Inestinguibile energia vitale, campo di battaglia di contrapposte tensioni, epoche, persone: questi i suoi quadri.
Contraddizioni che Ambrogio riesce rocambolescamente a tenere comunque insieme nelle sue opere.
Ogni suo quadro: una sfida, arte di domare, risolvere avventurosamente una miriade di contrapposte pulsioni.
Ambrogio riesce sempre a trovare un punto di equilibrio instabile di forze oscure, sospensioni e cancellazioni che da sempre si alternano in lui.
Ogni suo quadro un punto di equilibrio trovato acrobaticamente lungo una fune sospesa su cui Gianni Ambrogio si tiene in equilibrio da 87 anni.
La pittura per lui è la vita stessa, prima ancora che consumatissimo mestiere.
Ogni quadro è una ricomposizione di dirompenti spinte emotive sotterranee, anzi carsiche, che giocano in lui quasi a sua in saputa,.
Tensioni che cerca di… ma nello stesso tempo “non vuole assolutamente” addomesticare. Queste sono le sensazioni che mi hanno trasmesso le sue opere viste lo scorso mese alla Galleria “Il Brolo” di Mogliano Veneto
Di Lucia Tomasi