Stingel ha rivestito completamente l’interno di Palazzo Grassi con una moquette che riproduce il disegno di un tappeto orientale. Creando una continuità in tutto l’edificio, anche tra dimensione orizzontale e verticale.
Un omaggio a Venezia e alla sua storia, come i quadri argentati sulle pareti che ricordano gli specchi dei palazzi veneziani, come le impronte dei pizzi lasciate sui quadri che ci rimandano immediatamente ai merletti di Burano.
L’ambiente è caldo, avvolgente, confortevole, ci comunica un senso di intimità e di sospensione; l’enorme tappeto magico orientale, che ha trasformato la percezione del palazzo stesso, funziona da medium tra pittura e architettura, creando un unicum.
Al secondo piano Stinghel ha riprodotto in pittura, in bianco e nero con l’uso della fotografia, delle antiche sculture di area mitteleuropea. Una sua ricerca che fluisce dal realismo all’astrazione: sorta di fantasmi in grigio del suo mondo interiore che spuntano qua e là, tra gli arabeschi colorati del suo tappeto magico!
Dal 7 aprile al 31 dicembre 2013.
Di Lucia Tomasi