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nu. 31 anno
terzo¬ 1 ottobre 2006 mensile online gratuito |
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Abcveneto,
mensile online su Treviso, il Veneto, il Triveneto e cosa fanno
i veneti dentro e fuori d'Italia nella cultura, nella fotografia,
nel turismo, nel cinema, nell'arte etc... |
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rubrica |
Coetzee e Vladimir Bukovskij a Pordenonelegge.it
Il festival della letteratura di
Pordenone
Foto e articolo a cura
di Maria Ester Nichele
Domenica
ventiquattro settembre sono stata a Pordenonelegge.it, celebre
manifestazione per la festa dei libri. Mi sono trovata in
mezzo a tantissima gente festosa ed elegante, attenta e
ordinata, educatamente in fila in attesa degli eventi. In
tutta la città le piazze erano messe a disposizione
degli eventi e dei partecipanti. Pordenone è provincia
solo dal 1968 e in questa manifestazione, si è presentata
molto bene. L'ufficio stampa era molto ben organizzato,
gli eventi ricchi di ospiti importanti, veramente da tutto
il pianeta. La manifestazione è durata circa quattro
giorni e si è conclusa domenica. Per tutti i quattro
giorni il tempo è stato clemente: uno splendido sole
che ha accompagnato con grande entusiasmo il "popolo
dei libri".
Sono stata colpita da molti di questi personaggi, come
ad esempio il premio Nobel (2003), J.M.Coetzee: Il premio
Nobel ha letto con la sua bella voce due racconto inediti,
tradotti istantaneamente alla lavagna eletronica sistemata
sul palco del teatro Verdi, pieno fino all'inverosimile.
In particolare, egli ha letto alcuni brani tratti dal suo
romanzo Infanzia e il racconto inedito Nietverloren,
sconsolato resoconto della perdita d'identità del
'veld' sudafricano. Coetzee è scrittore tra i più
importanti della scena internazionale, possiede uno sguardo
tra i più penetranti, inflessibili e scrupolosi nella
critica al razionalismo e alla moralità di facciata
della civiltà occidentale e il suo stile è
semplice, chiaro, classico.
In più era la prima volta che vedevo Pordenone in vita
mia. Spero di ritornarci, perchè è una cittadina
bella e accogliente e in più allietata da questa interessantissima
manifestazione letteraria, ricordo che gli eventi sono tutti
gratuiti! L'unica preoccupazione è che non si può
assistere a tutti gli eventi, perchè molti di questi
sono in contemporanea, purtroppo! E inoltre, ripetiamo, gli
spazi dedicati a questi eventi, tranne il teatro Verdi e il
nuovo spazio del Portello, sono troppo piccoli...moltissima
gente è rimasta fuori. Se devo essere sincera, ho provato
una segreta contentezza, quando mai si deve lasciare fuori
le persone in un evento dedicato ai libri, in Italia? Nella
piazza dedicata agli editori, dove la gente poteva cioè
comprare i libri dei propri autori preferiti, abbiamo avuto
la lieta sorpresa di trovare anche un banco degli editori
del Veneto fra cui la prestigiosa Aurelia
Edizioni di Asolo (Treviso), (clicca sul link per raggiungere
il sito della casa editrice). |
La
seconda manifestazione, al Palazzo della Camera di Commercio,
ha riguardato il famoso scrittore russo Valdimir Bukovskij
nato a Belebej in Unione Sovietica nel 1942, dissidente
politico, arrestato più volte e condannato, (la prima
volta a diciannove anni) al gulag dal regime sovietico.
La sua vicenda inizia ad acquistare importanza mediatica
a metà degli anni Settanta: causa lo scambio con
il segretario del partito comunista cileno Corvalàn.
Esiliato dall'Unione Sovietica, ha pubblicato il noto libro
di memorie Il vento va e poi ritorna (Feltrinelli
1978), ricco di riflessioni originali e profonde, testimonianza
della dissidenza e della prigionia e dell'internamento.
Inoltre in italia son stati pubblicati: Una Nuova malattia
mentale in Urss: L'opposizione (Etas Compass 1972),
Guida psichiatrica per dissidenti (L'Erba Voglio
1979), Urss: dall'utopia al disatro, (Spirali 1981),
Il convoglio d'oro, (Spirali 1994), Gli archivi
segreti di Mosca (Spirali 1999), oltre trent'anni di
storia mondiale emergono in tutta la sua drammaticità
attraverso i documenti trafugati dagli archivi dell'ex Unione
Sovietica con uno scanner portatile, ultimo, La mentalità
Comunista, (Spirali 2001). Malgrado la fine del sistema
sovietico continua ad essere un intellettuale indipendente
e critico, attento osservatore degli importanti cambiamenti
avvenuti nell'Est europeo e nella stessa Europa dopo il
crollo del muro di Berlino.
Ha parlato della situazione russa oggi, della guerra
fredda che non è finita e delle grandi bugie che
trionfano sulla storia e oggi sono universalmente accettate
e che non si possono mettere in dubbio senza essere considerati
stravaganti. Così quando il muro di Berlino è
caduto, i leader occidentali si sono affrettati a proclamare
le due più grandi bugie del secolo: la prima è
che la "Guerra fredda è finita", la seconda
è che "L'abbiamo vinta".
Vive e lavora a Cambridge. Sottolineiamo pure, che questa
e altri eventi, sono stati fatti con moltissime persone
lasciate fuori, perchè lo spazio, in genere più
che sufficiente per questo numero di eventi, è
stato sorpreso dall'alto numero di pubblico di tutte le
età e regioni d'Italia, forse non previsto, dagli
organizzatori. Per il prossimo anno, hanno comunque promesso
nuovi spazi. onore ai libri e a chi li legge.
Foto e articolo a
cura di Maria Ester Nichele
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a cura di Abcveneto
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