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L'ora di religione: La vita di Santa Augusta


Augusta è una Santa cattolica e insieme a San Tiziano è la patrona della città di Vittorio Veneto.

A cura di Caterina Pallaoro

Santa Augusta si festeggia il ventidue agosto. La storia di S. Augusta è tutt'ora avvolta nel mistero, c'è un'ipotesi credibile, che coincide almeno in parte con la tradizione popolare e con il libro dal titolo Vita di santa Augusta edito nel 1550. Essa consiste di un testo oggi scomparso, di Minuccio Minucci, allora Vescovo di Ceneda, poi ripresa da Andrea dell'omonima casata. Entrambi sostengono che la Santa fosse figlia di un capo goto, Matrucco, giunto nei pressi dell'attuale Vittorio Veneto al seguito di Alarico nel 410 (solo secondo Andrea , perché Minuccio invece colloca il tempo del suol martirio alla fine dell'impero). Matrucco si stabilì su di un colle (il Marcatone) sul quale fece costruire un castello ( del quale non ci sono pervenuti i resti),e stando a quel che dice il Minucci, perseguitava i cristiani della vicina Ceneda, in quanto fervente pagano. Sapendo che sua figlia era stata iniziata al Cristianesimo (dalla sua balia Cita) e frequentava assiduamente le chiese , le ordinò di venire al suo cospetto. Dopo averla interrogata a riguardo , visto che lei si ostinava a difendere la sua fede, la fece imprigionare per un certo periodo. In seguito le chiese se avesse cambiato idea, ma avendo lei negato, le fece strappare due denti e la rinchiuse di nuovo, aspettando che si arrendesse e tornasse alla religione dei suoi antenati. Dopo diverso tempo, Matrucco, vista la sua ostinazione e tenacia decise che fosse bruciata viva , ma come dice la tradizione ella ne uscì illesa, sicchè venne legata a una ruota (dentata?) e fu fatta rotolare da una collina. Non avendo ricevuta nessuna ferita fu barbaramente decapitata. Si dice che il suo corpo fu rinvenuto in seguito sul colle di Marcatone. Al contrario di alcuni santi e martiri (il culto di santa Augusta è stato ufficializzato nel 1754), non si conosce la data della morte e, neanche l'anno, il 410 secondo Andrea Minucci non pare attendibile, infatti fa riferimento a una pietra seicentesca posta sul santuario della santa e quindi poco attendibile. Quello che fa dubitare sull'autenticità di questa vicenda è che prima del tredicesimo secolo non si hnno notizie, ne scritti riguardante la Santa. La prima citazione è in un manoscritto del 1234 dove viene citato il Mons. Sanctae Augustae (fa pensare che questo toponimo fosse già in uso da diverso tempo tra le popolazioni locali, nello statuto serravallese del 1360. Si dice che il santuario di S. Augusta e il suo culto vantino origini antichissime e nello stesso periodo fu rinvenuta un' arca lapidea con le ossa della martire. Tuttavia è pure sbagliato sostenere che questa storia non sia vera, inventata nel Basso Medioevo dagli abitanti del nascente borgo di Serravalle (Vittorio Veneto) , per poter avere un santo patrono vissuto nel loro territorio per le seguenti ragioni.

Secondo lo storico Graziani il Ma trucco a cui si riferiscono i Minacci, non sarebbe altro che Manducco (da Mand-Huk che significa capo popolo, il che crea interrogativi), probabilmente il padre di Totila , venuto in seguito dell'ostrogoto Teodorico e non di Alarico re dei Visigoti. Infatti l'invasione visigota, aveva come obiettivo il saccheggio di Roma e di altre città, non la conquista di un territorio, quindi risulta impossibile che Ma trucco abbai fatto costruire un castello, il suo castello nel 410 , ma è più credibile che sia stato costruito tra il quinto e il sesto secolo, sotto il regno di Teodorico. A prova di ciò, ci furono le persecuzioni nei confronti dei Cristiani di cui scrive il Minucci, che si vennero a formare tra gli abitanti del posto e i dominatori di fede ariana, i quali non si integrarono mai fra di loro, dal momento che Teodorico voleva mantenere divisi i popoli. In quel periodo è noto che nel Cenedese esistevano alcune chiese cattoliche, di cui sono stati trovati i resti, che furono probabilmente frequentate da Augusta. Ella sarebbe stata quindi figlia di un Manducco, perseguitata dal padre , il quale non voleva (come tutti i Ostrogoti) che una donna della sua stirpe abbracciasse la fede degli abitanti del posto (che alla fine non erano altro che Romani e quindi nemici, proprio come i Bizantini). Il nome di Augusta sarebbe quello successivo alla conversione , dal momento che non si usava fra i Goti. Secondo un'altra ipotesi sostenuta da alcuni storici vittoriesi, lei sarebbe stata la figlia di re Teodorico, Amalasunta, che alla morte del padre, avendo preso in mano il destino del suo popolo contro gli attacchi dei bizantini, fu uccisa da alcuni nobili invidiosi del potere. La sua salma sarebbe poi stata trasportata dalle sue damigelle e dai suoi fedelissimi, fino a Serravalle (Vittorio Veneto), dove venne poi sepolta. Il nome attribuitole, cioè Augusta, in realtà non esisteva e potrebbe ciò star a significare intendendo Augusto , l'origine "imperiale" della giovane. Esiste un'altra S. Augusta venerata il 28 agosto ma è di origine Frigia. Data la grande devozione dei vittoriesi alla vergine e martire Augusta, è fuori luogo mettere in discussione l'autenticità del culto, finché non verranno fatte ricerche (anche archeologiche) non si potrà mai negare le vicende di questa eroica santa che è ancor oggi l'emblema della fede dei vittoriesi. Il santuario di Santa Augusta, dove ci sono le reliquie, si trova su una collina a Nord-Est di Vittorio Veneto in una posizione arroccata, dominante rispetto al resto della città. L'anno della costruzione della chiesa, o perlomeno del nucleo iniziale è a noi sconosciuto. Si sa che fu restaurata nel 1450 e le cappellette che si trovano sulla via che collega Serravalle ad essa, furono costruite nel Seicento come voto alla Santa, per aver protetto i serravallesi dalla peste. Anche la scrivente sostiene l'ipotesi degli storici vittoriosi.

Da http:It.wikipedia.org/Wiki/Santa

A cura di Caterina Pallaoro

 

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