I due eventi molto cari ai Veneziani, che hanno sempre saputo tramutare alla fine le tragedie in grandi feste, sono quelli della liberazione dalle due più terribili pestilenze, cioè la festa del Redentore il 20 e 21 luglio, al quale è dedicata la Basilica del Palladio, e la festa dedicata alla Madonna della Salute il 21 novembre, sempre di ogni anno, alla Basilica del Longhena.
Migliaia di spettatori si uniscono ai Veneziani nei due giorni del Redentore sia per il pellegrinaggio sul ponte votivo di m.330, sia per ammirare le regate, e soprattutto lo spettacolo dei fuochi che si rispecchiano e si moltiplicano nelle acque del Bacino di San Marco, alle 23,30 del secondo e ultimo giorno. I Veneziani per tradizione usano arrivare in barca dove consumano anche la cena allegramente. Ma si può anche capire come siano ricercatissimi i luoghi più alti, che dominano cupole e tetti vicino a San Marco, specialmente da chi viene appositamente a Venezia. Anche da molto lontano!
Dall’8 luglio è stata aperta l’altana dell’elegante albergo Splendid Venice, chiamata “Solana”, per ricordare il nome del cappello senza cupola che le dame veneziane usavano per farsi tingere dal sole i capelli biondo-rossi.
Con una superficie di quasi mq.200 su più livelli, “Solana” risulta un prezioso e chiaro spazio aereo aperto nel cielo e può ospitare fino a 50 persone. Abitualmente i clienti dell’albergo dopo le ore 18,00 possono riposare con affaccio privilegiato sulla splendida città.
Inoltre è possibile organizzare eventi prestigiosi e perciò quest’anno lo Splendid Hotel ha offerto il suo magico ambiente per godere il gran finale del Redentore con le luci, i disegni, i colori e gli scoppi dei fuochi artificiali, detti “ i foghi”, ospitando gli invitati fra cielo e mare e allietandoli anche con cocktail e serata di gala.
Così Venezia si distingue sempre per la sua brillante ospitalità.

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Testo e foto Giovanna Dal Magro