Dopo quindici anni di permanenza continua a Chicago, città del mio cuore, sono ritornata a Minneapolis dove avevo vissuto dal 2000 al 2005.

E' stato bello ritornare, ma mi è tanto dispiaciuto lasciare Chicago, città che ho molto amato, per la bellezza, l'ordine, il rispetto della vita, i suoi grandi parchi, le spiagge, i porti per la barche e i famosi grattacieli che svettano come alberi alteri.

Di Maria Ester Nichele

  È stato bello ritornare; mi è dispiaciuto lasciare Chicago, città che ho molto amato per la bellezza, l'ordine, il rispetto della vita, i grandi parchi, le spiagge, i porti per la barche e i famosi grattacieli che svettano come alberi alteri.
È una città ricca di musei, teatri e gallerie d'arte.
Essa si presenta come un museo all'aperto, perché è piena zeppa di opere d’arte, sculture dei più grandi maestri del Novecento. L'Istituto d'Arte è il secondo più grande museo degli Stati Uniti, dopo il Metropolitan di New York. Nel 2017 è stato inaugurato il museo degli Scrittori, primo ed unico di tutti i cinquanta Stati americani. In Europa c'è solo la città di Dublino che possiede questo tesoro degli scrittori. L'anno scorso 2018 sono stata per l'ultima volta a Chicago. Dall'aeroporto Marco Polo di Venezia è stato inaugurato il volo diretto (solo estivo) con questa meravigliosa città, così ho approfittato ancora una volta per rivederla e fare un volo senza scali, per salutare amici e conoscenti. Dopo qualche giorno sono ripartita per la mia destinazione finale, cioè qui a Minneapolis dove mi trovo.
Minneapolis è città gemella con Saint Paul, insieme formano la città metropolitana di tre milioni mezzo di abitanti. Le due città sono molto vicine, sono confinanti. Il Mississippi divide l'università con un grande ponte per la metà coperto per il freddo e il vento a protezione degli studenti. L'Università del Minnesota, la sesta per ordine di grandezza degli Stati Uniti con 52.000 studenti. A Saint Paul c'è la città Stato, la capitale.
Minneapolis soprannominata la Piccola Mela rispetto a New York, ricca di musei e teatri tanto da essersi guadagnata questo sopranome.

 Il Minnesota è lo stato dei 10.000 laghi. Io direi molto di più, ci sono laghi dappertutto, tra grandi e piccoli. La città ha più di quattrocentomila abitanti, l'autostrada passa per il centro dell’abitato, ma nessuno si preoccupa del rumore o dell'inquinamento.

L'aeroporto è a circa trenta chilometri, pochi minuti di autostrada.
Chi può permetterselo, preferisce vivere in periferia, in mezzo ai boschi, dove tra l'altro ci sono anche la scuole statali migliori tra piante secolari, dove scorrazzano continuamente scoiattoli, tacchini selvatici, anatre, lepri, conigli e uccelli di tante varietà. Cosi è stata fatta la scelta di abitare fuori del centro almeno per ora, finché la più piccola della famiglia non finisce il liceo.

In questa aree periferiche, non ci sono case in affitto, le puoi solo comprare. Sono case grandissime, la più piccola è di 550 metri quadri, hanno almeno tre garage per poter mettere le macchine al riparo, altrimenti alla mattina si possono trovare sepolte sotto due metri di neve. Abitare qui è molto bello, sempre a contatto con la natura, grandi piante, animali selvatici che corrono tranquillamente tra le abitazioni di lusso. Gli abitanti si svegliano molto presto per andare al lavoro, poi rientrano alla sera. Quando si va a camminare, non si incontra quasi mai nessuno, sembra di essere gli unici al mondo, in mezzo a tanta natura. Le conifere, i grandi aceri raggiungono i quindici metri di altezza, poi ci sono olmi, querce e faggi. Ora gli aceri hanno tutti i colori dell'autunno dal rosso infuocato, al giallo oro, al marrone e al verde secco, sono una meraviglia. Il vento li sta spogliando un po' al giorno, così crea un tappeto colorato e quando ci si cammina sopra, si sente lo scricchiolio delle foglie sotto ai piedi la morbidezza come un materasso; le foglie sono ormai secche pronte per essere raccolte. L'aria è pura e fresca, qui non ci sono fabbriche inquinanti, c'è il commercio del legname e grandi piantagioni di frumento; poi la molatura del grano, che sono state e sono tutt'ora la ricchezza di questo Stato.
Il popolo delle autovetture, è molto attento e rispettoso delle regole. Sono sempre attenti a tutti i cartelli stradali, anche quando non c'è nessuno si fermano sempre agli stop, hanno un grandissimo rispetto per le regole, per l'ordine e l'ambiente.
 Tra gli anni Cinquanta e Sessanta è stato raso al suolo l'intero Gateway District, l'area centrale della città, in seguito alla demolizione di 200 edifici compresi in un ‘area, di circa venticinque isolati.
Il due agosto 2007 il ponte a otto corsie della statale 35W crollò, in orario di punta (ore 18). Una catena di autoveicoli precipitarono nel Mississippi. Il bilancio fu di dodici morti e un numero imprecisato di dispersi. Anche a Genova è successa la stessa cosa, quando è crollato il ponte Morandi, in un'ora di punta. Queste cose imprevedibili succedono in tutto il mondo dove c'è lavoro, dove ci sono queste opere importanti e audaci. Minneapolis ha dato i natali a Prince dove ha sempre vissuto.

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13 OTTOBRE 2019: