nu. 34 anno quarto¬ 1 gennaio 2007 mensile online gratuito
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La tv giapponese si interessa a Lorenzo da Ponte e quella italiana?


Virginia Men intervista monsignor Stefano Chioatto, direttore della biblioteca del Seminario di Treviso

A cura di Virginia men

VM: Siamo venuti a conoscenza che una troupe giapponese è arrivata a Treviso, e si è installata presso la biblioteca del Seminario per realizzare una trasmissione su Lorenzo da Ponte. Ci racconta cosa è successo?

Sono stato contattato dall’interprete italiana della TV di stato giapponese nell’ambito di alcuni servizi che la TV realizzava in occasione dell’anno mozartiano. Si stavano interessando alle vicende di Lorenzo da Ponte, librettista di Mozart.

VM: Perchè son venuti proprio a Treviso?

A treviso Lorenzo da Ponte aveva insegnato in Seminario come maestro prima di umanità e poi di retorica negli anni 1774 -1776.

VM: Come sono venuti a conoscenza della Biblioteca del Seminario?

chioattoErano alla ricerca della documentazione riguardante il passaggio di Lorenzo da Ponte nel Seminario di Treviso, e visto che, tutta la documentazione è conservata nell’archivio del Seminario Vescovile di Treviso... sono venuti nel posto giusto!

VM Perchè questo interesse 'giapponese' per Mozart?

Perchè in Giappone è vivo l’interesse per la cultura occidentale e per la musica. Ho conosciuto più di una cantante lirica di origine giapponese.

VM: Che ricordo c'è nella memoria 'storica' del Seminario di Lorenzo Da Ponte?

Nessuno, anche perchè il prosieguo della sua vita non può certamente essere citato ad esempio in un istituto formativo. Solo gli studiosi conoscono la vicenda, tra gli alunni ne parlo solo quando si affronta la storia del seminario nel ‘700.

VM: Cosa Le piacerebbe fare per ricordare Lorenzo Da Ponte con un concorso, una mostra, una messa, un festival e come lo organizzereste?

Mi sembra che sia sufficiente mettere a disposizione di chi lo chiede, il materiale che lo riguarda.

biblioteca del Seminario di TrevisoVM: Ho letto che fu Lorenzo Da Ponte ad 'aiutare' Mozart ad entrare nella corte viennese e quindi a 'lanciare' la sua immortalità; infatti a quel tempo Mozart non era così amato come oggi, ma era semplicemente uno dei molti compositori che cercavano di lavorare nel campo musicale. Lei che ne pensa?

Penso che la sua vita è stata troppo breve: solo il trascorrere dei secoli lo ha posto sul podio accanto a Bach e Beethoven

VM: Sia Mozart che da Ponte non hanno una vera tomba, visto che i loro corpi sono andati perduti. Secondo lei c'è un qualche significato in questo fatto o è solo una coincidenza? Che ne pensa di tale fatto?

Una coicidenza.

VM: La televisione italiana, locale o nazionale si è mai interessata a da Ponte? È mai venuta a vedere cosa c'è a Treviso di Da Ponte?

No.

VM: Dove si trovava il seminario ai tempi di Da Ponte?

Si trovava in Contrada di S. Bartolomeo in un edificio all’angolo tra via S. Francesco e via Manzoni. Ancor oggi, in via Manzoni, si può leggere lungo il porticato di via Manzoni un’epigrafe riferentesi al Seminario della fine del Settecento.

VM: Mille grazie del suo tempo

 

 

A cura di Virginia Men

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