Salvare un libro per salvare un mondo
Il giorno dell'inaugurazione del Vinitaly di Verona,
è stato presentato nella 'Cittadella della gastronomia' un antico volume realizzato nel 1870.
Erano presenti, oltre numerose autorità della Provincia di Treviso, dell'Ascom di Treviso, il vice governatore Luca Zaia, il presidente della Camera di Commercio Federico Tesser, il professor Antonio Calò, Giusi Vianello, Fernando Morando, Guido Comini, Il presidente Martini del Consorzio Marca Treviso, il presidente dei ristoratori Domenico Camerotto e numerosi giornalisti. I ristoratori (il Gruppo Provinciale Ristoratori della ConfCommercio) hanno offerto un pranzo e buffet di ristoro ai presenti. Abbiamo notato con piacere, che all'ora di pranzo, numerosi visitatori del Vinitaly si sono messi educatamente in coda per poter gustare le specialità trevigiane.
In questo giorno d'inaugurazione del Vinitaly, in particolare, i fortunati visitatori hanno
potuto gustare, in ordine: Duetto di Pavoncella e Tonno marinato alle erbette con salsa alla senape e lime, ravioli alla Casatella Trevigiana DOP con zuppetta di pomodoro
e crema di sciopet, medaglioni di cervo alle olive taggiasche e mozzarella. 
Per finire, crema di asparagi, erbe ed Elisir Gambrinus, un liquore a base di Raboso del Piave.
A questo pranzo, ambasciatore delle delizie trevigiane, è seguita la presentazione del volume succitato. Il volume, essendo un libro di consultazione enologica in servizio dal 1870, è stato appena restaurato da Verdeservizi, un'associazione di categoria a servizio dell'agricoltura. Questo preziosissimo manuale è di proprietà dell'Istituto Sperimentale per la viticultura di Conegliano: il merito di questa operazione di restauro va al preside di questo istituto, il professor Antonio Calò, mentre le risorse economiche sono state messe a disposizione dalla ditta "Asolo Costruzioni e Restauri", con appunto il coordinamento, della Verdeservizi.
Il libro contiene una elencazione e descrizione delle varietà di vite coltivate nella
Provincia trevigiana nell'Ottocento. A suo tempo, per meglio recuperare e descrivere le uve, fu organizzata
una mostra per fotografare tutti i vitigni esposti, grappoli e foglie comprese. Le schede dei vitigni sono rappresentate da 54 campioni d'uva a bacca bianca e 42 a bacca nera. Molti dei vitigni sono documentati con fotografie di Ferretto, a base di albumina. Queste foto sono così precise che osservandole, sotto la teca in plexiglass che protegge il libro, si ha l'impressione di poterle toccare con mano; sembrano tridimensionali, vere. Completa il libro un carteggio tra il Ministro dell'Agricultura 
Luigi Luzzati e l'abate Felice Benedetti. Ogni scheda contiene la carta d'identita del vitigno, la descrizione ampelografica, sulle modalità di cultura, sulla sensibilità alle malattie e adirittura sui tipi di vino ottenuti, ordinari, fini e 'da lusso'.
Oltre al restauro del volume, sono stati fatti dei cd e delle copie esatte all'originale, che saranno messe in vendita e dato il 'tesoro' che contengono, andranno certamanente a ruba. Salvare questo volume, permetterà di rimettere sul mercato, nel prossimo futuro, vitigni scomparsi, tipo la Rossona di Monfumo, la Bianchetta, la Marzemina Bastarda, il Grapariol, la Turchetta, la Boschera, la Recandina.
Il recupero di questo libro ha avuto il plauso dei presenti e in altra sede di Mario Rigoni Stern, noto scrittore che non ha bisogno di presentazioni. Per concludere: la presentazione ufficiale di questa ristampa avverrà il 9 giugno 2007 ad Asolo, e ci sarà pure il 'sergente scrittore'.
