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Nu. 41, IV - 3 agosto 2007 -mensile telematico sul Veneto e Triveneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia

TUTELA DEL PROSECCO. ZAIA CHIEDE LA FIRMA AL TERRITORIO


Venezia, 03 agosto 2007 "Mi impegno personalmente ad accompagnare e sostenere il processo di tutela e riserva del nome del vitigno Prosecco, con la attribuzione ai vitigni Prosecco della menzione di "vitigno autoctono italiano" e la relativa limitazione nella designazione e presentazione dell'uso del nome del vitigno".

A cura di Abcveneto

Lo ha ribadito il Vicepresidente della Giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, con una lettera in risposta ad una specifica richiesta dei presidenti delle organizzazioni professionali agricole, del mondo cooperativo e industriale, della Camera di Commercio di Treviso e dei Consorzi di Tutela dei Vini a DOC della Provincia di Treviso. "Sulla riserva del nome – ha ricordato Zaia – sono sempre stato d'accordo, ed ho più volte sollecitato il sistema interessato ad una questione così strategica e delicata a fare squadra rispetto ad un risultato non facile, dall'iter complesso e che richiede visione comune e precisa volontà di raggiungere l'obiettivo. Dobbiamo però operare tutti per tutelare il nostro Prosecco DOC, i cui continui crescenti successi presso i consumatori e i mercati di tutto il mondo richiedono una forte iniziativa che leghi questo prodotto unico al territorio che l'ha originato e gli ha dato fama, evitando possibili confusioni con vini di altra qualità che, pur impiegando uve del vitigno Prosecco, creerebbero solo confusione e concorrenza impropria rispetto alla qualità e alla meritata fama del Prosecco della provincia di Treviso".

Zaia, nel confermare la disponibilità sua personale e delle strutture regionali "nell'analizzare la problematica, nel definirne gli obiettivi e nel condividere assieme i percorsi nei riguardi delle altre amministrazioni che saranno coinvolte nell'iter istruttorio", ha chiesto come primo passo, formale ma essenziale, che gli interessati facciano pervenire al più presto l'estratto delle delibere assembleari di approvazione dell'iniziativa di tutela e riserva del nome del vitigno Prosecco. La Giunta veneta provvederà quindi a formalizzare la proposta, che sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione, mentre l'istanza, con tutta la documentazione utile, sarà sottoposta al parere del Comitato nazionale per la classificazione delle varietà di viti. Il parere regionale terrà conto anche delle volontà e degli interessi di quanti coltivano i vitigni Prosecco nelle altre province venete. Inoltre, dal momento che i vitigni Prosecco sono autorizzati anche in limitate aree geografiche che interessano ambiti territoriali ricadenti in altre regioni, l'iter amministrativo dovrà essere integrato necessariamente anche dal parere delle rispettive Amministrazioni regionali.

A cura di Abcveneto 

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