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Nu. 37, IV - 1 aprile 2007 -mensile telematico sul Veneto e Triveneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia

Una visita alla sede degli “Archivi Contemporanei di Storia Politica della Fondazione Cassamarca”


Dino De Poli: "Il Progetto Archivi è una tappa importante per una ricostruzione della storia dei veneti che manca nella sua interezza e obiettività!

A cura di Federico De Nardi - foto di Maria Ester Nichele

Un archivio che non è un semplice archivio, ma un vero e proprio istituto culturale d'importanza nazionale. A Ca’ Tron di Roncade in una bella casa di campagna, si trova la sede degli “Archivi Contemporanei di Storia Politica” della Fondazione Cassamarca.

Questo archivio nasce da un'idea di Dino De Poli, presidente della Fondazione stessa, in seguito all’acquisizione del fondo archivistico appartenuto al Senatore Antonio Mazzarolli, ex Sindaco di Treviso, scomparso nel 1998. Il progetto, delineato nel 2001, nasce ufficialmente nel 2003, partendo da alcuni fondi d’archivio iniziali, tra i quali l'archivio dell'onorevole Innocenti, nel frattempo deceduto. In seguito, si acquisiscono gli archivi della Democrazia Cristiana di Treviso e di personalità politiche importanti, quali Agostino Pavan, Bruno Rasera, Giuseppe Marton, Dino De Poli, ecc. Ben presto i fondi donati da privati o depositati da importanti Enti, come l'Ospedale di Treviso, portano alla necessità di creare nuovi spazi ove collocare scaffali, faldoni e buste della storia politica di questa nostra regione e quindi, dell'Italia intera. Importantissimi sono poi i fondi della Democrazia Cristiana di Venezia e di Vittorio Veneto, dei Cristiano-Sociali del dopoguerra e di alcune sezioni territoriali di partito, tutti fondi che contengono documentazione, dal 1943 fino alla cessazione del partito, avvenuta nel 1993.

Da Treviso, dove è sorto, per esigenze di capienza, l’archivio è stato trasferito a Ca’ Tron di Roncade, nel contesto della complessa realtà culturale, della ricerca e delle Università presenti all’interno della grande azienda (circa 1100 ettari) di proprietà della Fondazione Cassamarca. Allo scopo è stata restaurata una vecchia e tradizionale casa contadina, senza alterarne la perfetta e sapiente struttura rurale: tutto è stato conservato, dalle scale di legno ai pavimenti, alla disposizione dei locali interni, quasi a testimoniare, anche negli arredamenti, la cura e il rispetto di conservazione che rappresenta l'importanza di un archivio nel quale si trovano, per esempio, esemplari di catastici del Settecento, disegnati e acquerellati, recanti denominazioni dei luoghi e delle destinazioni d’uso (da 'caneva' a 'caponera'). Sono questi documenti che provengono dal fondo dell'Ospedale di Santa Maria dei Battuti di Treviso, messi in salvaguardia a Ca' Tron, dove la loro acquisizione, ha consentito, assieme ad altri archivi di Consorzi di Bonifica, di avviare un Centro Studi per la Storia delle Campagne Venete. L'archivio, rivolto allo studio della società rurale del Veneto, viene alimentato da nuove e continue donazioni e lasciti: ci sono registri dell’archivio privato della famiglia Priuli, tutto l’archivio del Consorzio di Bonifica Dese-Sile che estende la sua competenza su un territorio che comprende porzioni di tre province, tutto l’archivio del Consorzio Medio-Brenta, l'archivio della cessata azienda olearia e alimentare Chiari & Forti, l'archivio dei Magazzini Generali di Treviso, quello dei Mulini Mandelli, gli ultimi trent’anni di archivio dell’Azienda Agricola di Ca’ Tron ed altri ancora. Da notare che nella sede archivistica di Ca’ Tron è attivo anche un piccolo, ma attrezzato laboratorio di restauro per gli interventi più urgenti sui materiali degradati, praticati dal personale interno. I fondi donati o depositati, vengono conservati nel rispetto della loro formazione e dell’ordinamento dato dal produttore.

Al secondo piano, sono presenti pure una biblioteca aggiornata sulla storia locale e soprattutto sulla storia politica italiana e mondiale a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, cioè il periodo che rappresenta l’oggetto di questo istituto culturale. In un reparto separato sono conservate i fondi bibliografici appartenuti alle singole personalità che hanno donato anche l’archivio. Spiccano per consistenza e qualità la biblioteca dell’on. Lino Innocenti e quella, di recente acquisizione, di Ives Bizzi , ricca di testi in tedesco, russo, spagnolo, cubano, riguardante la storia e la documentazione sulla Sinistra di tutto il mondo. Sottolineiamo il fatto che l'archivio di Ives Bizzi, giornalista, storico e corrispondente dell’Unità nel Polesine ed a Treviso, è uno dei pochissimi archivi della Sinistra che la Cassamarca è riuscita a recuperare in Provincia di Treviso, dove buona parte degli archivi dei partiti è andata distrutta: sembra infatti che quasi che tutti gli archivi della Sinistra politica, non esistano, siano spariti nel nulla. A Ca’ Tron sono conservati anche gli archivi della CISL trevigiana e del Veneto, destinati ad ulteriori incrementi con gli arrivi, attualmente in corso, degli altri archivi sindacali delle altre province. A significare che tutto il materiale qui raccolto rappresenta veramente la storia economica della regione, il direttore dell'Archivio, lo storico Ivano Sartor, ci ha detto che i materiali cartacei sono quantificabili in parecchie migliaia di unità archivisti, rappresentate da buste, faldoni, catastici, raccolte di riviste e giornali. La consistenza si sviluppa e accresce giorno per giorno; le acquisizioni sono incessanti.

Riportiamo qui di seguito, un 'esempio' di donazione avvenuto recentemente, che può servire di esemplificazione pratico.

Il fondo archivistico di Ives Bizzi, è stato depositato per volontà della vedova signora Teresa Giacobino nel corso del 2005 e parzialmente anche nel 2006. In precedenza la documentazione si trovava presso la casa di abitazione già di Ives Bizzi a Colfosco di Susegana (Treviso). La documentazione d’archivio appena arrivata presso l’istituto, è stata riordinata e inventariata dal personale specializzato dell’archivio storico e in seguito e stata messa a disposizione della consultazione di storici e ricercatori.
Il fondo in questione, consiste di n. 36 unità archivistiche (buste), raggruppate in 10 serie:
Resistenza nel Trevigiano e nel Veneto (n.11 buste)
Resistenza nel Polesine (n. 2 buste)
Lotte nella Marca (n. 1 busta)
Storia del Polesine (n. 3 buste)
Attività politica (n. 1 busta)
Cultura veneta e cultura varia (n. 1 busta)
Pace, Amicizia, Collaborazione - P.A.C. (n. 2 buste)
L’Unità: corrispondenze (n. 6 buste) Varie (n. 4 buste)
Audiovisivi (n. 5 buste)

Al fondo sono aggregate le riviste in edizione originale o in edizioni anastatiche.
Questo archivio risulta di grande interesse e di straordinaria importanza, non solo per la mole della documentazione raccolta durante tutta una vita, ma soprattutto per la rarità dei testi: documenti originari prodotti da esponenti della Resistenza veneta o da Corpi Militari della stessa, che furono consegnati a Ives Bizzi; una collezione di centinaia di interviste effettuate da Ives Bizzi ad altrettanti protagonisti veneti del movimento di Liberazione; appunti di studi e ricerche condotte per scrivere la storia del movimento operaio palesano, le vicende delle lotte contadine del primo dopoguerra e la storia della Resistenza veneta; una completa raccolta di articoli scritti quale corrispondente de “L’Unità” dal 1960 al 1973.
Altrettanto eccezionale è la vastissima biblioteca costruita da Bizzi a partire dal suo periodo scolastico fino alla morte. In essa sono racchiusi interessi culturali di vario tipo, con una specializzazione sulla storia della sinistra italiana e mondiale. Ovvero, a disposizione dello studioso, c'è un compendio pressoché completo di quanto di più completo e raro è stato pubblicato sui partiti politici marxisti d’Italia, dell’Europa, dell’Unione Sovietica, della Repubblica Democratica Tedesca, del Vietnam e di Cuba. La consistente collezione di testi è arricchita dalla presenza di alcune prestigiose collezioni di riviste della sinistra, a iniziare da L’Unità e da Rinascita. In conclusione, ecco uno dei tesori che custodisce questo importantissimo archivio della Fondazione Cassamarca, una miniera per gli storici e per tutti coloro che vogliono conoscere la storia contemporanea del nostro paese ed in particolare della Regione Veneto e della Provincia di Treviso.

A cura di Federico De Nardi - foto di Maria Ester Nichele

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