Muraro: “La Lombardia Parte col Federalismo. E il Veneto?”
“Sono passati i giorni. Tanti sono i commenti rilasciati ai giornali dal Governatore della Regione, ma ancora molti i punti di domanda sulla situazione veneta. Caro Galan a che punto siamo? Noi Province ci siamo esposte senza temere critiche e accuse con la storica firma del documento a Venezia. Abbiamo avanzato proposte concrete e ci siamo sentite rispondere che siamo ‘Enti inutili, da eliminare’. Ma una soluzione alternativa ancora non è giunta. La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha varato il suo disegno di legge “fantoccio”, incurante del parere negativo della Conferenza Stato-Regioni-Autonomie Locali, rinviando al dibattito parlamentare - se e quando sarà avviato - le eventuali correzioni del testo. Ora, abbiamo un documento su cui discutere, senza dubbio, ma è palese che si tratti solo di un ‘testo’ di facciata, privo di contenuti sostanziali. Un documento che è lontanissimo dalle nostre richieste, mortificante per il ruolo che assegna alle autonomie locali. La delega al Governo resta ancora molto ampia: per i Comuni e le Province è chiamato, infatti, a decidere dei i tributi. L’unica cosa che ci lasciano fare è aumentare le tasse, ma questo per noi è inaccettabile. La sola previsione della possibile compartecipazione all'IRPEF e la mera facoltà di aumentare le aliquote dei propri tributi non può certo definirsi federalismo fiscale. Il federalismo trova la sua ragione d'essere soltanto se le risorse vengono impiegate e gestite dal territorio entro il quale vengono prodotte. Questo principio l’ho ribadito in più occasioni e continuerò a sottolinearlo sempre! La deliberazione congiunta adottata il 14 luglio a Venezia deve essere la base per impostare la prossima azione politica pressante su Governo, ma anche su Regione. I prossimi mesi saranno decisivi per definire il futuro istituzionale italiano. La Regione Veneto deve far sentire forte la propria voce, così come stanno facendo i nostri vicini della Lombardia. Si deve procedere a un importante riordino istituzionale che consenta di offrire ai cittadini e alle imprese un quadro chiaro e semplificato della pubblica amministrazione, capace di riorganizzare in modo organico tutte le funzioni amministrative intorno alle istituzioni. E’ essenziale che ogni livello di governo si concentri sulle funzioni che rientrano nella sua specifica missione istituzionale, evitando di invadere il ruolo degli altri livelli di governo, direttamente o indirettamente. Il ruolo delle Province è fondamentale. Enti la cui azione deve concentrarsi sul governo del territorio: programmazione urbanistica, coordinamento dello sviluppo locale, tutela e valorizzazione delle risorse ambientali; coordinamento del mercato del lavoro e della formazione professionale; reti infrastrutturali; gestione di molti servizi pubblici locali a valenza sovra-comunale. Il tutto definito precisamente, in modo che non ci siano sovrapposizioni di competenza, ricreando il legame tra potere e responsabilità. In modo da non confondere cittadini e imprese. Allora Galan, sei dei nostri?”.
