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IV anno,  2007
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La 'veneziana' Milena Milani e Albisola nel libro di Simona Poggi

Di Lucia Nilberto

Copertina del libro di Simona Poggi  dedicato a Milena MilaniA due anni di distanza dalla sua prima edizione, il libro di Simona Poggi “Milena Milani Albisola Amore”, edito da viennepierre edizioni Milano, segnalato come Opera Prima al Premio letterario nazionale San Vidal Venezia, continua a ottenere grande successo di pubblico e di critica come dimostrano le numerose presentazioni che si sono svolte e si susseguono in diverse città della Riviera Ligure e altrove.Il volume è diventato un oggetto di culto sia per coloro che hanno vissuto gli anni d’oro del paese dei vasai, sia pei i lettori delle nuove generazioni. L’autrice, nipote del ceramista Giovanni Poggi proprietario delle Ceramiche San Giorgio (la manifattura più frequentata dai grandi artisti internazionali), durante la stesura per la sua tesi di laurea, aveva intervistato numerose volte Milena Milani. Da quegli incontri sono scaturiti quaderni di appunti riguardanti il ruolo che la cittadina ligure esercita per la scrittrice. È stato proprio da tali pagine che a poco a poco è maturata l’idea di scrivere un libro che avesse per protagoniste sia Milena Milani, savonese di nascita, sia Albisola (rigorosamente con una “s” sola, come sostiene l’artista) dove viene spesso a fare ceramica. La stesura del volume è durata parecchio: durante tale periodo l’autrice ha avuto modo di approfondire il personaggio Milena, di conoscere il suo amore per la letteratura, la sua passione per l’arte (ha aderito allo Spazialismo di Lucio Fontana), la conoscenza dei poeti maggiori come Quasimodo, Rafael Alberti, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Caproni e Sinisgalli solo per citarne alcuni. Il volume è diviso in due parti: nella prima Simona Poggi rilegge criticamente i romanzi di Milena Milani nei quali Albisola fa da cornice alle vicende narrate, mentre la seconda parte è una vera e propria intervista. Si tratta di un botta e risposta tra l’autrice e la scrittrice in cui campeggia a 360 gradi la figura di Milena, promotrice anche di eventi culturali. Attraverso i ricordi e gli aneddoti narrati è possibile “respirare” la vita artistica che si svolgeva negli anni Cinquanta e Sessanta non solo ad Albisola, ma anche a Roma, a Venezia, a Cortina, a Milano, e a Parigi, luoghi frequentati assiduamente da Milena Milani nella sua vita movimentata.
Vengono, inoltre, narrati insoliti episodi relativi agli artisti e ai suoi amici poeti, una sorta di diario dell’arte e della letteratura italiana contemporanea che si legge con piacere e tutto di un fiato. “Scrivere un libro” afferma Simona Poggi “è una esperienza unica ed emozionante; sono felice di avere dedicato questo volume a Milena Milani perchè è una donna carismatica e grintosa che stimola sempre i giovani e che mi ha insegnato molto”. Tra le due è nata, nel corso degli anni, una forte amicizia tanto che nel 2003 Simona Poggi è entrata a far parte, come consigliere, della Fondazione Museo di Arte Contemporanea Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo e poi nel 2006 ha organizzato a Varazze, a Palazzo Beato Jacopo, su invito di quell’Assessorato alla Cultura, una interessante personale di Milena Milani intitolata “Dipingere parole” nella quale sono state esposte significative opere che l’artista ha realizzato presso le Ceramiche San Giorgio dagli anni Settanta a oggi.

Di Lucia Nilberto

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