nu. 35 anno quarto¬ 1 Febbraio 2007 mensile online gratuito
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L’ora di Religione: La vita di Lorena


A cura di Caterina Pallaoro

Nasce a Roma primogenita di due fratelli ed muore a soli sedici anni. La malattia si manifesta molto presto quando ha solo dieci anni. Nel 1974 viene operata al Policlinico Gemelli con un trapianto osseo per tentare di vincere il tumore. Tre mesi di gesso, la riabilitazione lunghissima fino alla primavera successiva e poi i primi nuovi passi. Due anni dopo, un nuovo intervento chirurgico, sembrava che stesse solo rigettando un chiodo, invece è il tumore che si sta riformando. Per salvarle la vita i medici le tagliano la gamba. Lorena scrive nel suo diario: “Ti ringrazio Signore per tutto ciò che di bello e di buono mi hai dato. I miei genitori per me hanno scelto la vita. Ho capito che la mia felicità è e sarà sempre nel servire la felicità degli altri…Sono tanto provata, ma ho Gesù con me, colui che non mi tradirà mai …perciò, perché avere paura?"

La protesi diventa parte della sua vita, l’accetta, non scappa dal mondo. Nel 1979, nella sua Parrocchia di Nostra Signora di Czestochowa, guida come catechista il suo primo gruppo di bambini, intanto studia al Liceo classico. Lorena suona la chitarra, canta, ha i suoi amici. Vive. Il 1980 è un anno intenso. Un anno da sedicenne piena di voglia di vivere. In estate va a Lourdes, dove nella sofferenza di tanti fratelli annota nel suo inseparabile diario: “Ho incontrato la Madonna”. Alla fine dello stesso anno la sua parrocchia ospita cento cinquanta giovani di Taizè. A casa sua è ospite una ragazza con cui fa amicizia. La ragazza una volta ritornata a casa le scrive: ”I giorni vissuti con te sono stati tra ì più belli della mia vita, perché mi hai aiutato a riscoprire la gioia di credere in Cristo”. Poche settimane ancora e nel gennaio successivo le viene diagnosticato un tumore al polmone sinistro. Il suo corpo è pieno di metastasi: ha tre mesi di vita. “Non voglio fiori al mio funerale -lascia scritto- i soldi che devono essere spesi così inutilmente siano inviati come aiuto alle missioni dei Padri Benedettini Silvestrini. Non voglio assolutamente che si porti il lutto. Non servitevi di banali atti esteriori, ma serbate il mio ricordo nel cuore”. Nessuno ha dimenticato Lorena. La Commissione Episcopale Laziale ha scelto la Serva di Dio Lorena come testimone assieme ad altri, al IV Convegno Ecclesiale svoltosi a Verona dal 16 al 20 ottobre 2006. La foto di Lorena troneggiava fin dal primo giorno nell’Arena per il riconoscimento alla sua santità, e per la confessione di speranza manifestata nel suo testamento. Sono stati pubblicati due libri dalla casa editrice San paolo, in uno di questi sono tratteggiate le biografie dei 16 testimoni insieme ai santi patroni della diocesi: “Testimoni della Chiesa Italiana”.

IL Cardinale Ruini nel 2003 alla chiusura del Processo Diocesano di Lorena disse: “Fatela conoscere altre i confini della parrocchia e della Diocesi”.

 

 

A cura di Caterina Pallaoro

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