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Politica e famiglia: "mamma per le mamme"

Di Luccia Danesin

Assessore politiche sociali Stefano Valdegamberi
foto di Luccia Danesin

Nella bella cornice della Loggia Fra’ Giocondo a Verona, si è tenuta a Verona nel mese di ottobre la prima Festa provinciale della Famiglia, dedicata al tema “Mamme per le mamme”, organizzata dall’Amministrazione Provinciale e alla quale sono intervenuti Maria Luisa Tezza, Assessora alla famiglia, istruzioni servizi sociali e pari opportunità e Stefano Valdegamberi Assessore alle politiche sociali del Veneto. L’Assessore ha ricordato che dal 2006 la Regione Veneto ha promosso un bando regionale per promuovere e finanziare nuove tipologie di servizi rivolti alla prima infanzia, tra cui, appunto questi situati in case di civile abitazione o con altre soluzioni domiciliari, mutuati dalle esperienze maturate in diversi paesi d’Europa, che rispondono alle esigenze di famiglie con bambini tra gli 0 e i 3 anni e che siano in stretto rapporto con le altre strutture per l’infanzia del territorio, consentendo la migliore conciliazione tra le necessità dei bambini, le esigenze dei genitori, quelle dei datori di lavoro. A livello regionale sono stati approvati 8 progetti per 930 mila euro di contributi complessivi. A Verona sono stati riconosciuti due progetti: il primo “Mamma per Mamme” di Azalea Cooperativa sociale, con un contributo di 142 mila euro; il secondo, “Tagesmutter Mamme di giorno nella provincia di Verona” a Verona con circa 150 mila euro di contributo”. Tra il 2006 e il 2007 la Regione Veneto ha formato 342 operatrici del progetto sperimentale regionale a favore della natalità e dell’infanzia “Mamma per le Mamme” di cui 108 sono già operative.
Leggiamo nell’opuscolo “TAGESMUTTER Mamma per le mamme” che il modello di riferimento dell’esperienza del nido familiare sorge nel 1999 in provincia di Trento “(prendendo spunto della Tagesmutter, così comune nel contesto europeo e già presente nel vicino Alto Adige), dall’aggregazione spontanea di alcune donne accomunate dalla necessità di dare risposta efficace all’esigenza di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia”.
Presso il proprio domicilio la persona, adeguatamente formata e costantemente aggiornata, offre così educazione e cura a bambini di altri favorendo il loro inserimento nel piccolo gruppo, (la tagesmutter può accogliere fino ad un massimo di 5 bambini contemporaneamente, compresi i propri figli) e questo  nel  rispetto delle scelte educative e di orario della famiglia dei bimbi accolti.
Un bella esperienza per un servizio di supporto alla famiglia che forse, si spera in futuro   possa essere proposta non solo alle donne-mamme, ma allargata e accolta anche dagli uomini-papà per rispondere al loro sempre più sentito rapporto genitoriale.

Per informazioni utili: www.regione.veneto.it  - www.venetosociale.org
                                     www.provincia.vr.it

A cura di Abcveneto

IV anno,  2007
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