Editoriale n 45: ?
A cura di Federico De Nardi
Riflessione:
il
Paese va alla deriva e i politici italiani pensano solo alle elezioni e a parlar male del partito avversario. Non interessa loro il bene dello Stato?
Seconda riflessione:
la notorietà e il successo hanno vie strane. Ultimamente sembra che basti commettere un crimine, invece che un'azione meritoria, per essere 'chiamati' dai media ed essere invitati qua e là. Ma vi sembra giusto? Nessuno si ricorda di Sabin o di Pasteur o di Meucci, o di Joseph Conrad, ma solo dei malandrini del momento o di 'finti' eroi tipo calciatori e veline. Alla religione delle icone è stata sostituita la coscia nuda della soubrette di turno e l'urlo insanguinato delle vittime.
La televisione, i media in genere, dicono di non avere responsabilità, di limitarsi a fare informazione, ma non è vero. Sono co-responsabili come i malandrini che commettono i crimini del momento perché offrono al pasto di menti senza difese cotali individui, presentandoli come uomini-donne importanti. Dovrebbero essere puniti a loro volta.
Siamo moralisti? Meglio moralisti che figli di una falsa libertà. Sentirsi liberi di dire/fare quello che si vuole non significa essere liberi, significa solo essere deficienti.
Terza riflessione: Si dice che in Occidente non ci siano più guerre. Non è vero, nella nostra pacifica società la guerra è implosa, non esplosa. La gente non muore più per colpa di un proiettile, ma per colpa della droga, degli incidenti in auto, del troppo bere, dei propri malesseri. Ma tutto questo è già stato detto. Come cambaire tutto questo?
A cura di Federico De Nardi |
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