A Treviso, a Ca’ dei Carraresi, fino al 1 maggio sarà possibile visitare ancora la mostra di El Greco con le opere del soggiorno italiano 1567-1576.
Molte di esse, presentate per la prima volta al grande pubblico, sono accompagnate da quelle di grandi artisti italiani del Cinquecento (Tiziano,
Tintoretto in copertina, Bassano, Parmigianino e molti altri) che influenzarono l’arte del Maestro.
El Greco, nato a Creta durante la dominazione veneziana, doveva certo sentirsi un po’ veneziano, subire il fascino dei pittori veneti e sentire la necessità di un soggiorno a Venezia per aggiornarsi circa le ultime maniere di dipingere.
Per analogia di temperamento El Greco era certamente più vicino al Tintoretto: stessa forte inquietudine, vigoria di tratto, predilezione per i forti contrati di colore, di luci e ombre con soluzioni compositive del tutto anticonvenzionali.
Il curatore prof. Lionello Puppi con le storiche dell’arte Maria Letizia Paoletti e Serena Baccaglini il 5 aprile ci hanno regalato un’altra novità: la scoperta della inedita prima versione dell’”l’ultima cena” di Tintoretto, che risulta un po’ più piccola rispetto a quella custodita nella chiesa di San Trovaso a Venezia.
La tela, durante il periodo nazista, finì in Svezia; appartenente, molto probabilmente, ad una famiglia ebrea, venne sequestrata da Goring, leader nazista ed appassionato collezionista d’arte.
A questa opera di Tintoretto sono state accostate altre di El Greco; dalla loro osservazione risulta evidente, in modo sconcertante, la diretta influenza fra due artisti.
Orario mostra:
martedì-venerdì 9.00-19.00
sabato-domenica 9.00-20.00
fino al 1 maggio 2016.
Di LUCIA TOMASI