Il 16 novembre è stato celebrata la XXXI edizione del premio letterario dedicato a Giuseppe Mazzotti, al Parco Gambrinus di San Polo di Piave, in una pomeriggio incantevole di sole, e poi, in una fresca notte stellata.
La manifestazione del Premio dedicato a Giuseppe Mazzotti è stata preceduta dalla interessante mostra dal titolo "Ville Venete" interpretate dall'architetto Lucia Tomasi. La mostra è stata presentata dalla professoressa Margherita Visentini Azzi, Storica dell'Arte e dell'Architettura, collaboratrice dal 1972 con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza.
La mostra vuole sensibilizzare il problema del restauro delle ville che deve essere costante; la villa è come un essere vivente e a bisogno di attenzioni e cure continue. Tale problema è sempre stato nel cuore di Giuseppe Mazzotti che tanto fece negli anni Settanta per ottenere dalle Stato italiano un cospicuo fondo per il restauro di questo nostro patrimonio storico e unico al mondo.
Ora c'è bisogno ancora di attenzione e di restaturi altrimenti si rischia di perderlo.
Hanno partecipato alla mostra le massime autorità tra architetti paesaggisti e ingegneri nveneti e non solo. Assieme alla mostra è stato editato un catalogo rappresentante un modello di villa veneta, precisamente villa Emo di Fanzolo di Vedelago, quale esempio di restauro e di vita contemporanea, di questa prestigiosa villa palladiana.
L'anno scorso è stata presentata al Premio Mazzotti la mostra di ritratti e dei luoghi degli scrittori trevigiani di Luisa Cogo e di Maria Ester Nichele tratta dal "Sulle tracce degli scrittori" libro di Federico De Nardi, edito da Edizioni Aurelia di Asolo, dedicata a Giuseppe Mazzotti.
L'idea della mostra delle "Ville Venete" di quest'anno è stata ideata da Maria Ester Nichele conoscitrice del lavoro dell'architetto Lucia Tomasi.
Di Virginia Men