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Nu. 37, IV - 13 aprile 2007 -mensile telematico sul Veneto e Triveneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia

RECITAL LEOPARDIANO


XXIV Stagione Concertistica Interensemble La Musica Nuova In collaborazione con la Società Dante Alighieri (Comitato di Padova) Mercoledì 18 aprile 2007, ore 17.30 Studio Teologico del Santo – Padova (Ingresso libero)

A cura di Abcveneto

Letture di testi di Giacomo Leopardi a cura di Massimiliana Bettiol, Raffaella Bettiol, Enrico Martino, Lorenzo Parisi con la collaborazione di Paolo Franciosi Accompagnamento al pianoforte di Bernardino Beggio Musiche di Fryderyk Chopin, Philip Glass, Bernardino Beggio e Michele Biasutti

Introduzione di Giuseppe Iori

Programma:

La quiete dopo la tempesta
Fryderyk Chopin Mazurca op 67. n.2

Il Copernico
- scena I Philip Glass Metamorphosis I e II

Il passero solitario
Bernardino Beggio Interludi per un Canto

Il Copernico
- Scena II e III Philip Glass Metamorphosis III

Ultimo Canto di Saffo
Michele Biasutti Ultimo canto di Saffo

Il Copernico - scena IV
Philip Glass Metamorphosis IV e V

L'Infinito Fryderyk Chopin Preludio op. 28 n.4

Che Giacomo Leopardi in Italia sia amato da tutti, indistintamente, è un dato di fatto. Leopardi è un poeta popolare, nel senso migliore del termine. E sorrido pensando al periodo della mia adolescenza, quando mi ritenevo tra i pochi eletti che di Leopardi potevano intimamente comprendere sia il pensiero che la poesia.

Risalgono a quegli anni i miei primi esperimenti nell'accostare ai versi del poeta di Recanati la musica di Chopin, irritato com'ero da quell'etichetta di "poeta del pianoforte" che i manuali di storia della musica riservavano al compositore polacco. Mi chiedevo se altri avessero già scorto quelle affinità che mi sembravano chiare tra questi due grandi romantici. E consideravo poi come i versi dell'uno e le musiche dell'altro fossero stati composti proprio nello stesso periodo. Spesso mi ritrovo a osservare, dopo aver suonato il Preludio n.4 accompagnando L'infinito, che senza ombra di dubbio Chopin aveva scritto quella musica proprio per i versi di Leopardi.

E’ vero che spesso andiamo cercando degli alibi per poter accostare musica a testo poetico. Il fatto puro e semplice è questo: stanno bene insieme. Invece, per gli altri pezzi musicali che vengono proposti con Il Passero Solitario e Ultimo Canto di Saffo, l'intenzione di accostarli a Leopardi è dichiarata. Anche nella lunga suite Metamorphosis di Philip Glass, che viene accostata (arbitrariamente) alla lettura de Il Copernico, l’intento accompagnatorio era dichiarato dal compositore, se non che il testo in questione era la Metamorfosi di Franz Kafka e non il dialogo leopardiano delle Operette Morali.
Bernardino Beggio

A cura di Abcveneto 

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