-Cosa pensi della vita in generale? (cioè, cos'è
la prima cosa che pensi quando ti alzi?)
Penso che bella o brutta che sia l'importante sia farsela
passare senza girarsi troppo nel letto prima di andare a
dormire.
- Quale sarà il tuo prossimo progetto?
Una sitcom seriale di 3 minuti ambientata in una sala operatoria.
- Cosa pensi del Veneto e in particolare della tua città,
Conegliano? (avresti voluto nascere altrove oppure no...)
Conegliano è magnifica, come Treviso. Sono gli interland
che ci fregano nel pensiero che il resto dell'Italia ha
di noi.
-Se
tu potessi girare un documentario ambientato nel territorio,
quale argomento ti piacerebbe affrontare?
Le speculazioni edilizie. Qualcuno mi deve spiegare perché
Conegliano ha 35 mila abitanti da 30 anni e ogni anno continuano
a costruire centianaia di abitazioni, che tra l'altro aumentano
di prezzo in maniera esponenziale.
- Qual è il tuo piatto preferito?
Pizza, visto che vivendo da solo non ho mai tempo per cucinare.
- Come vorresti morire?
Nella consapevolezza di avere vissuto il massimo di quello
che potevo vivere.
- Vedendo i tuoi film, ci è sembrato che il tuo
referente sia il presente, in assoluto. Che rapporto hai
con il passato?
Cerco di pensarci il meno possibile, perché mi fa
sentire vecchio.
- A proposito di lungometraggio...quanti soldi pensi
che ti 'basterebbero' per girare un film e che genere di
film svilupperesti?
5 mila euro al massimo. Un documentario alla Mychael Moore
sul Nordest.
A cura di Federico
De Nardi
|