A tutto Tavor: Bagno Perla
Già alle nove del mattino
la sabbia scotta nonostante l'infradito. E' il primo giorno
di una settimana di ferie al mare con un'amica. S'intende,
un mare vicino a casa, tutto veneto e casereccio: Rosolina.
Come in un ranch texano si entra nella proprietà,
in questo caso la spiaggia, passando sotto un'insegna
che non è un giogo o due corna taurine ma una cartonata
e pudica Venere che esce dalla conchiglia: "Bagno
Perla", appunto.
Per sentir la brezza e lo sciacquìo dell'onda -
"Due lettini in prima fila" - l'abbiam detto
e accaparrato già d'aprile.
Di
Luccia Danesin
Tolti
i veli dei parei sgargianti, assestate nel costume le
abbondanze, un respiro fondo e uno sguardo a 180°
per godere di una spiaggia ancora indenne, ci sistemiamo
sui lettini con riviste e quotidiani non prima di aver
stretto gli occhi all'orizzonte, cielo e mare che è
un tutt'uno verde-azzurro molto sfumato.
Eccoci pronte. A degustare i mille abbozzati pensieri
che vagano sciolti, si mischiamo al salso, frullano al
volo in controvento del gabbiano, poi al ritmo di un'onda
che viene (e viene anche la rima).. da lontano. Ma sì,
lasciamo le remore del pensiero coerente del prima e del
dopo per darci vacanza, per mollare l'ormeggio e stare
un po' al gioco di quel che verrà
"Caro! Caro!" E' arrivato Niccolò nell'ombrellone
accanto. Un mese, non di più. Lui lo odia quell'unto
olietto protettore che gli han spalmato un po' dappertutto.
Ce lo dice con vibranti acuti e strilli perforanti. Dopo
mezz'ora, ancora non demorde, non si calma. Dovrebbe invece,
almeno per emulazione: "Non vedi, Cocco-bello, quanto
sono tranquilli e si godono il bel sole la tua mamma e
il tuo papa'? E, sentono l'altro fratellino?" 7/8
anni - con tre amichetti - stessa età - che ingaggia
una battaglia sulla sabbia appostando, in buche e dune
contrapposte, soldatini, carriarmati, rambi e cannoncini.
Il dialogo - visti gli attori in campo - è molto
trendy, all'insegna della moderna pedagogia televisiva
dell'aggressione che, con l'aggiunta di un giusto tocco
creativo, pressappoco risulta: "Vieni, fatti sotto
che ti rompo i mar
"(cognome di un noto politico).
"Uccidilo, uccidilo, tagliali il pisello". "Sei
morto e sventrato". E così molte altre dolcezze.
Chissà che frasette intelligenti avranno scritto
questi ragazzini nel compitino dato per casa dalla maestra
sul tema della pace! Poi - non ci sono dubbi - nel loro
terrazzino la bandiera arcobaleno è certo sventolante
magari accanto a quella tricolore ...quella dei campioni.
Di
Luccia Danesin
a cura di Abcveneto