nu. 30 anno terzo¬ 1 settembre 2006 mensile online gratuito
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A tutto Tavor: Bagno Perla


Già alle nove del mattino la sabbia scotta nonostante l'infradito. E' il primo giorno di una settimana di ferie al mare con un'amica. S'intende, un mare vicino a casa, tutto veneto e casereccio: Rosolina. Come in un ranch texano si entra nella proprietà, in questo caso la spiaggia, passando sotto un'insegna che non è un giogo o due corna taurine ma una cartonata e pudica Venere che esce dalla conchiglia: "Bagno Perla", appunto.
Per sentir la brezza e lo sciacquìo dell'onda - "Due lettini in prima fila" - l'abbiam detto e accaparrato già d'aprile.

Di Luccia Danesin

Tolti i veli dei parei sgargianti, assestate nel costume le abbondanze, un respiro fondo e uno sguardo a 180° per godere di una spiaggia ancora indenne, ci sistemiamo sui lettini con riviste e quotidiani non prima di aver stretto gli occhi all'orizzonte, cielo e mare che è un tutt'uno verde-azzurro molto sfumato.
Eccoci pronte. A degustare i mille abbozzati pensieri che vagano sciolti, si mischiamo al salso, frullano al volo in controvento del gabbiano, poi al ritmo di un'onda che viene (e viene anche la rima).. da lontano. Ma sì, lasciamo le remore del pensiero coerente del prima e del dopo per darci vacanza, per mollare l'ormeggio e stare un po' al gioco di quel che verrà…

"Caro! Caro!" E' arrivato Niccolò nell'ombrellone accanto. Un mese, non di più. Lui lo odia quell'unto olietto protettore che gli han spalmato un po' dappertutto. Ce lo dice con vibranti acuti e strilli perforanti. Dopo mezz'ora, ancora non demorde, non si calma. Dovrebbe invece, almeno per emulazione: "Non vedi, Cocco-bello, quanto sono tranquilli e si godono il bel sole la tua mamma e il tuo papa'? E, sentono l'altro fratellino?" 7/8 anni - con tre amichetti - stessa età - che ingaggia una battaglia sulla sabbia appostando, in buche e dune contrapposte, soldatini, carriarmati, rambi e cannoncini. Il dialogo - visti gli attori in campo - è molto trendy, all'insegna della moderna pedagogia televisiva dell'aggressione che, con l'aggiunta di un giusto tocco creativo, pressappoco risulta: "Vieni, fatti sotto che ti rompo i mar…"(cognome di un noto politico). "Uccidilo, uccidilo, tagliali il pisello". "Sei morto e sventrato". E così molte altre dolcezze.
Chissà che frasette intelligenti avranno scritto questi ragazzini nel compitino dato per casa dalla maestra sul tema della pace! Poi - non ci sono dubbi - nel loro terrazzino la bandiera arcobaleno è certo sventolante… magari accanto a quella tricolore ...quella dei campioni.

Di Luccia Danesin



 

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a cura di Abcveneto

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