EMERGENZA INQUINAMENTO ED EFFICIENZA ENERGETICA
Sotto accusa sono gli impianti di riscaldamento delle nostre case. Presentato oggi (13 aprile 2007) in viale Cesare Battisti, nel corso di un convegno sull’efficienza energetica, un progetto della Provincia di Treviso per sostituire gli impianti centralizzati con sistemi autonomi che possano abbattere i consumi di quasi il 20% ed incentivare comportamenti virtuosi. Pochi tuttavia i Comuni che hanno partecipato al convegno.
“La presenza di CO2 e di PM10 – esordisce il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – non è totalmente imputabile ai veicoli. I maggiori responsabili sono di certo le emissioni industriali e delle abitazioni civili. Per quanto riguarda le nostre aziende siamo già intervenuti. Da 8 anni la Provincia di Treviso sta portando avanti un progetto per abbassare le emissioni industriali e notevoli sono i risultati raggiunti in questo senso. Molte sono le aziende che si sono normalizzate adottando gli abbattitori. Ora la Provincia sta affrontando il problema dei condomini, con un progetto che si vuole portare avanti con le associazioni di categoria dei piccoli proprietari e degli amministratori di condomini (la CONFAPPI, ANACI, FNA, ASPPI, UPPI) assieme anche a Legambiente. Infatti, in particolare nei nostri centri cittadini, dove il patrimonio edilizio risale agli anni 50 e 60, si trovano edifici con caldaie centralizzate, con una ripartizione per carattere millesimale, non per effettivo consumo appartamento per appartamento. Questa è una tipologia in cui rientrano il 90% dei casi. Questo fatto porta gli inquilini a credere, erroneamente, che pagherebbero uguale anche consumando di meno. Al contrario, se ci fossero sistemi di riscaldamento autonomi potremmo avere un risparmio del 20% sui consumi. Si eviterebbero così anche fenomeni gravissimi di spreco che portano le persone, nel periodo in cui fa caldo, ma il riscaldamento condominiale è ancora acceso, ad aprire le finestre coi radiatori in funzione. La Commissione Ecologia sta lavorando in questo senso per uno studio, da fare in sinergia con tutti gli attori, per ridurre il problema dell’inquinamento atmosferico prodotto da queste emissioni. Da questo studio emergeranno le linee guida che verranno imposte ai Comuni nella presentazione dei loro PAT”.
Esiste un problema della qualità dell'aria. Le malattie polmonari sono aumentate del 150%, come ha confermato il primario di pneumologia di Treviso, Giorgio Santelli. “Bisogna intervenire in questo senso - continua - risolvendo il problema energetico a 360°. Per questo vogliamo lavorare con tutti gli attori coinvolti. Spiace invece il poco coinvolgimento in questo progetto delle amministrazioni locali. Dei 95 comuni della Marca Trevigiana, solo 3 hanno partecipato al convegno. In particolare mancavano tutti quei comuni di centro sinistra che strumentalizzano il tema dell’inquinamento atmosferico e che, nel momento di fare qualcosa di concreto, non partecipano ai lavori.”
“Un uso attento dell’energia aiuta l’ambiente e ci fa risparmiare, evitando gli sprechi di prodotti petroliferi. Dobbiamo puntare su nuove forme di energie rinnovabili – insiste Muraro - con sistemi alternativi che producano l'energia in loco. La Provincia ha individuato le biomasse ed assieme alle associazioni ambientalistiche, il Consiglio Provinciale compatto sta spingendo per nuovi impianti basati sulle biomasse sul territorio. Un altro grande progetto riguarda la creazione di un grande impianto votofoltaico”
