"La pittura è il grado più alto della scrittura". Leonardo da Vinci trae le conseguenze di questa constatazione. E l'arte e l'invenzione, proprie dell'esperienza, che è originaria, risaltano dalla scienza ormai della vita e si scrivono, nel processo intellettuale come processo di valorizzazione della memoria. La rivoluzione è senza più ritorno. Il bello della contraddizione. Il bello dell'arte e dell'invenzione. Il bello della differenza. La materia del bello. Il bello della scrittura. La materia della scrittura. Per l'approdo alla qualità. Le opere convocate in questa mostra dicono della modernità dell'avvenire e del rinascimento, sempre secondo, cioè originario. E si trovano in un viaggio intellettuale, che qualifica la città planetaria, fra l'Europa, la Russia, la Cina e il Giappone. Assoluta è la scommessa. Assoluto anche il piacere con cui la scrittura giunge alla cifra della nostra vita. (A.V.)
Autori esposti Vincenzo Accame, Ferdinando Ambrosino, Konstantin Antipov, Ely Bielutin, Alberto Bragaglia, Louis Cane, Marco Castellucci, Hsiao Chin, Nikolaj Christoljubov, Salvatore D'Addario, Pericle Fazzini, Alfonso Frasnedi, Leon Gischia, Elena Gurwič, Aleksej Lazykin, Vladimir Lebedev, Kazimir Malevič, Montevago, Enzo Nasso, Mary Palchetti, Roberto Panichi, Mimmo Rotella, Gunther Roth, Konstantin Rudakov, Tommaso Russo, Alessandro Taglioni, Edelio Tomasi, Sandro Trotti, Saverio Ungheri, Antonio Vacca, Antonio Vangelli, Aleksej Vasil'evič, Yi-Liao, Yu-ichi.