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A cura di Abcveneto

La mostra, presentata da Eugenio Manzato già direttore dei musei civici di Treviso davanti al folto pubblico del Premio Mazzotti, è totalmente dedicata ad alcune problematiche odierne concernenti l’acqua, da sempre il nostro bene più prezioso.
Il professor Manzato ha evidenziato il percorso di Lucia Tomasi, ha spiegato come da architetto abbia sentito il bisogno di dedicarsi all’arte interpretando il patrimonio del territorio veneto. Il noto storico dell’arte ha ricordato due pubblicazioni della Tomasi dedicate a Palladio.
Una del 2008 in occasione dei 500 anni dalla nascita del grande architetto e una del 2013 dedicata alla salvaguardia di alcune ville venete come omaggio al loro più importante studioso, Giuseppe Mazzotti.
L’ultima pubblicazione “Barocco, condizione esistenziale” ed. Mondadori è del 2015 ed ha una importante presentazione di Vittorio Sgarbi.
In questa mostra Lucia Tomasi si rivolge alle problematiche ambientali, spesso riesce a tradurre problemi tecnici e scientifici in forma artistica, come pure alcune soluzioni risolte poeticamente attraverso libere interpretazioni concernenti le bioplastiche. Questo approccio artistico vuol anche ricordare che spesso la creatività umana è capace di risolvere problemi ed è alla base di nuove scoperte scientifiche.
La mostra allestita al Gambrinus di San Polo di Piave rimarrà visitabile tutti i giorni, eccetto il lunedi, fino alle festività pasquali 2020.