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Noirrativa: Anastasija non perdona

1 dicembre 2013

Di Abcveneto





Anastasija Kalashnikova è la protagonista del primo progetto seriale pubblicato da "Noirrativa", collana editoriale gestita dalla community del ilmiolibro.it. Questo progetto seriale è un miscuglio di Avventura, Brivido, Azione, Poliziesco, Noir, Pulp. Ce ne parla l'autore, l'italo-francese F.T. De Nardi, vincitore del Gran Giallo a Castelbrando 2012 e finalista in una schiera innumerevole di altri premi.

Una donna per un ruolo che è ancora considerato maschile... è roba da duri muscolosi. Perché hai scelto una donna?

F.T. De Nardi: ho scelto una donna per una ragione semplice. Mi piacciono, in tutti i sensi. Se questa risposta non basta, aggiungerò che è una scelta più comune di quello che si pensi. Mercy Contreras la protagonista seriale di Andrea Carlo Cappi è una donna o la Antonia di Stefano di Marino, autori storici di Segretissimo (con Segretissimo ho pubblicato dei racconti); la Mila di Matteo Strukul e, per andare indietro nel tempo, la splendida Cay Morgan del duo Wade Miller; oppure la Modesty Blaise nata a fumetti di Peter O'Donnel e Jim Holdaway; posso citare le donne amazzoni e guerriere, di cui esistono testimonianze storiche e letterarie in Eschilo, Strabone, Plinio il Vecchio, Erodoto, Tasso; c'è un frammento di Arctino di Mileto che racconta che le Amazzoni parteciparono alla guerra di Troia; se vogliamo scomodare la realtà, mi vengono in mente le donne pirata - realmente esistite - Anne Bonny e Mary Read. Poi le "Streghe della notte" della Seconda guerra mondiale; non contiamo più le "commissarie" o poliziotte vere o finte, di seriali americani inglesi e francesi. Insomma, realtà e finzione ci portano svariati esempi. Anche se Anastasija non è una poliziotta o una giustiziera, anticipo subito ciò.

Parlaci un po' di lei.

F. T. De Nardi: diciamo, per introdurla, che Anastasija, mezza cecena e mezza russa, è nipote di una delle "streghe della notte", così veniva chiamato dai soldati tedeschi, nella Seconda guerra mondiale, le donne combattenti al fronte facenti parte di uno stormo aereo sovietico, che si buttavano sulle linee nemiche, a motore spento e poi lo riaccendevano all'ultimo momento, dopo aver sganciato bombe o mitragliato; le sovietiche erano anche bravissime cecchine; chiamatele ancora femminucce... Anastasija, vivendo oggi, si trova a sopravvivere in un contesto diverso: dopo un'infanzia tragica, viene coinvolta - a comando di una unità speciale russa - nella seconda guerra cecena e, dopo alcuni misfatti, finisce ricercata dall'Interpol per crimini di guerra commessi in Cecenia: un'accusa pesantissima, ingiusta e paradossale con cui i Servizi Segreti russi la ricattano per farle compiere lavori sporchi in ogni parte del mondo e poi, quando la scaricano, per non essere arrestata dalle polizie di mezzo mondo o assassinata è costretta ad allearsi con la malavita.

Quindi è una cattiva al veleno...

F. T. De Nardi: Anastasija, oltre il suo lavoro, ha un suo contesto di vendette personali da compiere e spesso si trova arrestata o inseguita dalle cosiddette forze del bene. In questo, è diversa dagli eroi ed eroine di molti scrittori e di molti libri di genere italiani. Non è una poliziotta o un commissario appassionato di cucina o un investigatore più o meno dilettante: Anastasija è una criminale. Il Noir racconta la storia dal punto di vista dei cattivi o no? Spesso ci dimentichiamo di questo aspetto importante e tutto oggi può diventare Noir, anche i gialli dei commissari buongustai. Un altro aspetto originale di Anastasija, è che è mussulmana, anche se la religione non entra nella sua vita, fa parte del passato, del suo bagaglio culturale.

E come donna, che tipa è?

F.T. De Nardi: bionda, sottile, alta, grandi occhi azzurri, naso rotto, bocca sensuale, ben messa fisicamente: è stata campionessa di tuffi. Mi piace usare per lei la definizione di Dashiell Hammett " aspetto d'angelo e cervello di cobra". Tuttavia, chi la conosce, mi ha fatto notare che, anche se è una cattiva, suscita tenerezza. È una che ami, malgrado stia dalla parte dei criminali. Questo è una osservazione che mi ha colpito, e chissà, forse deriva dai suoi occhi azzurri... scrive uno scrittore francese di origine russa, Vladimir Volkoff, in un suo libro, a proposito degli occhi azzurri delle ragazze russe che (secondo lui è caratteristica propria delle slave) sono "colmi di pietà e compassione infinita" e nello stesso tempo hanno il distacco degli occhi azzurri perché è il colore del cielo, ma la volta celeste è lontana, irraggiungibile, quasi una contraddizione.

Un pensiero profondo...

F.T. De Nardi: Anastasija ha anche un lato frivolo: le piacciono gli accessori costosi, dalle borse di Gucci, al tacco dodici di sandali da centinaia di euro al paio, all'orologio Tubogass di Bulgari... Poi ama correre in auto, come alla protagonista del film, di Umberto Lenzi, "Paranoia" con Carrol Baker e Jean Sorel, un capolavoro. In quanto ai suoi gusti culturali, legge fumetti e rotocalchi e poesie e ascolta musica pop. Aggiungo che i passatempi costosi può permetterseli solo facendo certi lavori; per questo rimane in certi ambienti, non solo perché la ricattano o per la protezione; non vittimizziamola troppo, ma per i soldi che guadagna.

E L'editore, chi è?

F.T. De Nardi: non esiste. Mi sono inventato noirrativa.it, una collana editoriale, non una casa editrice; un portale su internet. Per tutta la parte tecnica commerciale mi appoggio a una community di selfpublishing italiana, il miolibro.it, che vende i libri, (on demand) e una volta che sono dotati di numero ISBN, sono ordinabili anche presso le librerie Feltrinelli. Abbiamo anche un blog: http://noirrativa.blogspot.it/, dove inseriamo notizie un po' di tutti i tipi, non solo quelle che riguardano noirrativa.it.

E' stato difficile?

F.T. De Nardi: sì, è stato un lavoraccio seguire tutto, ci vuole moltissima pazienza. Il selfpublishing in Italia ha una pessima nomea, è infatti caratterizzato da esempi scadenti: tipo le pagine dove vedi il "numero pagina" dalla prima facciata e poi altri errori evitabili con un po' di attenzione e che, se presenti, danno l'idea, che chi ha inserito il file, non abbia mai aperto, non dico letto, un libro in vita sua... Quindi bisogna curare molto i dettagli. Massimo Perissinotto, fumettista, scrittore e sceneggiatore ed editor, è il creatore del progetto grafico delle copertine (tutte rosse con testo bianco e immagini bruciate, elaborate al computer); poi Sara Miriade, si occupa dell'editing.

Un'ultima domanda: che libri leggi?

F.T. De Nardi: leggo e ho letto di tutto, dai fumetti a Dante. Non ho particolari idiosincrasie o visioni classiste o elitarie. Ultimamente leggo e rileggo letteratura di genere, soprattutto testi mai uscita in Italia o dimenticati, avendo io la possibilità di leggere sia in francese che in inglese oltre che in italiano. Anche se c'è talmente tanta roba da leggere, di vecchia e nuova... che la pila di libri sul mio tavolo è sempre più alta. La fortuna della letteratura di genere, però, è che si legge rapidamente, anzi, questa dovrebbe essere una delle sue caratteristiche fondamentali, non tanto la scrittura letteraria, complessa, raffinata della letteratura considerata tale, ma il famoso page-turner di cui Robert Ludlum era un maestro e che pochi sanno applicare. Considero le storie di genere "non letteratura" a parte qualche eccezione, è puro intrattenimento. In queste storie non c'è una poetica o un messaggio profondo per l'umanità, si tratta di divertimento, il sogno di un'avventura, di una vita meno noiosa; hanno lo scopo di regalarci degli attimi emozionanti, sono favole per adulti mai cresciuti; è qualcosa insomma che dovrebbe farci star meglio, non peggio: per stare male c'è già la vita e da lì nessuno esce vivo.

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Mensile telematico sul Veneto e Triveneto: Cosa fanno i veneti dentro e fuori d'Italia, nella cultura, nella fotografia, nel turismo, nel cinema, nell'arte,nell'economia. Registrato con il n° 3104 del Registro Stampa, presso la Cancelleria del Tribunale di Treviso il 19/02/2004.
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