Alla presenza delle autorità, il sindaco Maurizio Cavallin, l'assessore alla Cultura Jessica Zanatta e la professoressa Luciana Larcher, tra un folto pubblico con tantissimi giovani, è stata presentata la mostra di Simon Benetton, artista di fama mondiale.

Simon Benetton è nato a Treviso, dove vive e dirige uno studio-laboratorio. Fin da giovane il ferro ha rappresentato per lui un mondo infinto; nella fucina di suo padre ha avuto i suoi primi incontri con questo elemento.
Ha frequentato diversi corsi liberi all'Accademia di Venezia, per poi avventurarsi in una solitaria, liberissima ricerca indivuduale. Diversi sono i periodi della sua formazione: dal figurativo alla vibrazione plastica nello spazio, da modulo come simbolo dell'impulso alla dinamica spaziale, alla piastra come agglomerato (umano) alla macroscultura come elemento di espressione della volontà e della conquista dell'uomo moderno. Negli ultimi suoi studi la scultura ha preso una nuova dimensione, proietandosi nello spazio urbano come espressione di libertà e di progesso umano.
La sua scultura è una testimonianza d'eccezione della supremazia dell'uomo sulla materia.
Ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di Macerata. Simon Benetton è stato invitato in numerose città della Germania, dove ha conseguito il massimo riconoscimento bavarese; della Francia, della Spagna, poi in America e in Giappone solo per citarne alcuni stati.
Periodicamente tiene conferenze nella scuole, in Italia e all'estero. Documenti televisivi e film hanno illustrato la scultura con passaggi su reti televisive di tutto il mondo.
Numerose sue opere sono in collezioni private e musei; i suoi lavori sono permanente esposti in edifici e spazi pubblici. E' attualmente impegnato in nuovi progetti di alcune macrosculture per centri urbani in Italia e all'estero.

Foto e testo di Maria Ester Nichele