In scena il Teatro Impiria nell’ultimo testo di Raffaello Canteri per la regia di Antonio Canteri
Nuovo appuntamento per la rassegna “Teatro in Cantina”, organizzata dal Comune di Sommacampagna in collaborazione con il Teatro Impiria di Andrea Castelletti, che questa settimana ritorna nelle Terre del Custoza, dove ancora una volta la magia del teatro trasformerà uno spazio originale e suggestivo – quale è la corte della Cantina Monte del Fra di Sommacampagna (Via Custoza n.35) con il suo palcoscenico naturale tra le vigne – in un luogo della fantasia per ascoltare una storia accompagnati da un buon bicchiere di vino. Mercoledì
5 agosto va in scena “Gissa Màissa”, l’ultima produzione del Teatro Impiria, con la bellissima quanto brava Chiara Rigo attorniata dai sempre ottimi Sergio Bonometti e Guido Ruzzenenti, per l’originale regia di Antonio Canteri. Lo spettacolo racconta con toni fiabeschi ed un linguaggio onirico e straniante, in una messinscena evocativa di suggestive atmosfere selvatiche e poetiche, l'incontro tra il cimbro Konrad e la fada Gissa Màissa che educa il montanaro al vivere civile, insegnandogli il canto e la danza e il sapere. Per amore, solo per amore. Le parole diventano cose, magicamente. Ma nelle mani dell'uomo e per il suo egoismo tutto si trasforma, fino al sorprendente epilogo finale. Una metafora della storia umana in chiave fiabesca.
“Gissa Màissa” è una favola scritta da Raffaello Canteri, tratta dal suo libro "L'autunno dei Cimbri", un racconto mitico collocabile storicamente nell’epoca del primo apparire sulle montagne lessinesi del popolo cimbro, oltre settecento anni fa, un mondo ancora selvatico e misterioso, dove vivono creature misteriose che vivono in stretto contatto con gli umani… La stessa linfa scorre infatti e attraversa le vene e i rami degli alberi e le nuvole del cielo… La favola di Gissa Màissa e del suo uomo può essere letta dunque anche come parabola del progresso e della disillusione, come metafora del vivere civile, come viaggio intorno all’uomo e alle sue vicissitudini. E in questo senso quest’ultimo lavoro di Canteri, apparentemente così lontano dai suoi temi consueti come l’emigrazione, non si discosta poi molto dalla sostanza fondante delle sue opere teatrali. Al centro vi è sempre l’uomo, “alla ricerca di una vita migliore”.
Il programma prevede l’inizio degli spettacoli per le ore 21.15, ma è possibile accedere alla cantina dalle ore 20.15 per una visita guidata alla scoperta dei sapori e dell’arte di fare il vino; inoltre, prima dello spettacolo, dalle ore 20.45 in poi, viene offerta a tutto il pubblico una degustazione vini con qualche assaggio di prodotti tipici veronesi.
Si segnala che la disponibilità dei posti è limitata, raccomandando pertanto la prenotazione contattando il Teatro Impiria (3463566425, segreteria@teatroimpiria.net).In caso di pioggia, lo spettacolo verrà rimandato (contattare Teatro Impiria).
Il prossimo appuntamento sarà sabato 8 agosto, alla Cantina del Castello di Soave, con Giuliana Bergamaschi e Mauro Dal Fior in “Osti, ostie e ostarie”.
Tutto il calendario, indirizzi e informazioni sono disponibili sul sito
www.teatroimpiria.net.
A cura di Abcveneto