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Nu. 38, V - 2 maggio 2007 -mensile telematico sul Veneto e Triveneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia

Un albero di trenta piani


Conegliano fa parte di quella maggioranza di Comuni italiani la cui Popolazione è rimasta sostanzialmente invariata dal Censimento del 1981, pluricitato evento dei testi che hanno contribuito alla mia prima formazione scolastica, ahimé molto lontana negli anni.

A cura di Daniele Carrer

Foto di Daniele CarrerEbbene: per una serie di motivi a me ignota, da allora a Conegliano si sono costruite centinaia di abitazioni che, in base a quello che si è appena detto, non si capisce a chi servano. Inoltre, considerato il fatto che l'aumento dei costi delle case è da sempre costante e per certi versi esponenziale, sono giunto anche alla conclusione che i miei studi di economia politica, questa volta avvenuti nella fase finale del mio percorso scolastico, non sono serviti a niente, visto che la legge della domanda e dell'offerta, grazie alla constatazione appena fatta, dimostra di essere un principio che non ha necessariamente applicazione nella vita reale. In pratica, detto senza fronzoli letterari, nonostante Conegliano abbia sempre gli stessi abitanti, a Conegliano ci sono sempre più case che, tra l'altro, costano sempre di più. Purtroppo, non essendo io dotato del potere di un qualsiasi giornalista professionista (visto che non lo sono), non vado a fondo dei motivi di questa strana contraddizione, perché è una di quelle questioni che se scomodate vanno a toccare quei poteri forti che sono gli stessi che, nella migliore delle ipotesi, tagliano le ruote alle macchine o, nella peggiore, fingono un incidente stradale. Ma questa è l'Italia che tutti conosciamo e che ci meritiamo. Dove ci sono più condannati in Parlamento che in Via Anelli a Padova, dove chi prende una multa è sempre una vittima e dove giornali e telegiornali sprecano titoli se la bolletta dell'Enel aumenta di un punto percentuale più dell'inflazione, vale a dire di venti euro all'anno, ma distrattamente tacciono se il mercato degli affitti e dei mutui pesa sulle famiglie per centinaia di volte quei piccoli venti euro. Cosa c'è dietro al silenzio sul fenomeno della speculazione edilizia? A questo punto devo ripetermi: io non sono un giornalista e devo tenere un profilo basso. Chi legge non si aspetti nomi e cognomi, ma al massimo si arrabbi perché nessuno di quelli che può farli ha mai intrapreso il grande passo. Eccoci al dunque: dopo la costruzione di questo castello di carta, appena caduto per mano del suo stesso ideatore, ne approfitto per documentare quello che invece è un dato di fatto. Premetto che sono a conoscenza che in certe zone d'Italia l'abusivismo edilizio rappresenta la regola, ma che a me viene spontaneo parlare di quello che vedo tutti i giorni, anche se è di sicuro meno grave. Come diceva un bravo giornalista, la domanda sorge spontanea: perché qualcuno ha oscurato la collina di Conegliano per i prossimi cento anni costruendo quel fantastico edificio di sei piani che si vede nella foto e che “perfettamente” si adatta con il resto della Città?

A cura di Daniele Carrer 

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