Treviso: ecco i vincitori del premio Gambrinus "Giuseppe
Mazzotti"
Tutte di grande rilievo le opere
premiate oggi a Treviso nella Sede di Veneto Banca.
a cura di Abcveneto
Sono
state scelte le opere vincitrici della XXIV edizione del
Premio GAMBRINUS "GIUSEPPE MAZZOTTI", presieduta
quest'anno da Giancandido De Martin, Preside della Facoltà
di Scienze Politiche alla Libera Università Internazionale
degli Studi Sociali "LUISS" di Roma.
La Giuria del Premio, con Enrico Rizzi presidente e composta
da Franca Anselmi Tiberto, Margherita Azzi Visentini, Ulderico
Bernardi, Bruno Dolcetta, Pier Francesco Ghetti, Alessandro
Gogna e Silvia Metzeltin si è anzitutto unita nel
commosso ricordo di Stanislao Nievo, autorevole prestigioso
membro della Giuria, venuto a mancare alla famiglia e alla
cultura italiana lo scorso 13 luglio. Con Nievo scompare
una nobile figura di intellettuale, studioso, scrittore
e viaggiatore che ha incarnato al più alto livello
i valori di civiltà che il Premio persegue.
Cinque le opere dichiarate vincitrici, una per ogni sezione
del Premio. La Giuria inoltre ha assegnato un premio speciale
e segnalato cinque opere particolarmente meritevoli, esprimendo
vivo compiacimento per l'eccezionale quantità e l'alta
qualità di concorrenti: ben 150 volumi inviati da
87 Case Editrici. Un numero elevato, che ha reso arduo e
a volte doloroso il lavoro di "scegliere" e quindi
"scartare" molte opere di valore. Ma è
proprio l'ingente patrimonio di contributi allo studio scientifico
ed alla rappresentazione letteraria della montagna, dell'esplorazione,
dell'ecologia, dell'artigianato di tradizione e della civiltà
veneta, che esalta i vincitori e testimonia il valore di
un Premio in continua crescita. Questo il responso della
Giuria.
Il Premio nella Sezione "MONTAGNA" di tremila
Euro, è stato assegnato ai due studiosi di cartografia
alpina Laura e Giorgio Aliprandi per il volume LE GRANDI
ALPI NELLA CARTOGRAFIA 1482-1885. Volume 1. Storia della
Cartografia Alpina, PRIULI & VERLUCCA EDITORI, con la
seguente motivazione: "risultato di un 'accurata ricerca
svolta nell'arco di un trentennio, questo volume di grande
formato e di notevole pregio editoriale, nasce da una passione
competente e determinata. Illustra le tappe di evoluzione
della cartografia alpina, in particolare per il settore
compreso tra il Monviso e il Monte Rosa, basandosi anche
su documenti inediti e rari, spesso individuati e acquisiti
con difficoltà. Tale insolita ricchezza di documentazione
antica non pregiudica una visione moderna, anzi propone
elementi concettuali aggiornati per la miglior comprensione
di base delle nostre Alpi, destinata non solo agli specialisti,
ma a tutti coloro che hanno interesse per il mondo della
montagna. Il testo accompagna il lettore a riconoscere non
tanto la nascita di un'entità geografica, quanto
lo sviluppo di conoscenze che costituiscono l'ossatura del
concetto di territorio, che oltre gli aspetti naturalistici
considera quelli politici, religiosi, economici e militari
tra il 1482 e il 1885".
La Giuria, all'unanimità, ha assegnato il Premio
nella Sezione "ESPLORAZIONE", di tremila euro,
allo scrittore e produttore Christopher Hale, per il volume
LA CROCIATA DI HIMMLER. La spedizione nazista in
Tibet nel 1938, GARZANTI EDITORE, con la seguente motivazione:
"che legame poteva mai esistere tra una spedizione
in Asia centrale e l'immane catastrofe mondiale scatenata
da Adolf Hitler nel 1939?".
E' questa la domanda che si pone l'autore di questo libro
affascinante che ricostruisce, con rigore documentario e
ci restituisce con una grande scrittura, la storia della
ideazione e realizzazione della spedizione condotta nel
1938-39 da cinque ufficiali delle SS, guidati da un giovane
Hauptsturmfuhrer e zoologo, Ernst Schafer con il sostegno
entusiasta del Reichsfuhrer Himmler. Il libro si pone continuamente
domande, intrecciando la narrazione del viaggio a Lhasa
e l'incalzante dispiegarsi della spaventosa tragedia scatenata
dal nazismo. Indaga le biografie dei protagonisti e ricostruisce
le tappe della elaborazione delle teorie sulla razza, lungamente
preparate negli studi accademici dei decenni precedenti
e raccolte, già ben formate, dai vertici nazisti
per farne un micidiale strumento di formazione del fanatismo
militante e la guida delle azioni del terzo Reich, nella
sua dimensione bellica e nella ideazione ed esecuzione del
genocidio degli ebrei. Christopher Hale ci svela l'intreccio
fra le fantasie che sembrano muovere quella spedizione alla
ricerca delle origini, custodite nelle terre tibetane più
difese e inaccessibili, di una mitica razza ariana e le
"ricerche" antropologiche, che si fanno orrore
senza nome nella realtà di Auschwitz e coinvolge
e travolge anche alcuni dei protagonisti di quella spedizione.
E' un testo che trova alcune risposte, ma continua a porre
a ciascuno le domande inquietanti sulla dimensione della
rete estesa delle responsabilità e ci pone, ancora
una volta, di fronte alla inquietante normalità del
male".
Il Premio nella Sezione "ECOLOGIA", di tremila
Euro, è stato assegnato dalla giuria all'unanimità
ai biologi Stefano Guerzoni e Davide Tagliapietra, curatori
del volume ATLANTE DELLA LAGUNA. Venezia tra terra
e mare, MARSILIO EDITORI, con la seguente motivazione: "questo
volume propone una lettura originale e rigorosa dell'ambiente
complessivo della laguna di Venezia, attraverso una accurata
mappatura delle principali componenti della geosfera, biosfera
e antroposfera. Il lavoro trasferisce su base cartografica
una vasta quantità di dati ambientali, consentendo
nel contempo di rintracciare e studiare i singoli caratteri
che concorrono a definire il paesaggio lagunare, oppure
di analizzare, a differenti livelli di complessità,
le interrelazioni fra le varie componenti ambientali. In
questo senso il volume è utile per le attività
di conoscenza, controllo e gestione dell'ambiente lagunare
e metodologicamente corretto rispetto ai canoni dell'approccio
ecologico. Inoltre, l'elevata qualità dell'allestimento
editoriale rende il testo gradevole, didattico e di facile
consultazione".
Il Premio nella Sezione "ARTIGIANATO DI TRADIZIONE",
di tremila Euro, è stato assegnato all'unanimità
a Alberto Caoci, etnoantropologo, curatore del volume BELLA
S'IDEA MELLUS S'OPERA. Sguardi incrociati sul lavoro
artigiano, CUEC EDITRICE, con la seguente motivazione: "la
condizione artigiana, orgogliosa testimonianza di spirito
d'iniziative e d'intelligenza creativa, conferma di tempo
in tempo l'efficacia e la validità del rapporto fra
tradizione e innovazione. Data qualche decennio fa, all'epoca
delle iperboli fordiste, come categoria in estinzione, ha
saputo dimostrare la fallacia di simili previsioni tecnocratiche.
Questo riconoscimento vuole precisamente confermare il valore
permanente dei mestieri artigiani e, in questo spirito,
s'intende richiamare l'attenzione sulle riflessioni e le
analisi applicate proposte nel libro. Il testo raccoglie
apporti diversi, che si applicano a vario indirizzo nel
contribuire a riproporre e stimolare più accorte
considerazioni intorno a questo fondamentale settore del
lavoro".
La Giuria ha assegnato il Premio "FINESTRA SULLE VENEZIE",
di tremila Euro, a Beatrice Carmellini, per il volume ARCO
DI STORIE. Uno sguardo ravvicinato sul tempo dei sanatori
ad Arco (1945-1975), MUSEO STORICO IN TRENTO EDITORE, con
la seguente motivazione: "le storie, raccolte da Beatrice
Carmellini con rigoroso e partecipe metodo autobiografico,
ci narrano con il pathos della memoria e il pudore del racconto
di sé che tanti protagonisti offrono alla studiosa
e testimone, di un tempo, non lontano eppur ormai remoto,
in cui ad Arco, porta d'Italia e del clima mediterraneo,
meta della nobiltà mitteleuropea fin dalla fine dell'800,
si concentrarono numerosi sanatori per la cura della tubercolosi.
Un'attività a rischio per quanti vi lavoravano ma
anche per gli abitanti, posto che la loro vita si intrecciava
quotidianamente con quella degli ospiti, negli spazi e nei
luoghi cittadini. Il lavoro offerto era la risorsa per uscire
da una condizione di povertà severa e diffusa, lasciata
in eredità dalla guerra e ciò portava ad accettare
questa condizione e viverla con coraggio e determinazione,
pietas e fiducia, ma anche con l'angoscia continua del contagio,
del passare il confine invisibile della malattia. Il tempo
dei sanatori ad Arco è un testo colto e appassionato
che ci parla di persone, di intrecci e di storie di vita
nell'Italia del secolo scorso, in una città e un
paesaggio bellissimi, della orgogliosa, anche se talvolta
dolorosa, ricostruzione di una parte della identità
di una comunità e della grande ricchezza delle esperienze
che la rendono forte e unica".
La Giuria, all'unanimità, ha inoltre assegnato un
"PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA" all'imponente saggio
di Nilo Faldon LA PIEVE RURALE DI SAN PIETRO DI FELETTO
NEL CONTESTO STORICO DI CONEGLIANO, DE BASTIANI EDITORE,
con la seguente motivazione: "la pubblicazione di questa
monumentale opera, dedicata alla Pieve rurale di San Pietro
di Feletto, che custodisce una interessante Biblia Pauperum
ed espone, nel portico affacciato sulle colline, il famoso
trecentesco "Cristo della Domenica", offre l'opportunità
di assegnare tale riconoscimento a Mons. Nilo Faldon. Studioso
finissimo, storico locale di grande scrupolo, dal 1966 direttore
dell'Archivio Diocesano di Vittorio Veneto, è autore
di studi e ricerche riguardanti il territorio della Sinistra
Piave Trevigiana. A lui, come validissimo rappresentante
della meritoria categoria degli infaticabili storici delle
Comunità, va il plauso dei giurati e l'apprezzamento
più generale di tutti coloro che sanno l'importanza
delle raccolte documentarie in favore delle generazioni
presenti e future".
Ecco infine le opere segnalate dalla giuria:
LE ALPI. Una regione unica al centro dell'Europa, di Werner
Batzing, BOLLATI BORINGHIERI EDITORE, con la seguente motivazione:
"con questa opera, frutto di almeno venticinque anni
di ricerche su tutto il territorio alpino, l'autore propone
una visione delle Alpi come percorso praticabile: espressione
vivibile di un territorio comune a più popolazioni,
centro di cultura e di scambio, "heimat" del cuore
dell'Europa. Paladino della "Convenzione Alpina",
Batzing media con considerazioni illuminate tra le esigenze
dell'ambiente naturale e umano e la necessità dello
sviluppo".
L'OMBRA DEL BASTONE, di Mauro Corona, ARNOLDO MONDADORI
EDITORE, con la seguente motivazione: "quando il montanaro
stesso sa prendere la penna con maestria, rispecchia nella
sua ricostruzione narrativa l'autenticità a volte
drammatica delle esperienze di vita che si consumano nel
mondo della montagna".
IN AFGANISTAN, di Rory Stewart, EDITRICE PONTE ALLE GRAZIE,
con la seguente motivazione: "al di là del racconto
della camminata ripercorrendo la strada percorsa da re Babur
cinquecento anni fa da Herat a Kabul, attraverso le catene
montuose dell'Afganistan centrale, l'autore è riuscito
ad inserire brani tratti dal racconto scritto dallo stesso
Babur, che evidenziano in maniera impressionante come sia
possibile, anche se difficile da comprendere nelle sue motivazioni,
che una civiltà, probabilmente a causa di un sistema
religioso sempre uguale a se stesso, riesca non solo a non
fare passi avanti, ma addirittura a recedere. Il racconto
di Babur parla di città piene di attività
e vive culturalmente, mentre l'Afganistan di oggi appare
un paese ripiegato, i cui ritmi sono scanditi prevalentemente
dai dettami del Corano, e diviso tra signori della guerra,
Talebani, contrabbandieri e interessi multinazionali. Solo
e straniero, senza armi, rappresentante di una cultura che
molti odiavano, ha goduto, anche nella miseria più
nera, del senso dell'ospitalità tipico dei popoli
dell'area, che porta a condividere quel poco che si ha con
il primo pellegrino di passaggio. L'autore, mantenendo il
distacco dell'osservatore anglosassone e la sensibilità
del viaggiatore autentico, ha tratteggiato un profilo inedito
del paese: bello".
I COLLI EUGANEI, a cura di Francesco Selmin, CIERRE EDIZIONI,
con la seguente motivazione: "il volume raccoglie saggi
di autori di varia formazione che esaminano questo peculiare
territorio del Padovano dalle diverse angolazioni di competenza
(naturalistica, storico-artistica, paesaggistica, geologica,
agricola, economica, antropologica, urbana, letteraria e
via dicendo) con un taglio interdisciplinare, fornendo un
quadro esauriente della conformazione naturale del sito
e degli interventi umani che in oltre due millenni lo hanno
manipolato e plasmato, conferendogli l'aspetto che oggi
presenta, con i suoi monumenti e le sue lacerazioni, le
sue bellezze naturali e le aree minacciate o ferite. Si
tratta di un'esemplare monografia, riccamente illustrata
con belle fotografie e con una ricca serie di mappe, rilievi
cartografici e disegni, in parte inediti".
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 18 novembre,
alle ore 17.30, presso il Parco Gambrinus di San Polo di
Piave (Tv). Nell'occasione verrà assegnato anche
il premio "VENETO BANCA - La voce dei lettori",
istituito per la prima volta lo scorso anno. Una consulta
di lettori composta da 40 rappresentanti, a vario titolo,
della società civile, che quest'anno avrà
come autorevole portavoce il giornalista Rai e critico letterario
Piero Dorfles, esprimerà la propria preferenza
fra le opere premiate dalla Giuria. Al vincitore sarà
consegnato un premio di cinquemila euro. Sempre nell'ambito
della serata, sarà assegnato il premio "Honoris
Causa" a Piero Angela - già autorevole membro
della Giuria del Premio dal 1983 al 1994 - al quale il Consiglio
Direttivo dell'associazione "Premio letterario Giuseppe
Mazzotti", con il favore unanime della Giuria ha riconosciuto
alti meriti nella divulgazione scientifica, attraverso trasmissioni
televisive e libri su temi di natura, ambiente ed esplorazione.
Angela sarà presentato da un altro "amico"
del Premio, l'etologo Danilo Mainardi.
Oltre al convegno di sabato 21 ottobre, svoltosi presso
l'Auditorium del Centro Direzionale di Veneto Banca a Montebelluna
(Treviso), su "La cultura delle malghe e il futuro
dell'alpeggio", l'Associazione Premio letterario Guseppe
Mazzotti promuove un'altra manifestazione collaterale sulle
più attuali tematiche riguardanti l'ambiente e il
territorio: sabato 11 novembre, alle 17.30, presso
la Sala Teatrale del Patronato di San Polo di Piave, in
collaborazione con l'amministrazione comunale, organizza
l'incontro "Il paesaggio agrario in Sinistra Piave.
Storia, evoluzione e prospettive". Interverranno Ulderico
Bernardi, docente di Sociologia all'Università Cà
Foscari di Venezia e Diego Tomasi, ricercatore presso il
CRA, Istituto sperimentale per la viticoltura di Conegliano.
Infine verrà emesso il secondo annullo postale,
il 18 novembre, in occasione della cerimonia delle premiazioni,
su quattordici cartoline che richiamano le opere vincitrici,
il Premio Speciale della Giuria e il Premio "Honoris
Causa" di quest'ultima XXIV edizione e delle precedenti
edizioni 1986, 1987 e 1988. All'iniziativa hanno aderito
anche il Gruppo Filatelici di Montagna (G.F.M.) del Club
Alpino Italiano (C.A.I.) Sezione "Luigi Rizzardi"
Auronzo di Cadore.
Il Premio è promosso dall'Associazione "Premio
Letterario Giuseppe Mazzotti", con la partecipazione
diretta della Regione del Veneto, patrocinato e sostenuto
da Comune di San Polo di Piave, Touring Club Italiano, Club
Alpino Italiano, Confartigianato del Veneto, Valcucine Spa
e con il sostanziale contributo della FONDAZIONE "VENETO
BANCA".
Per informazioni: Segreteria del Premio GAMBRINUS "GIUSEPPE
MAZZOTTI", tel. 0422 855609 - fax 0422 802070, e-mail
message@premiomazzotti.it;
www.premiomazzotti.it.
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