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Numero 157

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Damien Hirst a Venezia

26 aprile 2017

Di Luigia Stefanelli





Una mostra personale per la prima volta nei due spazi espositivi veneziani della Fondazione Francois Pinault: Punta della Dogana e Palazzo Grassi: Treasures from the WRECK of the Unbelievable, questo il titolo, si è aperta il 9 aprile e si concluderà il 3 dicembre 2017.
Un grande ritorno dell’artista inglese che mancava dall’Italia dal 2005 anno della sua retrospettiva svoltasi al Museo archeologico di Napoli.
Nato a Bristol nel 1965 Damien Hirst si diploma in belle Arti nel 1989 al Goldsmiths College di Londra. Negli anni ’80, ancora studente, fa parte del gruppo YBAs, gli Young British Artists, conosciuto anche come BritArt e grazie ad una collettiva a Frieze, incontra Charles Saatchi fondatore della celeberrima agenzia di comunicazione Saatchi&Saatchi che diventa il suo pigmalione, da allora la sua carriera è costellata di premi e di mostre come racconta nel suo sito ufficiale .
La mostra è un progetto inedito dell’artista ed è realizzata partendo dalla storia leggendaria del ritrovamento, al largo della costa orientale dell’Africa, del relitto della nave di Cif Amontan II di Antiochia. La leggenda racconta che il liberto accumulò immense fortune con cui cominciò a collezionare oggetti preziosi e non provenienti da ogni angolo del pianeta. Queste immense collezioni avrebbero dovuto essere esposte nel tempio appositamente da lui fatto edificare a sua futura ed imperitura memoria.
Ma come spesso accade, forse a nostro monito, proprio per ricordarci sempre che la ruota della fortuna gira velocemente tutti i tesori raccolti imbarcati sulla nave Apistos, nome che nell’antica koinè greca significa "Incredibile", colarono a picco durante una tempesta e furono per sempre consegnati alla sfera del mito.
La mostra vuole farci scoprire incredibili tesori nascosti e magnifici fondali marini... tesori della nostra fantasia, se riusciamo a lasciarci trasportare dal sogno creato dall’immaginazione anche controversa ed ossessiva di Hirst che riesce a mescolare storia, miti, natura presentandoli in un gioco continuo di vero e falso nelle opere che ci accolgono maestose e sorprendono per i loro materiali eclettici, forme e dimensioni in questa mostra racconto: una esperienza da non perdere.

Apertura 10-19 tutti i giorni, a Venezia: Punta della Dogana
Palazzo Grassi
DordoDuro 2
San Samuele 3231


Di Luigia Stefanelli



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