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Nu. 41, IV - 10 agosto 2007 -mensile telematico sul Veneto e Triveneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia

I DIALOGHI DI COMODAMENTE


Vivere la contemporaneità con comodità 7-8-9 settembre 2007_Vittorio Veneto

A cura di Abcveneto

Comodamente a Vittorio VenetoChe cos’è veramente oggi la comodità? La si acquista o la si conquista? E in quale direzione sta andando questa Regione, verso il terzo Veneto o verso un Veneto di terza categoria? I traghettatori di questa nave sono i politici o gli intellettuali?

A tali intriganti quesiti intende rispondere “COMODAMENTE – Vivere la contemporaneità con comodità”, un’occasione unica per conversare, ascoltare, assaggiare, immaginare e interrogarsi sui temi attuali che ruotano attorno al ruolo della comodità e del suo contrario.

Un’opportunità per “mettersi comodi” nella città e nel suo spazio urbano che diventano così un vero e proprio salotto dove la mente non si spegne, semplice-mente si accomoda.

Ideata e promossa dall’Associazione Centro Studi Usine in collaborazione con il Comune di Vittorio Veneto e altre associazioni locali, la prima edizione dell’innovativo festival avrà luogo a Vittorio Veneto nelle giornate di venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 settembre e rientra nell’ambito di un complesso e articolato programma di riqualificazione e rilancio della città sotto il profilo dell’innovazione urbana, dell’appetibilità turistica e dell’integrazione culturale.

L’iniziativa si colloca in continuità con il progetto “Nuovo Sistema di Visita della Città” - visibile all’interno del portale www.visitandovittorioveneto.it – progetto pilota della Regione Veneto per la valorizzazione e la rivitalizzazione dei centri storici cittadini sotto il profilo turistico-commerciale.

I luoghi in cui si svolgerà COMODAMENTE sono stati scelti in sintonia con il Sistema di Visita cittadino e si collocano lungo i nuovi itinerari individuati dal progetto:
il Percorso dei Margini, caratterizzato dai margini collinari,
il Percorso del Verde, che si snoda lungo il corso del Fiume Meschio,
il Percorso dei Tre Centri che riunisce in una traiettoria ideale i due antichi borghi storici di Ceneda e Serravalle al centro novecentesco.

Ogni percorso ospiterà differenti tipologie di spazi: “luoghi per la musica”, “luoghi per installazioni artistiche”, “luoghi per gli eco-ristori”, e soprattutto “luoghi per i dialoghi e per i monologhi”. Artisti, intellettuali, studiosi, giornalisti, scrittori, architetti di fama internazionale, politici ed imprenditori legati per origine o vocazione alla Terra Veneta, si confronteranno per declinare i temi della vera o presunta “comodità contemporanea” entro diversambiti.

COMODAMENTE già dal suo primo anno intende dar vita ad un evento di marketing territoriale che sarà occasione di un dibattito alto su passato, presente e futuro della Terra Veneta.

Tale terra oggi si onora di un indiscutibile primato economico, ma ancora non riesce ad esprimere una vocazione culturale sinergica tra le molte realtà di cui è composta.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune di Vittorio Veneto e altri partner locali, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso, di Unindustria Treviso, della Camera di Commercio e della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane.

I DIALOGHI
01# Il dialogo “Ateo, credente o comodamente indifferente?", che si terrà nella Piazza Giovanni Paolo I, apre la rassegna COMODA_MENTE venerdì 7 settembre alle 21.00. Da sempre politica e religione rappresentano una “coppia di fatto” e oggi più che mai è necessario aggiornare quotidianamente gli strumenti di tale rapporto. E’ quindi troppo scomodo parlare di una scommessa del laicismo che abbia come orizzonte un’etica pubblica che prescinda dalle religioni e in cui tutti, credenti, atei o agnostici, trovino riconoscimento? Dove ci si accomoda meglio?

02# "Fare shopping è diventata la prima occupazione del tempo libero. Stiamo diventando tutti poveri di spirito?". Mario De Vivo (direttore marketing di Oviesse-Gruppo Coin), Cristiano Seganfreddo (direttore di FuoriBiennale), ed altri ospito ancora, faranno luce sul perché anche in Italia ci si è spostati “dall’insegna al brand”, perché i luoghi del commercio sono oggi anche luoghi della socialità, icone dell’acquisto, non solo vorticose spirali verso il pensiero debole. Se ne parlerà sabato 8 settembre alle ore 12.00 in Foro Boario.

03# Nel pomeriggio, alle 17.30, presso la Loggia dei Grani di Piazza Minucci Marzio Breda (editorialista del Corriere della Sera) intratterrà gli ospiti sul delicato tema de “Il pubblico non ha soldi, il privato se li tiene! Chi sta più comodo?" Se il Belpaese mal sopporta, ancor oggi, le occasioni nelle quali un operatore privato propone al sistema pubblico di “far affari” con lui, ci sono settori nei quali ciò porterebbe ad una comoda risoluzione dei problemi in brevissimo tempo. Da sempre, inoltre, l’Italia è avara di mecenati che antepongano i fini ai mezzi, soprattutto nel campo dell’arte e della cultura. Ma l’arte si paga? E chi la paga? Cos’è più comodo? Serve una nuova cultura di mercato o un nuovo mercato della cultura? In qualità di ospiti sono stati invitati a parlarne Giuo Tremonti, Franco Miracco e altri.

04# Sabato sera alle 19.30, presso il grande cantiere dell’Ex Ospedale di Serravalle, si terrà il dialogo "Il paesaggio è quello che tu fai?".
Il paesaggio è termine oggi usato e abusato, storicizzato ma confuso, insomma fatalmente ambiguo. Il paesaggio lo si può osservare, immaginare, dipingere, fotografare; ma anche fraintendere e distruggere in nome di ciò che si vuole che il paesaggio rimanga o diventi. Forse, più “semplicemente”, il paesaggio “è quello che tu fai”, come candidamente ricordava il grande architetto ticinese Livio Vacchini, recentemente scomparso. Esso è infatti una figura a cavallo tra poesia e azione, specchio delle azioni dell’uomo, siano esse di tutela o cambiamento. Ma per evitare il rischio di nasconderci dietro figure retoriche, non varrebbe la pena di affntare il tema con maggior consapevolezza? Tutelare il paesaggio significa superare la semplice reazione sensibile che si ha guardando l’orizzonte, consci che esso non rappresenti solo un fatto naturale, o visivo, ma una più complicata commistione di geografia, storia, cultura, economia e fatti urbani. Ma se l’uomo modifica il paesaggio e il paesaggio modifica l’uomo, il paesaggio è la natura da preservare o il luogo delle tracce del cammino culturale dell’uomo? E, in quest’ultimo caso, chi avrà il coraggio di tracciare il sentiero? Risponderanno Luigi Snozzi, architetto e docente, George Tadge, fotografo, e Ivone Cacciavillani, avvocato e giornalista.

05# "Basta uno scalo Ryan Air per cambiare il volto di una Regione?": P. Ginsborg solleva un tema d’attualità, connesso alla necessità che le Regioni d’Italia hanno di innovare il proprio appeal nei confronti di turisti, investitori, opinione pubblica. E così, a colpi di spot, offerte e massicci investimenti economici, anche in Italia ha preso avvio una nuova battaglia mediatica tra figli della stessa patria, giocata con le armi del cosiddetto “marketing territoriale”. E’ questa una trovata di comodo o il risultato delle più avanzate strategie politiche?

Domenica 9 settembre alle 11.00, presso la stazione ferroviaria, si confronteranno Luca Zaia (Vice Presidente della Regione del Veneto) Andrea Tomat (presidente Unindustria di Treviso), Massimo Colomban (presidente di Vega Park), moderati dadoardo Pittalis, vice-direttore iniziative speciali ed editorialistiche de “Il Gazzettino”.

06# "Cittadini del mondo ma ognuno con la sua storia" affronterà la situazione di chi ha dovuto lasciare la propria terra, tracciando un intrigante viaggio nel fenomeno dell'immigrazione tra presente e passato. Pur certi del fatto che non vi sia nulla di più scomodo dell’andare a vivere in un’altra terra, è il senso del “dispatrio”, come lo ha chiamato Luigi Meneghello, lo stato d’animo che alimenta il senso della patria e della cultura italiana?
Se ne parlerà domenica 9 alle 18.30 presso la stazione ferroviaria con Ferdinando Camon (scrittore e giornalista), Bozidar Stanisic (scrittore e poeta bosniaco) e Gianmario Villalta (autore di saggi e testi poetici, direttore artistico del Festival Pordenonelegge.it e direttore del Centro Studi Pier Paolo Pisolini di Casarsa della Delizia).

07# "Il futuro tanto tempo fa" chiuderà la prima edizione del Festival. Nella ex sede della Fabbrica Carnielli, storico luogo di produzione della mitica bicicletta Graziella, alle 20.00 Marino Folin (ex direttore dello Iuav di Venezia), Flavio Albanese (direttore di Domus), Nico Vascellari (artista, vincitore quest’anno del Premio Ministeriale per la giovane arte italiana) e Giovanni Damiani (storico dell'architettura contemporanea) svilupperanno le loro riflessioni seguendo il filo rosso del significato che può avere oggi gettare le basi per l'avvenire.
Come già in altri momenti anche oggi, infatti, la riscoperta del passato continua a solleticare gli animi alla ricerca di un’identità perduta. Da dove nasce il bisogno di rifondare la propria identità sulle spoglie di qualcuno o qualcosa che non’è più?
Perché non siamo più in grado di realizzare qualcosa per cui quelli dopo di noi potranno ricordarci e ci accomodiamo a conservare ciò che altri prima di noi hanno fatto?
Il nostro attuale orizzonte culturale ha ancora voglia di costruire il futuro?

www.comodamente.it

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Tel. 0438.402549 Fax 0438.408451
www.officineperlospettacolo.it

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