Al motto di “tolleranza zero” contro gli abusi e di “un cliente vale più di un bicchiere di alcol”, la Fipe nazionale, nel corso dell’ultimo consiglio, ha fatto appello a tutti gli esercenti associati per ricordare il massimo impegno nel far rispettare la legge e sulle conseguenze, in termini di “danno sociale”, del mancato rispetto della stessa. Un fenomeno sul quale la Fipe –ConfCommercio trevigiana, presieduta da Franco Zoppè, era intervenuta a gennaio, tappezzando i locali dei soci con la locandina “Hai meno di 16 anni? Non chiedermi alcolici, per il resto bevi quello che vuoi” e facendo- spiega il presidente Zoppè, una intensa opera di sensibilizzazione in tutti i paesi della nostra provincia, supportati anche dalla piena condivisione della tre USL e dell’ Amministrazione provinciale di Treviso. E se la Federazione nazionale parla di “piaga” sociale, anche il presidente della Fipe Franco Zoppè non ha dubbi: “i minori che chiedono alcolici aumentano sempre di più, il nostro lavoro, a diretto contatto con questa fascia di pubblico, diventa sempre più difficile, ci dobbiamo trasformare in controllori e la cosa non sempre è agevole. Noi gestori continueremo a fare la nostra parte, ma è fondamentale che ognuno faccia la sua, famiglie, scuola ed istituzioni comprese.