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IV anno,  2007
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Dieci domande all’ingegnere Mirko Miriade

A cura di Abcveneto

nuova rotonda di TrevisoLa provincia di Treviso è un continuo cantiere non solo per le abitazioni, i siti commerciali, industriali e artigianali, ma anche le strade: tantissime rotonde, per esempio. Lei cosa pensa di tutto questo sviluppo? Alcuni dicono che si sta costruendo troppo.

"In Italia la viabilità stradale è di qualità nettamente inferiore rispetto agli standard europei, solo ora ci stiamo adeguando. I cantieri stradali sono importanti perché migliorano le condizioni del traffico e la sicurezza stradale. In Germania per esempio, già da decenni le piste ciclabili e i percorsi pedonali sono importanti come le strade per il traffico veicolare, da noi questa mentalità si sta sviluppando solo ora e con molte difficoltà."

Il lavoro sulle costruzioni è un lavoro considerato molto pericoloso, a quanto si sente raccontare dai Media in generale, muoiono continuamente operai, sembra una guerra. Secondo lei cosa si potrebbe fare veramente per cambiare questa situazione?

"Bisogna migliorare la qualità del lavoro intensificando e rendendo obbligatoria la formazione sia in termini di professionalità che di continuità, ma soprattutto in termini di sicurezza."

Mirko MiriadeAbbiamo letto, sui cartelli di 'realizzazione del progetto', che sta lavorando a una rotonda dall’aspetto innovativo in Viale della Repubblica a Treviso. È un lavoro più complicato, che so, di una casa o un grosso edificio? Come reagiscono gli abitanti che abitano nei dintorni oppure gli automobilisti? Si rendono conto dell’importanza di un lavoro che porterà a migliorare la viabilità?

"Tutti i lavori di ingegneria riservano una certa complicatezza, a mio avviso i lavori stradali sono più imprevedibili di quelli civili perché si lavora costantemente in un cantiere aperto e non chiuso, in presenza di traffico e di situazioni esistenti che non si possono eliminare, ma che vanno integrate con quelle di progetto, anche in termini di giudizio della popolazione residente."

È contento del Suo lavoro? Quale opera edile in assoluto, le piacerebbe realizzare?

"Il mio lavoro mi gratifica molto anche se spesso si devono gestire situazioni difficili. Per ora non ho mai realizzato un ponte di grandi dimensioni e credo che sarebbe un’esperienza professionale alquanto stimolante, anche perché i ponti, fin dall’antichità, hanno sempre rappresentato un punto di forza per le popolazioni, accorciano le distanze fra la gente sotto tutti i punti di vista. Io ho fatto il militare come sottotenente nel Genio militare. In caso di guerra il Genio militare è il primo ad intervenire occupandosi della ricostruzione dei ponti che vengono abbattuti per isolare le popolazioni."

Le piacerebbe lavorare nel suo campo specifico, all’estero? E se sì, dove?

"Sì, anche se è un’esperienza che non ho ancora fatto e purchè non debba trascurare la mia famiglia e la mia vita privata. Mi piacerebbe rimanere in Europa, però credo che in Italia ci sia comunque tanto da fare."

Quale costruzione edile in giro per il mondo che ha visto le ha fatto più impressione? Quale Paese pensa che sia più all’avanguardia come progresso nel campo edile?

"Tutte le opere di grande ingegneria recenti e passate suscitano un certo fascino, all’università ero rimasto molto sorpreso del tunnel sotto la Manica. La Cina sta crescendo molto nel campo delle costruzioni in termini di innovazioni, anche se spesso la tecnica è made in Italy."

Adesso qualche domanda di carattere generale. Pensa che il progresso delle scienze e delle arti abbia contribuito a corrompere o a migliorare i costumi?

"Entrambe le cose purtroppo, però alla fine sta ad ognuno di noi e alla nostra coscienza scegliere da quale parte schierarsi."

Quali piatti della nostra cucina veneta e quali vini ama di più?

"Il pasticcio di mia mamma, quale sia la ricetta non lo so, ogni volta è sempre diversa, ma il risultato finale è sempre ottimo. Preferisco i vini rossi, sono più corposi e ricchi di sapori."

Quali sono le sue letture preferite, i suoi hobby nel tempo libero?

"Mi piacciono i libri di avventura, dedicarmi al mio giardino, viaggiare e stare con mia moglie."

Cos’è l’etica secondo Lei?

L’umiltà prima di tutto, avere coscienza e soprattutto buon senso in quello che si fa.

 

Breve biografia di Mirko Miriade: nato a Treviso nel 1972 sotto il segno del toro. Dopo il diploma di geometra si laurea a Padova nel 1997 in ingegneria civile con specializzazione in geotecnica. Iscritto all'Ordine degli Ingegneri da ormai 10 anni. Sposato con Eliana dal dicembre 2006.

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