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IN DISCESA LA STRADA PER MOSCA: RUSSIA NELLA WTO, DE CASTRO OTTIMISTA PER ITALIA E UE VINO E AGROALIMENTARE

A cura di Abcveneto


24 agosto 2012


Il parlamentare di Strasburgo ricorda le battaglie «condotte anche a Vinitaly per eliminare le accise sul vino, penalizzanti per l´export italiano in Russia».

Verona, 23 agosto 2012. «L´ingresso della Russia nella Wto è importantissimo: significa che finalmente la Russia accetta di sottostare ad un sistema di regole sul commercio riconosciute ed accettate a livello internazionale, ma anche poter affrontare con la forza del diritto tutte le controversie in atto fra Unione europea e Russia, che sono moltissime». Così dichiara all´Ufficio stampa di Fieragricola-Veronafiere il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, che sui riflessi pratici dell´entrata della Russia nella «grande famiglia» dell´Organizzazione mondiale del commercio pensa - in chiave agroalimentare - innanzitutto al vino. «Più volte, anche da quella grande manifestazione che è Vinitaly - prosegue De Castro - ci siamo tutti battuti per eliminare le accise o quei sistemi di tassazione particolari che il governo russo ha inserito per frenare le importazioni italiane. Ora sarà più facile, anche per il vino italiano, raggiungere Mosca».

E nell´ottica di favorire gli interscambi commerciali fra i due Paesi, Veronafiere può contare su partnership consolidate - come la presenza di Vinitaly in Russia ­ e alleanze stipulate di recente, come quella fra Siab (il Salone internazionale dell´arte bianca, in programma dal 25 al 29 maggio 2013 a Verona), l´Associazione dei panificatori e pasticceri russi e Conoscere Eurasia, sottoscritta lo scorso aprile a Mosca.

Le esportazioni verso la Russia. Uno dei compiti della Wto sarà quello di ridurre le tariffe sull´importazione in Russia dal 10,3 al 7,1 per cento, agevolando di fatto l´ingresso di vini e di altri prodotti dell´agroalimentare italiano nella Federazione Russa. «Come Unione europea siamo il primo partner commerciale - recita De Castro - e possiamo ancora crescere molto. L´Italia è ancora un po´ indietro, ma ora ci sono gli strumenti per stimolare ulteriori investimenti in un mercato che ama il made in Italy».

L´import da Mosca: via i dazi sui cereali. Il numero uno della Comagri a Strasburgo pensa anche ai flussi dalla Russia. «Anche in questo caso l´ingresso russo nel Wto è una buona notizia, perché saranno vietate misure di protezionismo sul mercato senza motivazioni specifiche, come venne fatto soltanto un anno fa quando la Russia pose dazi sull´export dei cereali». E i riflessi positivi potrebbero già delinearsi a breve, vista la necessità di trovare una soluzione all´emergenza siccità che sta stravolgendo al ribasso tutte le previsioni di produzioni di cereali a livello mondiale.

Tutele a Dop e Igp escluse. L´ingresso della Russia nella Wto cambierà nulla sul fronte dei marchi comunitari di qualità, la cui contraffazione al di fuori dei confini dell´Unione europea - senza accordi specifici fra Paesi - non è protetta dalle regole dell´Organizzazione mondiale del commercio. «Su questo l´Ue continuerà ad impegnarsi affinché possano esserci progressi - assicura De Castro - ma al momento non ci sono riconoscimenti e alcuni Paesi, fra i quali Stati Uniti, Canada e Australia, si oppongono. L´adesione della Russia alla Wto ci permetterà di riproporre anche questa vecchia battaglia, di non facile soluzione».



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