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ZOPPAS: “VENISSA LUOGO IDEALE PER GLI EVENTI DI VENICE TO EXPO 2015” Matteo Zoppas, presidente del Comitato Expo Venezia, continua le viste ai luoghi in cui si svolgerà l’Expo Veneziano

A cura di Abcveneto


Proseguono le visite del presidente del Comitato Expo Venezia, Matteo Zoppas, ai luoghi destinati a diventare simbolo dell’Expo veneziano 2015.
Il Comitato, che coordina progetti, eventi, manifestazioni e itinerari nell’area vasta metropolitana du­rante i sei mesi dell’Expo si è occupato negli ultimi tempi, di valutare e selezionare le diverse proposte presentate, secon­do un criterio di unitarietà e coerenza tra le diver­se iniziative al fine di mantenere uno standard di qualità e l’aderenza al tema scelto per Venezia: l’ACQUA; Il Comitato ha inoltre sviluppato un portale dove i progetti selezionati possono confermare l’adesione alla convenzione per l’utilizzo del logo Veneziano dell’Expo; “chiaramen­te- ha più volte sottolineato il presidente in questi mesi- si è cercando di favorire flussi turistici che seguano per­corsi inusuali e che vadano oltre alla semplice visi­ta del centro storico della città di Venezia, ma che si spingano verso i territori circostanti, densi di storia e tradizioni”.
Il presidente Zoppas, proprio nel periodo in cui si stanno ricevendo le ultime adesioni per la chiusura del Masterplan, ha visitato uno dei progetti più rappresentantivi della specificità Agroalimentare della laguna Nord. Il progetto Venissa, voluto fortemente da Gianluca Bisol, che coinvolge istituzioni quali il Comune di Venezia, enti come il Parco della Laguna, altro progetto strategico del Masterplan, la Regione Veneto - attraverso Veneto Agricoltura -, associazioni ed enti internazionali.
Ad accogliere Matteo Zoppas a Mazzorbo, Gianluca Bisol, della storica famiglia del Prosecco, che ha recuperato un’antica vigna murata, dove è stata piantata la Dorona, storico vitigno autoctono a bacca bianca tipicamente veneziano, coltivato fin dal XV secolo e perso nei secoli. Questo risultato rappresenta il coronamento di un lavoro iniziato nel 2002 e che ha visto la prima vendemmia nel settembre 2010. “Recuperare la memoria di un passato impresso nei libri di storia, ricreare i vigneti della Serenissima e l’atmosfera delle locande goldoniane, restituire a Venezia il suo patrimonio viticolo che ha avuto fin dai tempi più antichi.- ha detto il presidente Zoppas congratulandosi con Gianluca Bisol per la realizzazione del progetto che ha messo al centro la ricerca dell’origine, la provenienza e le caratteristiche delle antiche viti presenti in Laguna- rafforza quel legame tra agricoltura e territorio- ha sottolineato Zoppas- che viene sempre più indicato come una delle possibili opportunità per un’agricoltura, come quella veneta, che, per mantenersi a livelli competitivi, deve sapersi rinnovare su scala sia globale che locale”. E’ attraverso l’alto livello della struttura ricettiva che il turista dell’Expo può vivere il sapore della Venezia Antica. Non a caso questo vecchio monastero è stato individuato da Matteo Zoppas come uno dei luoghi d’incontro per eventi che si realizzeranno durante il 2015 e che il Comitato Expo Venezia sta definendo .
Elemento centrale di questo modello è la qualità del prodotto in un significato ampio, cui concorrono anche le caratteristiche tangibili ed intangibili del sistema di produzione, in particolare l’identità e la specificità che questo comunica facendogli trovare un collocamento internazionale, nel massimo posizionamento tra i prodotti del suo genere. Confermando ancora una volta la vocazione di Venezia nell’alto di gamma. “Questi luoghi- ha concluso il presidente Zoppas- sono i principi ispiratori di un’azione di marketing territoriale attuata in un’area della laguna veneziana, l’isola di Mazzorbo, dotata di risorse territoriali di elevata qualità che grazie ad alcuni strumenti innovativi, miranti a promuovere l’area attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti agro-alimentari e del relativo ambiente di produzione, sono riusciti a diventare internazionali. Questi sono i progetti strategici al centro del nostro Masterplan. Questa è la Venezia del terzo millennio e se Goethe dovesse rifare il suo “Viaggio in Italia” invece che di avventure e disavventure e nella descrizione di molteplici sensazioni visive, olfattive e uditive come il canto dei gondolieri a Venezia, descriverebbe questi luoghi”.
"Molto particolare e richiestissima a Venezia è la cotognata San Martini, che produciamo su richiesta perché entrata come una peculiarità della festività lagunare di San Martino - conclude Alberto Lazzaris (VEDI FOTO) - Sulla coltivazione della mela cotogna stiamo concentrando le nostre principali risorse per due progetti di agricoltura biologica a Vazzola e Codogné, sia per ragioni di caratterizzazione del prodotto e primato di origine (quasi una DOP) sia per avere autonomia nella materia prima, dovendo far fronte ad una richiesta di prodotti importante dall'Italia (70%) ma in crescita dall'Estero (30%)".


A cura di Abcveneto

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Mensile telematico sul Veneto e Triveneto: Cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia, nella cultura, nella fotografia, nel turismo, nel cinema, nell'arte, nell'economia. Registrato con il n° 3104 del Registro Stampa, presso la Cancelleria del Tribunale di Treviso il 19/02/2004.

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