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IV anno,  2007
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“Dio salvi la ragione, un dialogo possibile”

Di Pietro Nichele

Pietro NicheleIl libro "Dio salvi la ragione" nasce da un’idea scaturita dopo la pubblicazione, nel libro “Chi crede non è mai solo”, della Lectio Magistralis che il Santo Padre Benedetto XVI ha tenuto in occasione del Suo viaggio apostolico in Germania, presso l’Aula Magna dell’Università di Regensburg.
In quella splendida lectio, presente in questo secondo libro assieme alle Omelie delle spianate della Neue Messe e del Islinger Feld, il Santo Padre ha sottolineato alcuni aspetti fondamentali della cultura contemporanea a proposito del retto uso della Ragione.
In seguito a questo evento il mondo accademico e non, ha raccolto questa sfida, lanciata da Papa Benedetto XVI ed intavola un confronto sui grandi temi della riflessione scientifica filosofica e teleologica.
Una ristretta cerchia di personaggi di grande livello internazionale del mondo filosofico, giuridico e culturale risponde al Pontefice per elaborare da diversi punti di vista un nuovo Umanesimo che affronti un’interpretazione nuova del rapporto fede e ragione.

Il libro "Dio salvi la ragione" è stato presentato alla 28a edizione del Meeting di Rimini dal titolo: “La verità è il destino per il quale siamo stati fatti”.

Alla presentazione moderava don Ambrogio Pisoni, docente di Introduzione alla Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Erano presenti tre dei coautori del volume: Wael Farouk, nato nel 1974 in Egitto ed importante esponente della Cultura egiziana; al Cairo è professore di Lingua Araba presso la American University e di Scienze Islamiche presso la facoltà Copto-Cattolica; Joseph Weiler, nato nel 1951 in Sud Africa, costituzionalista di Origini ebraiche, è docente di Diritto Europeo alla New York University, Sari Nusseibeh, nato nel 1949 e professore di Filosofia e Rettore dell’Università araba Al-Quds a Gerusalemme Est.
Don Ambrogio Pisoni, citando don Giussani, ha detto: “La verità è come la faccia di una bella donna, ti scuote, non puoi fare finta di niente”, così è iniziata la presentazione. I presenti sono stati poi rapite dalla magia delle parole degli altri relatori. Sono state particolarmente toccanti cati dalle parole di Wael Farouq: “Io mi sento qui tra di voi e con voi di essere più vicino a Dio”.
Joseph Weiler, invece, inizia il suo intervento così: "seimilacinquecento persone alla presentazione di un libro, solo qui al Meeting può succedere." Per questo motivo ha poi ridotto di 2/3 la sua relazione, ma ha aggiunto a braccio delle parole nelle quali è racchiuso tutto il senso del suo intervento: “Io sono una persona di fede perché sono una persona ragionevole. Ecco il matrimonio felice fra il messaggio di Benedetto XVI e quello di don Giussani” poi conclude così il suo discorso: “Molti cristiani hanno interiorizzato la divisione tra fede e ragione e hanno paura di dire pubblicamente ‘sono una persona di fede’ perché pensano che questo equivalga ad affermare ‘non sono una persona razionale’. È una resa al laicismo”.
L'elemento sorprendente di questo libro è il fatto che esponenti del mondo Ebreo, Cristiano e Musulmano convergano in un giudizio di Verità nel trattare una lezione universitaria tenuta dal Papa, prova tangibile che un dialogo inter-religioso è possibile se si parte dalla Verità di una posizione religiosa autentica, scevra da ideologie e fondamentalismi e che ci fossero seimilacinquecento persone alla presentazione di un libro...

Di Pietro Nichele

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