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Nu. 40, IV - 1 luglio 2007 -mensile telematico sul Veneto e Triveneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia

A tavola con Gioia: risotto al Raboso del Piave e ciliegie


Un ricetta inventata in una serata estiva, da Gioia

di Gioia

Il Raboso ha un’origine antichissima e tutta veneta anzi forse paleoveneta e poi romana.

ciliegieScrittori, quali Plinio il Vecchio, Iacopo Agostinelli, Antonio Carpené, ne hanno parlato come di vino nerissimo, molto robusto, selvatico e caratteristico del Veneto orientale, anzi della terra del Piave. Ha accompagnato le nozze e le nascite della nostra civiltà contadina e adesso che il termine contadino è diventato quasi un’offesa piace comunque riscoprire la sua antica saggezza. Così si abbina il Raboso ai salumi, ai bolliti con il Kren, alle mostarde con i formaggi stagionati, alle grigliate di maiale, al pesce, agli spaghetti allo scoglio, al fritto misto alla veneziana e ad altro ancora che richiama la nostra antica cucina. Io ho voluto un connubio anomalo che tiene conto dei frutti di stagione senza venir meno alla tradizione, proponendovi il risotto al Raboso e ciliegie.

caliceGli ingredienti valgono per quattro persone.
Soffriggete una piccola cipolla gialla con sale e pepe, aggiungete il riso (80-100 gr. per persona, preferibilmente Vialone Nano), e aggiungete un po’ alla volta acqua bollente e un bicchiere di Raboso. Quando il riso è quasi cotto aggiungete un cubetto di burro, le ciliegie (200 gr.), che precedentemente avete denocciolate, e una generosa manciata di formaggio stagionato.

(Il resto della bottiglia di Raboso è da bere insieme al risotto)

Abbiamo usato il Raboso Veneto, imbottigliato dall'Enoteca del Professor Cescon, Campo di Pietra (Tv), www.cescon.it.

Gioia

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