Una pila di libri alta 100 volte l'Arena di Verona: tanto vale il riciclo di Cantina Valpolicella Negrar, che fa degli scarti una risorsa

L'economia circolare è una realtà per la cantina cooperativa negrarese, che dal 2015, grazie alla partnership con UPM Raflatac, ha recuperato 30 t di scarti di etichettura dei vini riciclando una quantità di carta pari a quella necessaria a produrre 300 mila libri e risparmiando sui costi di discarica

A cura di Abcveneto

Lunedì 8 aprile, a Vinitaly 2019, nello stand Domìni Veneti (pad. 5 C3), la consegna del certificato di collaborazione UPM Raflatc/Cantina Valpolicella Negrar

Verona, 7 aprile 2019. Immaginate 300 mila libri, dallo spessore di circa 1 cm (formato 15x23cmx82pagg), metteteli impilati l'uno sull'altro: l'altezza della pila sarebbe circa 100 volte l'altezza dell'Arena di Verona (31 mt). Cifre da perdere la testa! Ebbene, questo è il risultato del recupero di 30 t di scarti di supporti cartacei siliconati di etichettatura fatto dal 2015 ad oggi da Cantina Valpolicella Negrar. E questo grazie alla collaborazione con UPM Raflatac che, attraverso il programma RafCycle, dà nuova vita a questi sottoprodotti producendo nelle proprie cartiere nuova carta.

Economia circolare, una realtà per Cantina Valpolicella Negrar. "Per far bene all'ambiente, non occorrono a volte gesti strabilianti, basta fare la scelta giusta, come ad esempio stringere partnership innovative come quella con UPM Raflatac, che ci consente di risparmiare sui costi di smaltimento di rifiuti e, nel contempo, trasformarli in risorsa. Concetto questo fondamentale nell'economia circolare, a cui guardiamo per migliorare il nostro approccio alla sostenibilità", afferma Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, che lunedì 8 aprile a Vinitaly 2019, nello stand Domìni Veneti (pad. 5 C3) riceverà da Stefano Pistoni, Business Development Manager, Wines & Sprits di UPM Raflatac, il certificato di collaborazione.

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