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Nu. 39, IV - 1 giugno 2007 -mensile telematico sul Veneto e Triveneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia

Un tesoro di podere a 'Jadavagando'


Il 13 maggio 2007 si è svolta la prima edizione di Jadavagando, a Rolle di Cison di Valmarino, nel podere Bisol, (Relais Duca di Dolle)

A cura di Abcveneto

Podere BisolSi arriva a Rolle attraverso strade tortuose che si arrampicano come i gatti su per i fianchi ripidi di colline e poi ecco, il mare di viti e di alberi si stende sotto il sole, davanti e intorno a noi. È uUn angolo di paradiso, il giardino terrestre che si trova quassù, è il podere Bisol. Un angolo di Veneto che non è stato distrutto dalle costruzioni, dalle strade, dai cartelloni, dagli insediamenti umani, dai piloni e dalle antenne, giusti o sbagliati che siano.
Qui le case e i capannoni sono gli alberi, i filari di vigneti, le siepi, le erbe. Rolle è il primo borgo tutelato dal FAI. Jadavagando, l'evento a cui abbiamo partecipato, è stata fatta per dare un sostegno al Fai e a Slow food da parte di Bisol e Jada. Il segnale è dire che il territorio deve diventare fonte di qualità, di bellezza, di armonia e deve rimanere come l'ha fatto la natura, al massimo l'uomo può metterci le viti, curare le erbe, piantare le rose e raccogliere i funghi. Gli organizzatori di questo evento, la famiglia Bisol, fanno le viti e il vino dal 1542 e i loro vini sono conosciuti in tutto il mondo, anche all'ultimo festival di Cannes, per fare un esempio, hanno brindato con i loro vini. La giornata è stato preparata nei minimi particolari, peccato non poter partecipare a tutto: gite a cavallo, percorsi guidati fra i vigneti, alla scoperta delle erbe spontanee, e ... bagagli pieni di rane dell'artista Roberto Bertazzon, per ricordarci del valore di queste piccole creature, di cui lo stesso artista è un difensore, facendo parte dell'associazione per la difesa delle rane dei laghi di Revine. cavalli Oltre che alla natura, si è pensato anche allo spettacolo più umano che ci sia, il teatro: nella corte di sassi del Relais abbiamo assistito al monologo teatrale "Vino dentro" dello scrittore Marcotto, interpretato da Antonio Caldonazzi con grande virtuosismo e passione.
Molti altri sono stati i personaggi importanti invitati dalla famiglia Bisol: dallo scultore Simon Benetton che ha inaugurato una scultura, la giornalista e food writer Carla Coco, Francesco Da Broi, scrittore ed esperto di erbe spontanee, il filosofo Massimo Donà, il direttore di jada, Carlo Padoin e i padroni di casa, Desiderio e Gianluca Bisol. Sul muro dell'entrata, abbiamo visto anche la firma Di Zanzotto, incorniciata.
Il podere, formato da dolci e a volte aspri pendii ondulati coperti di viti, è stato reso ancora più accogliente da piccoli chioschi bianchi, posti lungo il percorso dettagliato da una mappa, che hanno rappresentato oasi di ristoro, dove tutti i partecipianti all'evento hanno potuto degustare i prodotti di Jada, dalle tagliatelle al prosecco e al radicchio, al risotto con erbe e speck, polenta e sopressa, dolci, (le chicche al caffè veneziano, per esempio...) prosecchi passiti, marmellate e gelatine per degustare formaggi e biscotti, dolcetti, vini prelibati, assoluti.

Assaggiando e osservando intorno nella splendida giornata ricca di sole, di cielo verde di vigneti e blu di cielo, si può capire perché il vino di queste parti è quello che è, perchè l'uva che lo distilla ha respirato quest'aria, ha bevuto questo cielo, è diventata d'oro sotto questo sole che scalda e bevendo il suo nettare sembra di bere il sole. La prova migliore, è provare a bere un calice di questo vino in una giornata nera di pioggia, lontano da tutto questo, ecco, il sole è li dentro.

 
bella donna
giocoliere
cibo
teatro nella corte Bisol
la rana e la rosa
la passeggiata
un'altra bella donna

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