Santa Maria di Feletto: Il vescovo di Prato, S.E. monsignor
Gastone Simoni al Clan Verdurin
E' possibile affermare, senza
tema di smentita, che il "Clan Verdurin" ha
colpito ancora; questa volta durante uno degli
abituali incontri, in data 20 ottobre 2006, i membri convenuti
si sono interrogati intorno ad un'importante problematica,
di estrema attualità: l'impegno dei cristiani nella
vita politica attiva. E lo hanno fatto con l'autorevole
presenza di S.E. monsignor Gastone Simoni, vescovo della
diocesi di Prato. Il presule di ritorno dall'incontro
di Verona, ha fatto sosta nell'ospitale dimora dei coniugi
De Martin e con estrema affabilità ha presentato
il proprio punto di vista, sull'importante questione,
punto di vista già ampiamente illustrato nel suo
libro " Liberi ma non dispersi" (Effatà
Editrice - 200).
Di Luciano Todero
Già il titolo racchiude il programma, perseguito
fin dal 2001 dal vescovo di Prato, che ha dato vita al
" Collegamento Sociale Cristino", un movimento
inteso a sollecitare la presenza attiva dei cristiani
nella vita politica e sociale. I cristiani, afferma il
presule, sono liberi nelle loro scelte politiche, ora
che tutte le ideologie hanno fatto il loro tempo, liberi
ma non privi della luce, della giuda spirituale e morale
derivante dal Vangelo. Non, quindi, come pecore sparse,
prive di Pastore. Il loro compito consisterà nell'
introdurre, all'interno delle aggregazioni politiche,
alle quali intendono partecipare attivamente, l'eterno
ed universale messaggio evangelico.
Certamente lo spirito del cristiano che intende dedicarsi
alla politica attiva non può ignorare il fondamentale
insegnamento di Gesù. "
Io sto in mezzo a voi come colui che serve" (Luca
22 vv.25-26). La politica, quindi, intesa come opera di
servizio rivolto al prossimo e non come mezzo per l'esercizio
del mero potere, potere, beninteso che non può,
comunque, mancare a chi compie le scelte politiche, ma
un potere che ha come scopo il perseguimento del bene
comune, avendo come obiettivo finale, anche se può
apparire utopico, quanto invocato nella celebre orazione
di Gesù: "Padre
venga il Tuo Regno".
Utopia? Vano idealismo? Certamente antidoto all'inesorabile
deriva verso la quale sta andando la "Real politik"
come ognuno può, facilmente costatare. Il messaggio
evangelico,quindi, portato dai cristiani nella vita politica
come seme di speranza, di nuova energia spirituale e morale.
Ed a questo punto, l'illustre conferenziere, non si perita
di invitare i presenti a rivedere il concetto, comunemente
inteso, di "Carità Cristiana" esemplificato
nella celebre parabola del "Buon Samaritano";
concetto, beninteso, giammai superato o da ignorare, ma
da inserire nel più ampio quadro dell'attività
sociale e politica. Aiutare e soccorrere i profughi vittime
della guerra, offrire cibo agli affamati, confortare i
perseguitati a vario titolo, sono sempre azioni che contraddistinguono
la carità cristiana, ma, quasi ammonisce il presule,
non sarebbe maggiormente degno e onorevole per i cristiani
se con la loro attiva presenza nella vita politica, facessero
in modo che decisioni come dichiarare nuove guerre, privare
interi popoli dei loro territori per scopi speculativi
riducendoli alla fame, combattere ed emarginare che la
pensa in modo diverso, non venissero mai più prese,
ma venissero prese quelle decisioni politiche che hanno
come scopo il bene comune, nello spirito dei servizio
al prossimo indicato dal Vangelo?! la carità cristiana
intesa non solo come un fatto personale, da esercitare
in privato, seppure sempre a vantaggio e a servizio del
prossima, ma la Carità in grado di permeare di
sé l'intera vita sociale e politica. E' questo
l'invito,quasi una preghiera, rivolto a tutti i cristiani:
farsi portatori e realizzatori, del messaggio evangelico
nella vita politica attiva.
Mentre
S:E in modo semplice ed appassionata andava esprimendo
i succitati concetti, inesorabili le lancette dell'orologio
avanzavano e con grande dispiacere, al sottoscritto è
toccato il compito di invitare i presenti a non più
"approfittare" della benevole disponibilità
del presule, gia reduce dall'incontro con il Papa nel
corso della stessa giornata e di chiudere l'incontro,
data l'ora ormai inoltrata: L'affabilità unita
alla profonda Fede ed umanità espresse da monsignor
Simoni, hanno ricreato l'atmosfera forse simile a quanto
provato dagli apostoli sul monte Tabor: " Signore
è bello restare qui con Te, non andartene via,
faremo qui tre tende: una per Te una per Mosè ed
una per Elia, mentre noi resteremo qui ad ammirarvi".
Il rammarico per la fine dell'incontro, durato più
di due ore, è stato attenuato dalla promessa di
S.E. per un futuro incontro, sempre nell'ospitale sede
del "Clan Verdurin", per trattare temi di attualità,
visti ed illuminati dall'insegnamento evangelico.
Grazi eccellenza per la Sua disponibilità e per
la Sua opera letteraria, da raccomandare ad ogni cristiano:"Liberi
ma non dispersi - Cattolici, società e politica
oggi" opera che certamente avrà una notevole
ripercussione e, speriamo, positiva ed evangelica influenza
sul teatrino da rivista d'avaspettacolo dell'odierna vita
politica italiana.
Grazie anche ai sempre dinamici coniugi Flaminio e Lia
De Martin per la loro infaticabile opera a sostegno del
Clan Verdurin.
Di Luciano Todero