading con Roberta Biagiarelli e Paolo Rumiz, Biglietti: euro 12 (ridotti euro 10) , Info: 041.412500 www.doloneiteatri.it

a cura di Abcveneto

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