Cortona di Simona Cernicchi
Gita a Cortona - 14.10.2006
Di Simona Cernicchi
Arrivare a Cortona, salendo per la collina che l'abbraccia,
è già ritrovarsi in un sogno. I paesaggi
di ulivi, che si incontrano mentre si imboccano le curve
sinuose avvinte al ventre materno sul quale è adagiata
la città, invitano al silenzio.
Le
case, incastonate come pietre preziose l'una vicina all'altra
su livelli diversi, restituiscono un gioiello paesaggistico
di altri tempi, eppure ancora vivo e vitale.
Cortona città etrusca. Cortona per perdersi nelle
intricate viuzze che la animano. Cortona città
d'arte. Cortona per ammirare, dal punto più alto
della città, un bel panorama sul Lago Trasimeno
e la campagna toscana. Cortona per respirare un'aria frizzantina
e depurante, capace di penetrare in tutto il corpo. Cortona
per vedere l'Annunciazione del Beato Angelico, custodita
presso il Museo Diocesano e restare affascinati dall'uso
dei colori che parlano da soli e dallo sguardo dell'Angelo
che dice più di mille parole. Cortona per fare
un salto nel mondo etrusco, romano ed egizio, godendosi
i reperti conservati al Museo dell'Accademia Etrusca e
camminare lungo il piccolo cortile all'aperto che collega
due sale di quest'ultimo, fino a sentirsi personaggi di
un'altra epoca. Cortona per mangiare pappardelle, bistecche
e per bere del buon vino. Cortona per immaginare un modo
di vivere diverso.
www.toscumbria.com/cortona/default.htm:
Cortona
fu una delle dodici città della confederazione
etrusca. Delle sue primitive mura ciclopiche si possono
ancora oggi osservare imponenti tratti appena modificati
da mura medievali. Salvo pochi bei palazzi rinascimentali,
il carattere prevalente degli edifici cortonesi è
medioevale e contribuisce a conferire alle strette ed
erte strade un aspetto molto suggestivo. Data la posizione
elevata (600 s.l.m.) da ogni punto di Cortona si gode
una stupenda vista che abbraccia tutta la Valdichiana.
Nel museo dellaccademia Etrusca, fra le molte opere
dogni periodo emergono: il lampadario etrusco detto
appunto di "Cortona", uno dei più celebrati
bronzi dellantichità; e la "Musa Polimma",
pittura ad encausto depoca romana, di straordinaria
bellezza. Nel museo Diocesano, oltre ad opere di Luca
Signorelli, il grande pittore rinascimentale nativo di
Cortona, si trova una delle più belle "Annunciazione"
del Beato Angelico. Notevoli le chiese medioevali di S.
Francesco di S. Domenico, il Palazzo Casali medioevale
con facciata rinascimentale, le chiese di S. Maria Nuova
e di San Niccolò, nelle quali si costudiscono opere
darte di gran pregio.Fuori città si trovano
la tomba etrusca detta "Tanella di Pitagora"
(II se. A.C.) in loc. Cannaia; tombe etrusche ad ipogeo
del sec. VI e VII a.C. in loc. Sodo; il loc. Metelliano,
la chiesa romanica di S. Angelo; ed al Calcinaio il bel
tempio cinquecentesco di S. Maria delle Grazie. Il convento
delle Celle, fondato da San Francesco, è uno dei
luoghi più suggestivi della zona.
Di Simona Cernicchi