Giovedì
12 aprile alle ore 18,00 la Libreria Universitaria San Leonardo è lieta di presentare un
doppio evento:
la presentazione del libro " Leggende ladine delle Dolomiti – Lejendes de ra Dolomites"
di Rosanna Raffaelli Ghedina - Michael Edizioni e l'inaugurazione della mostra fotografica di Roberto Ghedina.
L'incontro sarà presentato da Lucia Tomasi, Francesca Pavan e Giuseppe Vanzella. Seguirà un brindisi
con gli autori.
Le favole delle valli ladine si sono intrecciate con la vita semplice e spesso faticosa di tempi remoti,
arricchendosi dei significati attinti dagli archetipi delle sue montagne, le Dolomiti.
ROSANNA RAFFAELLI GHEDINA, giornalista, scrittrice e operatrice culturale. Nata a Bolzano, risiede
e lavora a Cortina d’Ampezzo. Nel 1975 ha fondato e diretto per ventotto anni un mensile di cultura e
di vita cittadina, CORTINA OGGI. Ha inoltre fondato un settimanale di carattere culturale e turistico,
Cortina Vacanze Oggi di cui è direttore da vent’anni. Nello stesso anno ha fondato l’associazione
culturale CORTINA TERZOMILLENNIO e dal 1996 organizza eventi culturali, dibattiti pubblici, feste –
spettacolo e mostre. Ha istituito due Premi, “PROTAGONISTI DELLA MONTAGNA” e il Premio
“CORTINA TERZO MILLENNIO al Personaggio dell’Anno”, che si svolge da vent’anni.
Le sue pubblicazioni: “La strada delle Dolomiti”(1977); “Carmina mea” – (Raccolta di versi poetici
2004); “In viaggio con Lui… appunti di viaggio e meditazioni lungo il percorso della geografia della
salvezza”(2005 – un libro su Gerusalemme); “Maria di Magdala, peccatrice, discepola, apostola,
mistica”(2006); “La Sainte Baume in Provenza”(2007); ”La teologia della Misericordia in S. Maria
Maddalena, la penitente, l’amante, l’adoratrice, la prediletta”(2016).
ROBERTO GHEDINA nasce a Cortina d’Ampezzo nel 1939 da una famiglia di fotografi, pionieri di
quest’arte in tutto l’arco delle Dolomiti. Inizia l’attività giovanissimo, fotografando in bianco & nero con
una vecchia macchina a cassetta 13 x 18. Da allora non ha mai smesso tale attività. Non usa filtri o
lenti particolari per ottenere effetti speciali, pertanto la sua fotografia è “pura”, non imitazione di altre
arti.
Abituato a vedere l’immagine sul vetro smerigliato, a cercare l’accurato equilibrio compositivo,
l’armonia fra le luci e le ombre, è diventato negli oltre cinquant’anni di attività, un fotografo polivalente
di gran classe con al suo attivo una trentina di mostre personali, una decina di pubblicazioni e parecchi
riconoscimenti e premi.
A cura di Abcveneto