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Nu. 36, IV - 1 marzo 2007 -mensile telematico sul Veneto e Triveneto e cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia

Una domenica al Clan Verdurin


Difficile fare programmazioni al Clan Verdurin. Non se ne parla nemmeno per quelle annuali, ma a volte anche quelle relative all’arco della giornata servono soltanto come traccia. Né può essere diversamente in un cenacolo di artisti e letterati.

A cura di Lorenzo Morao

Domenica 4 febbraio sono stati due due gli appuntamenti importanti: riunione della giuria del Premio di Poesia Religiosa “I versi di Dio” e presentazione dell’ultimo libro di Massimo Donà “Filosofia della Musica”. Il primo appuntamento è per le 11 in parrocchia di S. Pietro di Feletto, dove si trovano fianco a fianco il Presidente della Giuria, lo storico d’arte nonché critico letterario Toni Toniato, il filosofo Massimo Donà, il dirigente scolastico prof. Luciano Todero come segretario, il sottoscritto ed, ambita presenza, il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Giuseppe Zenti, che segue attentamente la lettura di alcuni testi apprezzando la forza e la felicità di certe espressioni. Assente per malattia il poeta Paolo Ruffilli, che tuttavia ha fatto pervenire le sue indicazioni. Tutti dimostrano di aver letto con curiosità ed interesse i numerosissimi testi pervenuti (circa 400) da tutta Italia, in lingua ed in dialetto. Unanime è l’apprezzamento per il notevole livello delle prove migliori. Il Vescovo rileva l’insopprimibile bisogno di soprannaturale, che emerge un po’ da tutti i testi, a volte come bisogno intimo a volte come grido dell’anima. La discussione che ne segue porta alla rapida condivisione di una rosa di poesie e poi alla scelta finale dei vincitori. Si decide che il giorno ed il luogo della premiazione verranno indicati in un comunicato-stampa, perché subordinati alla disponibilità di mons. Zenti.

Prima di pranzo, nella sede del Clan a S. Maria di Feletto, la presentazione del libro di Donà, professore di Filosofia teoretica all’Università “Vita-Salute” del S. Raffaele di Milano ed affermato jazzista, uno dei tanti amici del Verdurin, dove ha già presentato altre sue opere. Il saggio rientra in quel filone di ricerca che l’ha portato ad occuparsi della Filosofia del vino e di Magia e filosofia, titoli di grande successo. Ma quest’ultimo tocca le due vere grandi passioni dell’autore. La citazione di apertura è dotta (William Shakespeare de “Il mercante di Venezia”) e quanto mai significativa: “L’uomo che non ha musica nel cuore/ ed è insensibile ai suoi melodiosi accordi/ è adatto a tradimenti, inganni e rapine/…non fidarti di lui. Ascolta la musica”. Donà ci conduce attraverso le varie esperienze musicali considerate di pari passo con l’evoluzione del pensiero, dall’antichità all’epoca contemporanea, lungo un percorso veramente affascinante. Dedicando ovviamente un capitoletto al jazz, “terra di paradossi e di spaesamenti continui”, espressione di un senso di infrazione e di innovazione, che in ultima analisi è anelito di libertà. E forse, così conclude Toni Toniato la sua dotta presentazione del libro, il vero punto d’incontro tra filosofia e musica sta proprio in questa tensione verso la perfezione, verso l’assoluto. Appunto lo stesso bisogno espresso nei versi di poesia religiosa.

Tutto questo al Clan Verdurin, in una domenica qualsiasi visitata da improvvise folate di vento e da un pallido sole invernale.

A cura di Lorenzo Morao  

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